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di Iolanda Piccirillo - 2 Novembre 2017
La nuova legge di bilancio 2018 ha introdotto importanti novità sulla RITA e sulla rendita integrativa di chi ha perso il lavoro e non ha ancora maturato i requisiti minimi per la pensione di vecchiaia.
Cambiano i requisiti minimi anagrafici con accesso diretto anche per chi non ha ancora compiuto i 63 anni di età.
RITA è una delle più importanti novità inserite nella nuova legge di bilancio e sempre in misura di pensioni. E’ una rendita integrativa temporanea anticipata destinata a chi ha perso il lavoro e valida fino al conseguimento dell’età minima per la pensione di vecchiaia.
Ad oggi, è ancora previsto un requisito minimo di 66 anni e cinque mesi, in attesa di ulteriori aggiornamenti sui nuovi requisiti per il prossimo triennio (con probabile aumento a 67 anni).
Dalla perdita del lavoro da parte del richiedente della RITA per poter presentare domanda per la rendita integrativa temporanea, sono necessari anche altri importanti requisiti come:
E’ inoltre necessaria anche una iscrizione ad una assicurazione generale obbligatoria. In alternativa anche iscrizione alla Gestione separata Inps per poter accedere alla nuova RITA e alla pensione anticipata.
Ai requisiti minimi appena analizzati, è da considera che la nuova legge di bilancio ha stabilito delle ulteriori misure per usufruire della rendita integrativa. Dall’iscrizione ad una forma complementare, è possibile presentare domanda anche in due importanti casi:
Per entrambe le categorie è necessario anche aver maturato almeno 20 anni di contributi previdenziali. Inoltre, è stato abolito il requisito anagrafico del richiedente permettendone l’accesso anche laddove non siano stati compiuti 63 anni di età.
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Dalle nuove direttive della legge di bilancio sulla RITA per l’anno 2018 e di un nuovo requisito minimo come 20 anni di contributi e anche meno di 63 anni di età del richiedente, si attendono ulteriori sviluppi.
Nello specifico, si attende una nuova circolare dell’Inps che indichi come accedere alla RITA e presentare relativa domanda tramite i soliti canali telematici disponibili sul portale ufficiale dell’Ente previdenziale.