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di Redazione Lavoro e Diritti - 20 Marzo 2024
Il 18 marzo scadeva il termine ultimo per l’invio telematico all’Agenzia delle Entrare della Certificazione Unica 2024, relativa ai redditi percepiti nell’anno 2023. Il termine del 18 marzo coincide anche con la consegna ai percipienti, non vi è più quindi la doppia scadenza per invio e consegna. Il 21 marzo scade inoltre il termine per la correzione o l’annullamento delle CU inviate (5 giorni dopo la scadenza ordinaria del 16 marzo). I sostituti d’imposta che non hanno provveduto all’inoltro obbligatorio della certificazione, oppure vi provvedono in ritardo o in maniera errata, andranno incontro a determinate sanzioni.
L’importo della sanzioni varia se si tratta di CU omessa o di correzione di CU errata. Prima di individuare nel dettaglio le varie sanzioni, si ricorda che per le CU autonomi c’è ancora tempo: la scadenza, in tal caso, è infatti posta al 31 ottobre (si tratta, in particolare, di tutti quei dati che non rientrano nella dichiarazione del modello 730 precompilato).
Ma vediamo ora nel dettaglio tutte le sanzioni in caso di CU 2024 omessa, tardiva o errata.
Dal 1° gennaio 2016 è stato modificato il regime sanzionatorio in caso di omesso, tardivo o errato invio della certificazione
L’art. 21 del D. Lgs. n. 158/2015 ha introdotto nell’ambito dell’art. 4 comma 6-quinquies del Dpr. n. 322/1998, nuovi limiti alle soglie sanzionatorie in materia di Certificazione Unica. In particolare, la predetta norma:
Leggi anche: Scadenza Certificazione Unica 2024, consegna e invio telematico
Ricapitolando quindi in caso di errori o omissioni relative alla Certificazione Unica sono previste le seguenti sanzioni:
Nel primo caso, il limite massimo della sanzione è di 50.000 euro per anno e sostituto d’imposta. Nel secondo, invece, il limite massimo è di 20.000 euro, sempre per anno e sostituto d’imposta.
Da notare che, non si applica alcuna sanzione se, in presenza di una errata trasmissione, si provvede all’invio della corretta certificazione entro i 5 giorni successivi alla scadenza del 16 marzo, ossia entro il 21 marzo 2024.
Sul punto, occorre precisare che:
Dal 3 luglio 2023 con la risoluzione 18/E/2023 è stato soppresso il codice tributo 8906 denominato «Sanzione pecuniaria sostituti d’imposta».
Pertanto per il pagamento delle sanzioni sulla cu 2024 bisogna fare riferimento alla risoluzione n. 18/E del 28 aprile 2023 dell’Agenzia delle Entrate.
Per quanto riguarda la consegna della Certificazione Unica ai percipienti la scadenza è fissata per il 18 marzo.
In questo caso però non sono previste sanzioni per la ritardata consegna al contribuente.
Riepilogando le scadenze della CU 2024 sono: