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Mascherine e green pass al lavoro, cosa cambia dal 1° maggio

Mascherine, obbligo vaccinale e green pass al lavoro: cosa cambia nei luoghi di lavoro a partire dal 1° maggio 2022 per le misure anti covid


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di - 28 Aprile 2022

Mascherine, obbligo vaccinale e green pass al lavoro: ecco come cambiano le regole e misure anti covid nei luoghi di lavoro. Terminata la fase emergenziale da covid-19, conclusasi lo scorso 31 marzo 2022, si cerca di tornare lentamente alla normalità e cambiano di conseguenza anche alcune norme in termini di sicurezza nei luoghi di lavoro. Ma quali sono le novità sull’uso della mascherina, obbligo di green pass e vaccinazione nei luoghi di lavoro a partire dal 1° maggio 2022? Con Dl 24/2022, oltre a disporre la fine dello stato emergenziale, sono state riviste alcune disposizioni, legate alla gestione dei lavoratori, inerenti alle misure di contrasto alla diffusione della pandemia.

Aggiornamento del 28/04/2022: Il ministro della Salute ha firmato l’ordinanza che prevede la proroga dell’uso delle mascherine al chiuso “fino al 15 giugno” in alcuni ambiti. Parliamo di trasporti a lunga percorrenza e locale, ospedali e presidi sanitari, RSA, cinema, teatri, palazzetti dello sport, locali di intrattenimento e musica.

  Ministro della Salute, Ordinanza Mascherine del 28 aprile 2022 (142,1 KiB, 193 hits)

Le predette misure impattano direttamente sull’accesso nei luoghi di lavoro, sulle sanzioni in mancanza del green pass, sull’obbligo delle mascherine nei luoghi di lavoro, sullo smart working semplificato e per i lavoratori fragili, sulla sorveglianza sanitaria straordinaria e sull’obbligo vaccinale.

Mascherine e green pass al lavoro, come cambiano dal 1° maggio le misure anti covid

Vediamo quindi in dettaglio le principali disposizioni in materia (green pass, mascherine, obbligo vaccinale) ed il loro impatto sulle aziende ed i lavoratori.

Green pass, quali obblighi per accedere nei luoghi di lavoro

La data spartiacque in merito all’obbligo di esibizione del green pass è l’1 maggio 2022. Quindi:

Sanzioni in mancanza del green pass

Laddove il lavoratore non esibisca il green pass, fino alla data del 30 aprile 2022, il lavoratore:

L’assenza del lavoratore, causata dal mancato possesso del certificato verde, abiliterà il datore di lavoro, dopo il quinto giorno, a sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sua sostituzione. Tale sospensione non potrà essere superiore a 10 giorni lavorativi, rinnovabili fino al 30 aprile 2022.

Obbligo di indossare la mascherina nei luoghi di lavoro

Fino al 30 aprile 2022, nei luoghi di lavoro è fatto obbligo di indossare la mascherina chirurgica. Mascherina che diventa quindi facoltativa dal 1° maggio.

Fanno eccezione i luoghi di lavoro dove resta obbligatorio l’uso della mascherina, come nei trasporti pubblici o a scuola ad esempio. Tutte le eccezioni sono elencate nell’ordinanza del Ministro della Salute del 28/04/2022.

Proroga smart working semplificato e per i lavoratori fragili

Come noto, lo smart working semplificato utilizzato durante la pandemia – ossia con atto unilaterale – può essere utilizzato fino al 30 giugno 2022.

Tale semplificazione riguarderà anche la comunicazione alla Pubblica amministrazione. Infatti, sino al 30 giugno 2022 sarà possibile utilizzare la procedura semplificata già in uso, con modulistica resa disponibile dal Ministero del Lavoro.

Stop alla proroga, invece, per i lavoratori fragili. Per tali soggetti, si ricorda, il Ministero della Salute – con il D.M. del 4 febbraio 2022 – prevedeva il diritto a svolgere la prestazione lavorativa in modalità di lavoro agile, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento.

Obbligo vaccinale

Altra questione importante è se il vaccino è ancora obbligatorio per poter lavorare. Ebbene, fino al 15 giugno 2022, l’obbligo vaccinale rimane per i soggetti con una età superiore ai 50 anni (over 50).

Diversamente, per gli esercenti le professioni sanitarie e i lavoratori negli ospedali e nelle RSA, l’obbligo vaccinale rimane sino al 31 dicembre 2022. Questo per tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza. La mancata adesione all’obbligo vaccinale, di questa specifica categoria di lavoratori, comporterà la sospensione dal lavoro qualora la propria attività non sia compatibile con prestazioni non al contatto con il pubblico.

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Tags: coronaviruslavoroSicurezza sul lavoro