X

Benefit ai lavoratori, come considerare i servizi per la mobilità sostenibile? I chiarimenti del Fisco

L'Agenzia delle Entrate chiarisce se i servizi di mobilità sostenibile gestiti tramite App rientrano o no fra i fringe benefit ai dipendenti.


>> Entra nel nuovo Canale WhatsApp di Lavoro e Diritti

di - 26 Marzo 2024

Tra i fringe benefit ai lavoratori dipendenti detassabili di cui al welfare aziendale vi rientrano anche i servizi di mobilità sostenibile che possono essere richiesti e usati tramite app per smartphone, come i servizi di car sharing e noleggio eBike e monopattini elettrici. A chiarire i dubbi in materia ci ha pensato direttamente l’Agenzia delle Entrate, attraverso la risposta a interpello n. 74 del 21 marzo 2024.

L’Ade ha preso posizione a seguito di alcuni dubbi sollevati da un contribuente, che ha sottoposto agli uffici tributari un quesito ben chiaro. Ecco cosa dice il Fisco su questa materia.

Mobilità sostenibile tramite App, è un fringe benefit?

Un’azienda aveva intenzione di realizzare un’applicazione – una comune App per lo smartphone – attraverso la quale erogare dei servizi di mobilità sostenibile, che sarebbero stati erogati ai propri dipendenti e a imprese terze.

I lavoratori avrebbero potuto accedere alle seguenti prestazioni per raggiungere il luogo di lavoro: car-sharing; ricarica elettrica; bike-sharing; scooter-sharing; monopattino elettrico; utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di ridurre e ottimizzare i costi di trasporto e quelli sociali e di promuovere dei comportamenti responsabili verso l’ambiente.

La domanda posta dall’istante è chiara e ben definita: l’App e l’utilizzo dei relativi servizi possono rientrare tra i fringe benefit detassati? In altre parole, possono essere esclusi dall’imposizione fiscale ai sensi dell’articolo 51, comma 2, lettera f) del Tuir.

La risposta dell’Agenzia delle Entrate è stata positiva. Nel caso in cui il progetto dovesse rispondere ai criteri esposti, i fringe benefit non concorreranno alla formazione del reddito di lavoro dipendente.

Leggi anche: Fringe benefit, cosa cambia e nuovi limiti per il 2024

Nel welfare aziendale rientrano anche il car sharing e le ricariche

Nel caso preso in esame il datore di lavoro ha intenzione di implementare un importante piano di welfare aziendale. Il quale prevede l’erogazione di alcuni fringe benefit attraverso un’applicazione internet dedicata, che ha lo scopo di promuovere l’utilizzo dei servizi di trasporto che rispettino l’ambiente. In altre parole l’obiettivo è quello di incentivare la mobilità sostenibile tra i vari dipendenti. Tra i servizi offerti ai lavoratori ci sarebbero:

Leggi anche: Agenzia delle Entrate, le istruzioni su fringe benefit e altre misure di welfare aziendale nel 2024

Gli altri dettagli forniti dall’azienda

L’azienda, all’interno dell’interpello, provvedeva a specificare quanto segue:

L’azienda, inoltre, ha sottolineato come risulta essere vitale la promozione dei servizi di mobilità sostenibile con il welfare aziendale in generale e i fringe benefit nello specifico. Questi, infatti, permettono di:

Ecco la risposta dell’AdE

All’interno della risposta n. 74 l’Agenzia delle Entrate ha confermato che i servizi forniti tramite App possono rientrare tra i fringe benefit esentasse. L’AdE ha, comunque vada, sottolineato che si tratta di una considerazione in linea di principio, perché non è stata fornita alcune bozza del progetto.

L’agenzia, inoltre, ha richiamato la circolare n. 55/2020, nella quale viene spiegato che l’esclusione dalla formazione del reddito di lavoro dipendente può essere applicata:

Le news di LavoroeDiritti.com su WhatsApp

ENTRA NEL CANALE

I video di LavoroeDiritti.com su YouTube

ISCRIVITI AL CANALE

Le news di LavoroeDiritti.com su Telegram

ENTRA NEL GRUPPO

Fisco e Tasse
Tags: Agenzia delle Entratefringe benefit