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di Pierpaolo Molinengo - 21 Marzo 2024
Chi ha intenzione di sostituire l’impianto vecchio con uno meno inquinante o di montarne uno completamente nuovo può ricorrere ad uno specifico bonus. Questo incentivo permette di ottenere una detrazione fiscale che oscilla tra il 50% al 65% e che, in alcuni casi può arrivare al 70%. È bene ricordare che i contribuenti non possono più ricorrere alla cessione del credito o allo sconto in fattura: opportunità che erano valide unicamente per i gli interventi che erano stati realizzati prima del 17 febbraio 2023.
È bene precisare inoltre che non esiste una misura specifica: in altre parole non c’è un vero e proprio bonus condizionatori 2024. L’agevolazione, infatti, rientra nel bonus mobili ed elettrodomestici. O nel bonus ristrutturazioni, nel Superbonus o nell’ecobonus e, a seconda dei casi, cambia anche la percentuale di agevolazione spettante.
Ma entriamo un po’ più nel dettaglio e cerchiamo di scoprire come ottenere questa agevolazione.
Le agevolazioni a cui si può accedere attraverso il bonus condizionatori risultano essere pari al 50%, al 65 % o al 70%. I soggetti beneficiari sono coloro che dovessero decidere di acquistare o sostituire il proprio condizionatore e ne prendono uno a risparmio energetico. L’intervento può essere o meno connesso ad una ristrutturazione dell’immobile totale o parziale.
A chiarire come accedere al bonus condizionatore è una guida redatta dall’Agenzia delle Entrate, nella quale è stato spiegato che è possibile accedere a questa agevolazione anche senza aver effettuato i lavori di ristrutturazione.
È possibile far rientrare l’agevolazione per il climatizzatore nei seguenti bonus:
Le agevolazioni previste non vengono erogate in maniera autonoma, ma in combinazione con quelle relative al bonus ristrutturazione, il bonus mobili ed elettrodomestici, il Superbonus e l’Ecobonus. Come abbiamo anticipato in precedenza le agevolazioni sono differenti a secondo del tipo di intervento che viene effettuato.
A ogni modo il condizionatore che viene acquistato deve necessariamente appartenere a una classe energetica superiore alla A, che è in grado di garantire un reale risparmio energetico.
Per poter accedere alla misura è necessario che gli interventi siano iniziati dopo il 1° gennaio 2023.
La detrazione, con l’Ecobonus, sale al 65%, mentre il tetto massimo di spesa risulta essere 46.000 euro.
Per accedere a questa particolare agevolazione è necessario che il contribuenti si doti di un attestato di prestazione energetica (Ape), grazie al quale venga certificato l’efficientamento energetico.
Sale al 70% la percentuale di sconto del bonus condizionatore se è associato ai lavori trainanti del Superbonus. Parliamo, in questo caso, di interventi come l’isolamento termico delle superfici verticali e orizzontali o l’eventuale sostituzione della caldaia con degli impianti centralizzati a condensazione.
Complessivamente le operazioni effettuate in casa devono garantire un miglioramento di due classi energetiche certificate con l’Ape.
Ricordiamo che oltre alle detrazioni IRPEF, l’acquisto di un condizionatore a maggiore efficienza energetica permette di ottenere una riduzione dell’Iva al 10% sui costi sostenuti sulla manodopera che è indispensabile per effettuare l’installazione.
Indipendentemente a quale agevolazione sia associata, il bonus condizionatori può essere richiesto attraverso la dichiarazione dei redditi. Non sono previsti dei limiti di Isee: lo sconto IRPEF viene plasmato in dieci quote annuali con il bonus mobili, l’ecobonus e il bonus ristrutturazioni. Scendono a quattro con il superbonus.
Va infine precisato che chi ha in atto una ristrutturazione e usufruisce dell’Ecobonus, è obbligato a inviare una specifica comunicazione all’ENEA, entro 90 giorni dal termine dei lavori.
La comunicazione può essere inviata esclusivamente in via telematica sul sito web dedicato https://detrazionifiscali.enea.it/.
Come per tutte le detrazioni fiscali che vanno nel 730 anche per il bonus climatizzatori, la documentazione da conservare è la seguente: scheda descrittiva inviata all’ENEA firmata, le schede tecniche del condizionatore a pompa di calore, i documenti di acquisto e di pagamento del macchinario e dell’installazione, la scia (ove richiesta) e i documenti rilasciati dall’installatore.
Ricordiamo che il pagamento deve essere effettuato tramite strumenti di pagamento tracciabili, ossia:
Nel bonifico parlante vanno inclusi i seguenti dati: