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di Redazione Lavoro e Diritti - 19 Dicembre 2022
Scade il 27 dicembre 2022 il termine per versare l’acconto Iva. Sono chiamati all’adempimento sia i contribuenti trimestrali che mensili e il versamento deve essere eseguito in F24, indicando i codici tributo “6013”, se trattasi di contribuenti mensili, “6035”, se contribuente trimestrali. Attenzione, l’acconto non è dovuto se di ammontare inferiore a 103,29 euro.
Per il calcolo dell’importo, come vedremo in seguito, si può scegliere, in base alla convenienza, tra tre diversi metodi di calcolo: il metodo storico, quello previsionale e quello analitico.
Ecco quindi come calcolare l’acconto IVA senza commettere errori e come procedere al versamento dell’importo dovuto entro la scadenza annuale.
Come anticipato in premessa ogni anno, entro il 27 dicembre, va versato l’acconto Iva, ex art.6, comma 2 Legge 405/1990.
Per i soggetti che liquidano l’imposta mensilmente, c.d. contribuenti mensili, l’acconto riguarda l’Iva che sarà dovuta per il mese di dicembre, mentre per i contribuenti trimestrali, l’acconto è calcolato rispetto all’imposta dovuta per il quarto trimestre. Dunque, ottobre, novembre e dicembre.
Non sono tenuti a versare l’acconto i soggetti che operano in regimi fiscali no Iva. Dunque, i contribuenti forfetari e quelli nel c.d regime di vantaggio.
Sono altresì esonerati dal versamento, ad esempio coloro che:
Si veda a tal fine la circolare ministeriale n° 52 del 1991.
Ancora, in base alle loro rispettive norme di riferimento, non pagano l’acconto IVA: i contribuenti che hanno effettuato soltanto operazioni non imponibili, esenti, non soggette a imposta o, comunque, senza obbligo di pagamento dell’imposta i produttori agricoli “di cui all’art. 34, comma 6, del DPR n. 633 del 1972, ecc.
Leggi anche: Partita IVA cos’è
Dunque abbiamo i seguenti metodi:
Applicando il metodo storico, l’acconto Iva è pari all’88% del versamento effettuato o che avrebbe dovuto essere effettuato, per il mese o trimestre dell’anno precedente (Fonte portale Agenzia delle entrate).
La base di calcolo, su cui applicare l’88%, è pari al debito d’imposta risultante:
Leggi anche: dichiarazione IVA
Con il metodo previsionale, il contribuente analizza e fa una stima delle operazioni che porrà in essere fino alla fine dell’anno. Vale sempre la percentuale dell’88%. In tale caso però la percentuale è applicata all’Iva che si prevede di dover versare:
L’acconto così calcolato non deve tenere conto dell’eccedenza detraibile riportata dal mese o dal trimestre precedente.
Il metodo analitico ha delle regole ad hoc. Anche l’orizzonte temporale considerato è differente.
Il calcolo con il metodo analitico si basa sulle operazioni effettuate fino al 20 dicembre.
In tale caso, l’acconto è pari al 100% dell’importo risultante da una liquidazione calcolare sulla base delle seguenti operazioni:
In tutti i casi, il versamento deve essere eseguito in F24 indicando:
Per i metodi di pagamento del modello F24 si rimanda alla nostra guida completa: Modello F24 – Cos’è, come si paga, tipologie e compensazioni