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Contratto di locazione: Ecco i costi e le procedure

Secondo la legge tutti i proprietari di immobili sono obbligati ad effettuare la registrazione del contratto di locazione. Ecco i costi e le procedure.


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di - 8 Settembre 2017

Sempre più italiani decidono di effettuare un contratto di locazione anziché procedere con un contratto di mutuo per l’acquisto di una casa.

Secondo la legge tutti i proprietari di immobili sono obbligati ad effettuare la registrazione del contratto. Vediamo quali sono i costi e le procedure necessarie.

Contratto di Locazione: Le procedure da effettuare

Come già detto, l’affittuario (conduttore) o il proprietario (locatore) sono obbligati a registrare presso l‘Agenzia dell’entrate il contratto di locazione qualunque sia l’ammontare del canone pattuito.

Attualmente esistono diverse tipologie di contratti di affitto. Infatti essi possono variare a seconda degli accordi tra le parti. Tali contratti possono essere suddivisi in:

L’Agenzia dell’entrate stabilisce che, non c’è l’obbligo di registrazione del contratto solo se  la sua durata non è superiore a 30 giorni.

Con la nuova legge di stabilità, i contratti di affitto dovranno essere registrati entro e non oltre i 30 giorni dalla stipula del contratto. Di conseguenza il locatore dovrà comunicare entro 60 giorni all’affittuario e all’amministratore di condominio.

Esistono tre modalità per procedure alla registrazione del contratto di locazione:

  1. servizi telematici dell’Agenzia: Con questa procedura, il locatore potrà procedere alla registrazione del contratto direttamente sul sito dell’Agenzia dell’entrate. Questa modalità è obbligatoria per tutti gli agenti immobiliari e per coloro che sono in possesso di almeno 10 immobili.
  2.  registrazione in ufficio: Questa procedura sarà svolta presso gli uffici dell’Agenzia delle entrate e compilare il modello RLI
  3. intermediario abilitato: Richiedere l’aiuto a professionisti oppure CAF.

Il costo della registrazione del contratto di locazione

Il costo di una registrazione di un contratto di fitto è legato alle imposte e le tasse stabilite direttamente dalla legge italiana. I costi variano in base al tipo di immobile locato.

Qui di seguito andiamo a vedere i costi delle diverse  tipologie di immobili di locazione.

Per un fabbricato di uso abitativo i costi da pagare sono del 2% del canone annuo moltiplicato per il numero di anni del contratto. I fabbricati strumentali per natura l’imposta di registro è pari a 1% del canone annuo, con soggetti passivi di IVA, mentre il 2% in altri casi.

Per i fondi rustici l’imposta è dello 0,50% del canone annuo moltiplicato per il numero di mensilità. Oltre tali costi, per registrare un contratto di locazione si dovrà effettuare anche il pagamento di una marca da bollo del valore di 16 euro, dove dovrà essere utilizzata su ogni copia del contratto.

Le imposte non dovranno essere applicate se viene applicato il regime della tassazione a cedolare secca. Infine bisogna precisare che il costo di registrazione dovrà essere diviso tra inquilino e proprietario dell’immobile.

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