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di Daniele Bonaddio - 10 Novembre 2020
Il Decreto Ristori bis (decreto-legge 149/2020) è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 9 novembre, con entrata in vigore alla stessa data. Neanche il tempo di metabolizzare tutti gli aiuti messi in campo con il Decreto Ristori, ecco che il Governo interviene con un nuovo decreto-legge, approvato in Consiglio dei ministri del 6 novembre, che ha il compito di fornire ulteriori aiuti per imprenditori e lavoratori, a causa delle recenti restrizioni introdotte dal Governo con il Dpcm 3 novembre 2020.
Il testo interviene con un ulteriore stanziamento di risorse, destinato al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni disposte. Molti gli aiuti introdotti: si va dall’allargamento della platea dei destinatari del contributo a fondo perduto alla cancellazione della seconda rata dell’IMU, passando per la sospensione dei contributi previdenziali.
Prevista anche la reintroduzione del bonus baby-sitter e congedo straordinario, ma soprattutto il rinvio del secondo acconto IRES e IRAP per i soggetti a cui si applicano gli ISA. Inoltre, il nuovo decreto introdurrà un credito d’imposta sugli affitti commerciali.
Passiamo ora a vedere le principali misure previste, trovate invece il testo completo del Dl 149/2020 in fondo a questa pagina.
Come anticipato sono numerosi i provvedimenti e gli aiuti per aziende, lavoratori e famiglie, vediamo le più importanti misure in materia di lavoro e fisco del Decreto Ristori bis.
Si amplia la platea dei destinatari del contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Ristori. Inoltre, è stato aumentato il contributo del 50% per tutti quei imprenditori già beneficiari del contributo che registrano ulteriori restrizioni delle loro attività. Mentre sarà introdotto un nuovo contributi per le imprese che operano nelle Regioni più in crisi. L’importo del beneficio varierà in funzione del settore di attività dell’esercizio.
Sempre in materia di contributi, il Governo fa sapere che verrà istituito un nuovo fondo per compensare le attività delle Regioni che potrebbero venire interessate da future misure restrittive. Il fondo serve per erogare futuri contributi in modo automatico.
Infine, anche per le attività economiche che hanno sede nei centri commerciali e per le industrie alimentari è prevista la costituzione di un fondo per ristorare le perdite subite.
Viene allargato, anche per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020, il credito d’imposta sugli affitti commerciali.
In particolare il bonus affitti spetta per le imprese che svolgono specifiche attività e operano nelle aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità, ed è esteso il credito d’imposta cedibile al proprietario dell’immobile locato. Il credito d’imposta è pari al 60% dell’affitto.
Sospensione anche dei contributi INPS per le Regioni che operano nelle zone gialle e rosse. Nello specifico:
Inoltre, per i soggetti che esercitano attività economiche sospese è prevista anche la sospensione delle ritenute alla fonte e dei pagamenti IVA per il mese di novembre.
Cancellata, altresì, la seconda rata dell’IMU per le imprese che svolgono le attività che rientrano nel nuovo contributo a fondo perduto. Inoltre, queste ultime devono operare nelle Regioni caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto. A tal fine, occorre che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività.
Rinviata, invece, al 30 aprile 2021, la seconda o unica rata dell’acconto di IRES e IRAP. La proroga vale per i soggetti che esercitano attività economiche a cui si applicano gli ISA e che operano nelle aree di massima gravità.
Si rivedono anche il bonus baby sitter da 1.000 euro e il congedo parentale covid. La prima misura è disposta per le Regioni rosse nelle quali è prevista la sospensione delle attività scolastiche nelle seconde e terze classi delle scuole secondarie di primo grado.
Il congedo parentale covid, invece, scatta solamente nel caso in cui la prestazione di lavoro non possa essere resa in smart working. L’indennità è pari al 50 % della retribuzione mensile per i genitori lavoratori dipendenti.
Infine, il Governo sostiene anche i soggetti attivi nel terzo settore (ODV, APS e organizzazioni non lucrative) mediante l’istituzione di un fondo straordinario.
Ecco il testo completo in formato PDF del Decreto Ristori bis (Dl 149/2020).