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di Pierpaolo Molinengo - 7 Marzo 2024
Come noto ormai dal 1° gennaio 2024 viene erogato l’assegno di inclusione e dal 18 dicembre 2023 in poi, è possibile fare richiesta per ottenere la Carta ADI tramite il portale INPS dedicato o dai Patronati o dai CAF.
L’importo che spetta al singolo beneficiario verrà caricato direttamente sulla Carta di Inclusione, che viene emessa per ogni componente del nucleo familiare, che ha diritto a ricevere il contributo mensile. Le modalità con le quali gli importi vengono erogati sono differenti e risultano essere condizionati dal momento in cui viene presentata la domanda per ottenere l’assegno di inclusione.
Con un messaggio del 24 gennaio il Ministero del Lavoro aveva comunicato che era stato registrato dalla Corte dei Conti il Decreto interministeriale che disciplina le modalità di utilizzo della Carta ADI.
Aggiornamento: pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 53 del 4 marzo 2024 il Decreto 27 dicembre 2023 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali recante le modalità di utilizzo della carta di inclusione. Il Decreto è disponibile per la consultazione QUI. In questa pagina invece si possono consultare le FAQ ufficiali.
Attraverso la circolare n. 105/2023 l’Inps ha provveduto a fornire le istruzioni necessarie per ottenere il nuovo contributo Carta ADI. Qualsiasi componente di un nucleo familiare ha la possibilità di richiedere la carta di inclusione. Il soggetto deve essere maggiorenne e deve rientrare nella scala di equivalenza o esercitare la responsabilità genitoriale.
La domanda può essere presentata contestualmente alla richiesta dell’assegno di inclusione. O, in un secondo momento, quando questo è in corso di erogazione, attraverso il modello ADI – Com esteso. È bene, però, ricordare che:
Gli interessati ricevono un SMS con l’invito a recarsi presso un ufficio postale per ritirare la Carta di inclusione sulla quale è accreditato l’importo dell’assegno.
TESTO SMS: “È stato disposto il pagamento della domanda Adi. Dal 26.01 sarà accreditato sulla Carta ritirabile presso qualsiasi ufficio postale con doc identità e cod fiscale”.
Tuttavia l’INPS specifica che ci si può recare alle poste per il ritiro della Carta ADI anche senza aver ricevuto l’SMS o l’email.
La Carta Adi – ossia la carta di inclusione – viene consegnata direttamente agli uffici postali, nel momento in cui arriva il primo accredito. Per sapere quando andare a ritirarla, i beneficiari riceveranno un convocazione attraverso il portale SIISL, che deve essere utilizzato per presentare la domanda. La convocazione arriva tramite mail o SMS.
Quanti abbiano hanno inoltrato la domanda dal 18 gennaio 2023 ed hanno completato la procedura correttamente, riceveranno l’assegno di inclusione già a partire dal mese di gennaio.
Chi, invece, dovesse aver presentato la domanda ad inizio 2024 – solo in sede di prima applicazione – riceverà il contributo a febbraio, ma non perderà la prima mensilità.
L’accredito, infatti, sarà doppio ed avrà come oggetto le prime due mensilità. Successivamente il diritto a ricevere la prestazione partirà unicamente dal momento in cui viene presentata la domanda.
Come specifica il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il beneficio decorre dal mese successivo a quello di sottoscrizione, da parte del richiedente, del patto di attivazione digitale (PAD) del nucleo, previo esito positivo della verifica dei requisiti.
Ecco quindi una tabella riepilogativa sulla decorrenza della misura.
Presentazione domanda | Sottoscrizione PAD | Esito positivo istruttoria | Avvio pagamento | Decorrenza beneficio |
Dicembre | Dicembre | Gennaio | Gennaio | Gennaio |
Dicembre | Dicembre | Marzo | Marzo | Gennaio |
Gennaio | Maggio | Febbraio | Giugno | Giugno |
In via eccezionale solo per la fase di prima applicazione, per le sole domande che presentino il PAD del nucleo sottoscritto entro il mese di gennaio 2024, la decorrenza del beneficio sarà riconosciuta dallo stesso mese di gennaio 2024, sempre previo esito positivo della verifica dei requisiti.
Grazie alla carta di inclusione è possibile acquistare i beni di prima necessità. È possibile, inoltre, effettuare dei prelievi di contanti fino a 100 euro ogni mese per singolo individuo moltiplicato per la scala di equivalenza. Il beneficiario ha la possibilità, inoltre, di effettuare un bonifico mensile in favore del padrone di casa – quello indicato nel contratto di locazione – per pagare l’affitto dell’alloggio nel quale la famiglia del beneficiario vive.
Complessivamente l’assegno di inclusione può arrivare a 10.920 euro all’anno: questa è la cifra massima erogabile e spetta a quanti abitino in affitto. Ricordiamo che l’Adi è costituito da due parti differenti:
Qui sotto sono elencati i beni e servizi che si possono comprare con la Carta ADI:
Come specifica il Decreto attraverso la Carta Adi possono essere soddisfatte, oltre alle esigenze previste per la Carta acquisti, tutte le altre esigenze dei beneficiari medesimi, ad eccezione di quelle legate all’acquisto dei beni e servizi SPECIFICATAMENTE VIETATI come vedremo in seguito.
N.B. Con la Carta Acquisti (e quindi anche con la Carta ADI) si possono effettuare acquisti in tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e parafarmacie abilitati al circuito Mastercard. Può anche essere utilizzata presso gli uffici postali per pagare le bollette elettriche e del gas e dà diritto a sconti nei negozi convenzionati.
Una domanda molto frequente da parte dei beneficiari dell’Assegno di Inclusione è se si può pagare il mutuo con la Carta ADI. Ebbene da una parte finora il bonifico di pagamento della rata del mutuo tramite la Carta veniva bloccato.
Tuttavia il DECRETO 27 dicembre 2023 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali art.2 comma 2 specifica testualmente:
I nuclei familiari, residenti in abitazione di proprietà, per il cui acquisto o per la cui costruzione è stato contratto un mutuo, possono, attraverso la Carta Adi, effettuare un bonifico mensile a favore dell’intermediario che ha concesso il mutuo.
Probabilmente con la pubblicazione in GU del Decreto il 4 marzo 2024 questa situazione sarà risolta.
In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Decreto del Ministero del Lavoro che spiega come funziona e come usare la CARTA ADI è disponibile per la consultazione QUI. In questa pagina invece si possono consultare le FAQ ufficiali.
Attraverso la Carta Adi possono essere soddisfatte, oltre alle esigenze previste per la Carta acquisti, tutte le altre esigenze dei beneficiari medesimi, ad eccezione di quelle legate all’acquisto dei seguenti beni e servizi:
A differenza delle regole stringenti del reddito di cittadinanza, il meccanismo dell’Assegno di inclusione – AdI concede libertà ai beneficiari.
In sostanza, la singola mensilità dell’Assegno non scade ma, anzi, l’ammontare può essere accantonato nel corso del tempo e – magari – tenuto da parte per quei mesi in cui si prevedono maggiori spese familiari (ad es. per scuola o cibo).
Leggi anche: Carta ADI, due regole che devi sapere sul nuovo sussidio mensile
L’assegno di inclusione viene suddiviso tra tutti i componenti maggiorenni del nucleo familiare e che stiano esercitando le responsabilità genitoriali. La parte riconosciuta per il pagamento dell’affitto è versata all’intestatario del contratto, anche se è diverso.
Nel caso in cui ci siano più intestatari del contratto di locazione, nella domanda è necessario indicare il beneficiario a cui è necessario attribuire il sostegno per l’affitto. Nel caso in cui non venga indicato, verrà attribuito al richiedente l’assegno.
L’importo, tra le varie carte, viene suddiviso a partire dal:
Solo per le domande presentate fino al 29 febbraio 2024, in assenza di un ISEE in corso di validità, la verifica dei requisiti è realizzata sulla base dell’ISEE al 31 dicembre 2023; ferma restando la verifica del mantenimento dei requisiti sulla base dell’ISEE in corso di validità per l’erogazione del beneficio nei mesi successivi.