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Aumento pensioni 2024: aliquote di rivalutazione per fascia di reddito ed esempi pratici

Scopriamo come funzionano le rivalutazioni delle pensioni nel 2024. La Manovra 2024 ha apportato alcuni cambiamenti: vediamo quali sono.


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di - 30 Ottobre 2023

Buone notizie sul fronte delle pensioni. A partire dal mese di gennaio 2024 scatterà la super rivalutazione delle minime, almeno quelle riservate agli over 75, e ci sarà la rivalutazione piena all’inflazione per quanti percepiscono un assegno previdenziale fino a quattro volte il trattamento minimo. Discorso diverso, invece, per le altre fasce 2023.

Il trattamento tra le quattro e le cinque volte il minimo torna al precedente 85% (questo è quanto previsto dall’ultima versione della bozza della Legge di Bilancio: in precedenza era il 90%). La rivalutazione delle pensioni più alte, stiamo parlando di quelle che sono oltre le dieci volte il minimo, sarà pari al 22%, mentre nel 2023 erano al 32%.

Quanto abbiamo indicato fin qui sono le ultime anticipazioni emerse dalla bozza finale della Legge di Bilancio 2024 e che riguardano la perequazione automatica. Ma vediamo cosa è previsto per gli assegni previdenziali nel corso del prossimo anno.

Come funziona la perequazione delle pensioni

A cosa ci si riferisce nel momento in cui si parla di perequazione delle pensioni? In altre parole ci riferiamo all’indicizzazione annua che viene applicata agli assegni previdenziali, che vengono adeguati agli aumenti al costo della vita.

Ad individuare l’indice annuo è direttamente l’Istat e deve essere applicato alle pensioni seguendo le istruzioni contenute all’interno di un apposito decreto del Ministero del Tesoro.

L’inflazione continua ad aumentare: questo significa che, anche nel corso del 2024, ci sarà un ulteriore aumento delle pensioni, che si andrà ad aggiungere al conguaglio che arriverà nel corso del mese di dicembre.

Come si determina l’aumento delle pensioni

Ovviamente gli aumenti degli assegni previdenziali non sono uguali per tutti. Sono, in estrema sintesi, condizionati dalla fascia di reddito a cui ciascun pensionato appartiene. Il governo Meloni ha deciso che la rivalutazione al 100% dell’indice di perequazione 2023 spetti a quanti percepiscono una pensione fino a quattro volte il minimo. Chi riceve un importo compreso tra le quattro e le cinque volte il minimo riceverà una rivalutazione all’85%. Su questa percentuale, comunque vada, siamo in attesa di una conferma ufficiale.

Chi percepisce una pensione minima e ha compiuto 75 anni riceverà una supervalutazione. Al contrario, invece, chi percepisce una pensione d’oro – sono quelle che vanno oltre le 10 volte il minimo – riceverà un aumento percentualmente più contenuto.

A quanto ammontano le rivalutazioni delle pensioni nel 2024

L’indice definitivo di indicizzazione non viene applicato nello stesso modo a tutti gli assegni previdenziali. Gli assegni previdenziali avranno un trattamento diverso, condizionato dal loro ammontare. Più sono alti e più si abbassa la percentuale dell’indice applicato. La rivalutazione sarà piena solo per chi percepisce la pensione più bassa.

Man mano che si alza scenderà, rispettando il seguente schema:

Giusto per avere un’idea degli importi di cui stiamo parlando, grosso modo, dei seguenti importi:

Alcuni esempi di aumento pensioni 2024

Attualmente non siamo ancora a conoscenza di quello che possa essere la percentuale Istat definitiva. Cercheremo di fare un esempio per capire come viene applicata la rivalutazione delle pensioni nel corso del 2024. Come base di calcolo prendiamo la percentuale del 7,3%, che è quella, tra l’altro, che è stabilita dai rilevamenti Istat per il 2022 ed il 2023. Vediamo a questo punto come cambieranno gli importi nel corso del 2024:

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