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Come fare domanda di bonus assunzioni per beneficiari AdR

Sul sito dell’INPS è possibile chiedere l’esonero contributivo in caso di assunzione di percettori dell’assegno di ricollocazione (AdR)


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di - 14 Luglio 2020

Da qualche giorno è possibile inviare le domande per godere dell’esonero contributivo in caso di assunzione di percettori dell’assegno di ricollocazione (AdR). Ai fini della fruizione del beneficio, il datore di lavoro interessato deve inoltrare telematicamente all’INPS il modulo “BADR”, disponibile nella sezione “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)”.

Trattasi, in particolare, di una domanda preliminare di ammissione all’agevolazione. L’INPS, infatti, dopo aver ricevuto la domanda telematica, tramite i propri sistemi informativi centrali, verifica se il lavoratore sia titolare dell’AdR.

In caso di esito positivo della verifica, l’INPS autorizza la fruizione dell’agevolazione per il periodo spettante. In seguito all’autorizzazione, il soggetto interessato potrà fruire del beneficio mediante conguaglio, ovvero di compensazione, nelle denunce contributive (Uniemens o DMAG).

INPS, Circolare 77/2020

La notizia è stata veicolata dall’INPS con la recente Circolare n. 77 del 27 giugno 2020. Nel documento di prassi, in particolare, i datori di lavoro dovranno valorizzare all’interno di <DenunciaIndividuale>, <DatiRetributivi>, elemento <Incentivo>, i seguenti elementi:

Al riguardo, sottolinea l’Istituto Previdenziale, la valorizzazione del predetto elemento può essere effettuata esclusivamente nei flussi Uniemens di competenza di giugno, luglio e agosto 2020.

Assegno di Ricollocazione: come funziona l’esonero INPS

La riforma degli ammortizzatori sociali (D.Lgs. n. 148/2015) ha previsto, in favore dei datori di lavoro che provvedono ad effettuare l’assunzione di lavoratori beneficiari dell’AdR, la possibilità di beneficiare di una agevolazione contributiva. Essa consiste in un esonero pari al 50% degli oneri contributivi complessivi a carico datoriale, esclusi i premi e i contributi dovuti all’INAIL, nel limite massimo di importo pari a 4.030 euro annui.

Il predetto beneficio, che si applica a tutti i datori di lavoro privati, è pari massimo a:

Da notare che l’incentivo è riconosciuto a tutti i datori di lavoro privati, a prescindere dalla circostanza che assumano o meno la natura di imprenditore. Vi rientrano anche i datori di lavoro del settore agricolo.

L’esonero contributivo non si applica, invece, nei confronti delle pubbliche amministrazioni.

Leggi anche: Bonus assunzioni 2020: elenco aggiornato delle agevolazioni

Esonero contributivo AdR: rapporto di lavoro incentivati

L’incentivo spetta per le assunzioni, anche a scopo di somministrazione, sia a tempo determinato che indeterminato. Rientrano nel campo di applicazione dell’agevolazione:

Il beneficio non spetta, invece, nelle seguenti ipotesi:

Incentivo INPS AdR: condizione di fruizione

Il diritto alla legittima fruizione dell’esonero contributivo è subordinato al rispetto:

In particolare, per quanto riguarda i principi generali di fruizione degli incentivi, l’esonero contributivo spetta ove ricorrano congiuntamente le seguenti condizioni:

Diversamente, con riferimento al rispetto delle norme fondamentali in materia di condizione di lavoro e di assicurazione sociale obbligatoria, la fruizione dell’esonero contributivo è subordinata al rispetto, da parte del datore di lavoro che assume:

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Tags: DisoccupazioneINPS