Al fine di garantire il buon funzionamento dei tribunali del nostro paese, e allo scopo di smaltire la grande mole di arretrati, gli addetti all’Ufficio del Processo hanno potenzialmente un ruolo di primaria importanza. Previsti anche nell’ottica dell’attuazione degli obiettivi di cui al PNRR, per assicurare al paese una giustizia più celere e tempestiva nel rispondere ai bisogni ed alle richieste dei cittadini, oggi questi addetti possono tirare un sospiro di sollievo sul piano contrattuale.
Nel nuovo decreto PNRR, infatti, è inclusa altresì la stabilizzazione degli addetti all’Ufficio del Processo a partire dal 2026. Un buona notizia che si collega alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto-legge n. 19 del 2 marzo scorso. Vediamo più da vicino.
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Stabilizzazione addetti Ufficio del Processo dal 2026
Chi sarà in concreto stabilizzato nei ruoli e potrà contare dunque su un posto di lavoro più sicuro? Ebbene, lo indica il nuovo decreto PNRR: il personale di cui si parla è quello all’art. 11 del decreto-legge 80/2021, ossia le figure di addetto all’Ufficio del Processo.
Ma vi sono anche le unità di cui all’art. 13 dello stesso provvedimento, ossia le 4.745 unità per il supporto alle linee progettuali per la giustizia del PNRR, ossia le seguenti figure tecniche:
- tecnico IT senior e junior;
- tecnico di contabilità senior e junior;
- tecnico di edilizia senior e junior;
- tecnico statistico;
- tecnico di amministrazione;
- analista di organizzazione;
- operatore di data entry.
Vediamo entro quali limiti detti lavoratori potranno essere stabilizzati.
Come avverrà la stabilizzazione degli addetti all’Ufficio del Processo
Il nuovo decreto-legge n. 19 del 2 marzo scorso, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, reca ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) ed, in particolare, all’art. 22 incluso al Capo VI – “Disposizioni urgenti in materia di giustizia” – indica una importantissima modifica al testo del decreto-legge n. 80 del 2021, convertito con modificazioni, dalla legge n. 113 dello stesso anno.
Da notare che il provvedimento di alcuni anni fa già conteneva misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle PA funzionale all’attuazione del PNRR e per l’efficienza della giustizia e, conseguentemente, quanto introdotto dal nuovissimo decreto PNRR si colloca sulla stessa linea.
In particolare, all’art. 22 si trova scritto che dopo l’art. 16 del DL n. 80 del 2021, viene aggiunto l’art. 16-bis (Stabilizzazione del personale assunto a tempo determinato). Esso prevede che – in deroga a quanto disposto dall’art. 20 del d. lgs. n. 75 del 2017 – a partire dal primo luglio 2026 il Ministero della Giustizia è autorizzato a stabilizzare nei propri ruoli i dipendenti assunti a tempo determinato ai sensi dell’art. 11, comma 1, primo periodo e dell’art. 13 dello stesso DL n. 80 del 2021.
Inoltre, la stabilizzazione avverrà a favore di coloro che:
- hanno lavorato per almeno 24 mesi continuativi nella qualifica di addetto Ufficio per il Processo;
- sono in servizio alla data del 30 giugno 2026.
Nel testo del recente decreto PNRR, si legge altresì che la stabilizzazione si avrà:
previa selezione comparativa sulla base dei distretti territoriali e degli uffici centrali, nei limiti delle facoltà assunzionali maturate e disponibili a legislazione vigente e dei posti disponibili in organico, con possibilità di scorrimento fra i distretti.
Nel complesso, si tratta di buone notizie sia per gli addetti all’Ufficio del Processo assunti con l’anteriore concorso sia per quelli che saranno assunti con il concorso 2024, se le assunzioni si avranno entro il 30 giugno prossimo.
Ulteriori disposizioni urgenti in materia di personale
Non solo. In virtù di quanto disposto dal nuovo decreto PNRR, all’art. 14 del decreto legge n. 80 del 2021 dopo il comma 12 ter, è inserito il 12-quater. In esso si dispone che se l’addetto all’Ufficio del Processo – o l’unità di supporto – assunto a tempo determinato alle dipendenze del Ministero della giustizia risulta vincitore di un concorso, indetto per l’assunzione a tempo indeterminato alle dipendenze di una PA differente dal Ministero della giustizia, la data di immissione in ruolo potrà essere spostata fino al termine del rapporto a tempo determinato e non oltre il 30 giugno 2026 – pur con assenso di detta amministrazione e del lavoratore interessato.
Il decreto PNRR, pertanto, offre ulteriori possibilità per coloro che risultano vincitori di concorsi indetti per l’assunzione a tempo indeterminato in altre pubbliche amministrazioni. In altre parole, è un’assunzione differita per chi abbia superato altre selezioni pubbliche.
Ribadiamo infine che, per l’effettiva stabilizzazione, sia gli Addetti all’Ufficio del Processo – di cui all’art. 11 del Decreto-legge 80/2021 – sia le figure tecniche per il supporto alle linee progettuali per la giustizia del PNRR – art. del Decreto-legge 80/2021 – devono risultare ancora in servizio alla data del 30 giugno 2026 e aver accumulato almeno 24 mesi di lavoro continuativo.
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