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di Redazione Lavoro e Diritti - 1 Giugno 2022
Dalle ore 10.00 del 19 maggio è aperto lo sportello Fondo Impresa Femminile per l’invio delle domande da parte delle imprese costituite da meno di 12 mesi o per chi vuole avviare una nuova impresa o attività professionale. Si tratta del nuovo Fondo impresa donna del MISE (Ministero dello sviluppo economico), gestito da Invitalia e rivolto alle donne che vogliono avviare nuove attività imprenditoriali o rafforzare realtà già esistenti. Il Fondo è parte del programma del PNRR a cui sono stati destinati 200 milioni di euro.
La finalità è piuttosto evidente, ovvero, da un lato spingere al rilancio dell’iniziativa economica privata e, dall’altro, contribuire a colmare il cd. gender gap in campo occupazionale. Vediamo allora nel dettaglio come funziona il Fondo e cosa occorre sapere a riguardo per sfruttarlo appieno.
Nessun dubbio a riguardo: il Fondo impresa femminile consiste in incentivi (contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati), di sostegno alla nascita e al consolidamento di aziende guidate da donne. Promotore dell’iniziativa è il MISE con la gestione di Invitalia. Si tratta di un meccanismo che, in sostanza, consente di finanziare programmi di investimento in una pluralità di settori, ed in particolare in quelli che seguono:
Previsi contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. Da rimarcare che i menzionati incentivi finanziano programmi di investimento per l’avvio o lo sviluppo delle imprese femminili da compiersi in 24 mesi. Come detto Invitalia è il soggetto gestore del meccanismo in oggetto e dunque del Fondo del Ministero dello Sviluppo Economico.
Opportuno notare altresì che l’avvio di nuove attività imprenditoriali sarà supportato da azioni mirate ad affiancare le donne nell’iter di formazione, ma anche con servizi di assistenza tecnico-gestionale dell’incentivo. Tutto ciò è ricompreso nel Fondo impresa femminile.
Per completezza ricordiamo che sono considerate imprese femminili, le imprese la cui partecipazione al controllo e alla proprietà è detenuta in prevalenza da donne. In particolare, sono considerabili tali tutte quelle micro, piccole e medie aziende che sono caratterizzate da quanto segue:
Inoltre Invitalia indica nel proprio sito web che le imprese femminili, per accedere alle risorse del Fondo impresa femminile, debbono avere sede legale e/o operativa localizzata sul territorio nazionale.
I dati raccolti fino ad oggi indicano che le imprese femminili sono presenti in tutto il paese, ma vi è una concentrazione maggiore nel Mezzogiorno. Inoltre, queste realtà hanno solitamente una dimensione ‘micro’ e sono concentrate soprattutto nel settore dei servizi.
Come visto, le donne imprenditrici e le imprese femminili sono dunque al centro di uno specifico intervento di sostegno. A cominciare dal mese prossimo, le persone interessate potranno fare domanda per richiedere contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.
Ciò sarà possibile sulla scorta del calendario che segue:
Le domande devono essere presentate online sulla piattaforma di Invitalia accedendo con SPID all’indirizzo https://invioprogettistart.invitalia.it. Come sopra accennato, la presentazione della domanda comporta una prima fase di compilazione e un posteriore invio della stessa da compiere sulla piattaforma web dell’Agenzia citata. Essa sarà attivata nelle date di apertura dello sportello.
La compilazione, firmata in modo digitale, si concluderà con l’emissione del cd. ‘codice di predisposizione della domanda‘. Il codice servirà in fase di presentazione della stessa.
Ricordiamo che tutte le persone interessate a sfruttare i vantaggi del Fondo impresa femminile, debbono essere in possesso di una identità digitale (SPID, CNS, CIE). Ciò al fine di accedere alla piattaforma web di Invitalia. Inoltre, occorre munirsi obbligatoriamente della firma digitale e di una PEC del legale rappresentante della società già costituita alla data della presentazione, oppure della persona fisica della società costituenda.
Da notare altresì che, in fase di compilazione, la piattaforma web compirà in automatico specifici controlli con il Registro delle imprese. Essi consentiranno una rapida segnalazione su possibili informazioni da aggiornare o rettificare, al fine di presentare la domanda in modo conforme alle regole.
Nel proprio sito web Invitalia specifica altresì che la piattaforma sarà raggiungibile dal lunedì al venerdì, esclusi i giorni festivi dalle ore 10.00 alle ore 17.00.
Tutta la documentazione relativa al bando è presente qui. Per ogni dubbio è possibile consultare le FAQ predisposte da Invitalia e dal MISE.
Gli incentivi finanziano programmi di investimento per avvio e/o sviluppo di imprese femminili da realizzare in 24 mesi. I programmi oltre a spese per investimento possono comprendere costo del lavoro e spese per il capitale circolante. Le spese sono finanziabili entro un massimo del 20% del programma (o del 25% per le imprese con più di 36 mesi).
Il valore dell’investimento può arrivare:
Non c’è un valore minimo del progetto.
Sono ammesse ai finanziamenti le attività nei settori
Non è ammissibile invece la produzione primaria di prodotti agricoli.
Tutte le donne interessate a sfruttare i benefici dell’iniziativa varata dal Governo, debbono ricordare che il Fondo impresa femminile, pari a 200 milioni di euro, è gestito da Invitalia, ossia l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del Ministero dell’Economia. Tra le sue principali funzioni, quella di impulso alla crescita economica della penisola, focalizzandosi sui settori strategici per lo sviluppo e l’occupazione.
L’Agenzia è altresì impegnata nel rilancio delle aree di crisi ed è attiva in particolare nel Mezzogiorno. Essa gestisce gli incentivi nazionali che spingono alla nascita di nuove imprese e le startup innovative e – come visto nel corso di questo articolo – ha un ruolo chiave anche nel rilancio dell’imprenditoria femminile dopo il delicato periodo della pandemia.