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di Redazione Lavoro e Diritti - 5 Ottobre 2023
E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 231 del 2 ottobre 2023 il DPCM del 27 settembre 2023 “Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2023-2025”, in breve Decreto Flussi Triennale 2023 – 2025.
Il DPCM definisce i criteri per la determinazione dei flussi, nell’ambito e al di fuori delle quote, fissa le quote per il triennio e dà disposizioni sulle procedure.
Vediamo allora un po’ più da vicino questi ultimi aggiornamenti in ambito lavoro: vi sono cifre importanti in gioco, che è opportuno conoscere per aver contezza del fenomeno di cui stiamo parlando. I dettagli.
Il numero massimo (le cd. quote) di cittadini stranieri provenienti dal Paesi extra UE che, annualmente, possono fare ingresso in Italia dall’estero per lavorare, trova definizione nell’accennato decreto flussi. In altre parole, un testo di questo tipo consiste sempre in un provvedimento con cui il Governo italiano fissa ogni anno le quote di ingresso dei cittadini stranieri non comunitari, che possono varcare i confini del nostro paese per ragioni di lavoro subordinato, autonomo e stagionale.
Come accennato sopra, le attuali difficoltà a reperire lavoratori nei settori dell’agricoltura e del turismo hanno sollecitato l’Esecutivo ad approvare – in occasione di una recente riunione del Consiglio dei Ministri – un nuovo decreto flussi.
Il Dpcm fissa in totale 452mila ingressi nel triennio 2023-2025 – rispetto ad un fabbisogno rilevato di 833mila unità.
Questi i numeri di dettaglio:
In risposta alle odierne necessità del mondo del lavoro, il nuovo decreto flussi del Governo dispone così l’allargamento delle categorie professionali e dei settori produttivi. Infatti troviamo oggi anche quote espressamente riservate agli addetti ai settori dell’assistenza familiare e socio-sanitaria – e il riferimento immediato va alle colf e badanti. Ma nell’ambito del nuovo Dpcm troviamo altresì l’aggiunta dei lavoratori per il trasporto passeggeri con autobus e per la pesca, oltre che gli idraulici e gli elettricisti.
La determinazione dei flussi di ingresso di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato nel triennio 2023-2025 per lavoro subordinato, anche per esigenze di carattere stagionale e per lavoro autonomo, sia nell’ambito delle quote sia al di fuori di esse, avviene in base ai seguenti criteri:
In particolare, per quanto attiene ai settori dell’agricoltura e del turismo, che per il nostro paese hanno di certo una rilevanza non secondaria, sono previste quote ad hoc per i lavoratori:
Dette organizzazioni si prendono l’impegno di supervisionare il procedimento di assunzione dei lavoratori fino alla effettiva firma dei contratti di lavoro, incluse le comunicazioni obbligatorie per legge.
Di tutto ciò si può leggere nel comunicato del CdM, illustrativo di quanto previsto nel nuovo decreto flussi.