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Pensioni, oggi il vertice definitivo del Governo

La riforma pensioni è al centro del vertice definitivo del Governo sulle prossime misure. Tra le più importanti, le nuove aspettative di vita.


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di - 13 Novembre 2017

Due i vertici fissati per la sessione di oggi 13 novembre 2017 per dare il via ai provvedimenti definitivi in materia di pensioni.

Tante le ipotesi sulle misure da mettere in atto e che presto troveranno delle risposte ufficiali dal Governo.

Categorie escluse dal nuovo aumento età delle pensioni? Si attendono le ultime decisioni

La più importante novità sulla materia pensione e sulle ipotesi di Governo che ha registrato una maggiore risposta è quella sui lavori gravosi. Si tratta, dell’esonero di 15 possibili categorie lavorative dal nuovo aumento dell’età per richiedere la pensione a 67 anni a partire dal prossimo 2019.

A lungo, infatti, sono state avviate delle discussioni su quali categorie poter aggiungere rispetto a tipologie lavorative più gravose. Alle 11 ad oggi già previste per l’Ape sociale, si sono valutati 4 ulteriori profili come i pescatori e i lavoratori marittimi, gli operai agricoli e i siderurgici.

Per tali categorie, resterebbe inoltre valida l’attuale età per la pensione a 66 anni e sette mesi. Nuovo aumento a 67 anni dal prossimo triennio, invece, per le restanti categorie lavorative. Tuttavia, sarà necessario anche rispettare dei requisiti di base come l’aver svolto almeno per 7 anni e negli ultimi anni dei lavori considerati gravosi e disporre di un minimo contributivo pari a 30 anni.

Aspettative di vita pensioni, nuovo calcolo tra le ultime proposte del Governo

Altro punto importante che ha raccolto maggiori consensi rispetto alle ultime ipotesi di Governo in materia di pensioni è sul parametro delle aspettative di vita su cui calcolare le prossime pensioni.

In particolare, la proposta è su un parametro più flessibile che potrebbe dare peso anche agli eventuali cali sulle aspettative di vita. Si passerebbe, infatti, da un confronto su base triennale ad un confronto su base biennale. Dal 2021, quindi, si partirebbe con il calcolo della nuova speranza di vita e utilizzando come riferimento il biennio 2018 e 2019.

Altri punti che potranno essere affrontati nell’ultimo e definitivo incontro di questo pomeriggio tra sindacati e Governo, potrebbero essere relativi ad un nuovo prolungamento dell’Ape sociale per il 2019. Al vaglio, anche ulteriori valutazioni rispetto alle categorie da includere allo stop della nuova età pensionabile a 67 anni.

Pensioni Donne e attuali proposte in atto sulla riforma

Non si prevedono, invece, dei nuovi contenuti su misure pensionistiche a favore di donne o dei giovani nell’ultimo incontro tra Governo e Sindacati

Per la pensione delle donne, in particolare, in base alle ultime riforme e proposte del Governo, è da considerare che anche per le suddette categorie potrà valere il nuovo aumento dell’età a 67 anni. A patto non siano stati svolti dei lavori gravosi per un periodo di sette anni. Con tale requisito, infatti, è possibile rientrare nelle categorie esenti da tale stop e andare in pensione con l’età di 66 anni e sette mesi.

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