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Green Pass o certificato vaccinale: cos’è e come si ottiene il certificato verde Covid-19

Il Green Pass o certificato vaccinale o certificato verde Covid-19 è ormai realtà: ecco cos'è e come si ottiene.


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di - 19 Giugno 2021

Green Pass o certificato vaccinale:  il certificato verde Covid-19 online già dalla giornata di ieri, dopo il via libera del Presidente del Consiglio Mario Draghi al nuovo dpcm che ha anticipato la diffusione del documento digitale. Quest’ultimo permetterà un più facile accesso a strutture e eventi pubblici di vario tipo, nei prossimi mesi. Non solo: il cosiddetto “Green Pass” faciliterà dal primo luglio gli spostamenti in tutto il continente europeo.

Importanti novità dunque per il certificato vaccinale, giacchè – come appena accennato – il Premier nel pomeriggio del 17 giugno ha firmato l’atteso provvedimento che fa chiarezza su questo documento; e dunque definisce le modalità di rilascio delle certificazioni verdi Covid 19.

Per questa via, oggi abbiamo così il varo ufficiale della rete di canali utili per scaricare il QR Code che serve, in pratica, da lasciapassare. Di seguito intendiamo dare qualche informazione di dettaglio circa caratteristiche, funzione e scopo del Green Pass o certificato vaccinale, per poi focalizzarci sulle modalità di ottenimento di questo utile documento.

Green Pass o certificato vaccinale o certificato verde Covid-19: di che si tratta?

Prima di capire come ottenere detto certificato vaccinale, spendiamo qualche parola sul concetto di Green Pass Covid. La certificazione verde Covid è un progetto nato su spinta della Commissione UE, al fine di facilitare la libera circolazione dei cittadini UE nella fase di pandemia.

Detto documento diventa oggi tanto più utile, se pensiamo che grazie alla campagna di vaccinazione estesa ormai in tutto il continente, molte più persone, rispetto al recente passato, effettueranno viaggi nel territorio dell’Unione. Caratteristica essenziale del Green Pass è che si tratta di una certificazione digitale e stampabile (ossia anche cartacea). Essa nel dettaglio include un codice a barre bidimensionale (QR Code) e un sigillo elettronico qualificato. Nel nostro paese, detta certificazione è emessa esclusivamente tramite la piattaforma nazionale del Ministero della Salute.

A livello europeo, il Regolamento UE sulla Certificazione verde COVID-19 – EU digital COVID certificate – il cui via libera da parte del Parlamento europeo risale allo scorso 9 giugno, dispone altresì che gli Stati membri dell’Unione non possano imporre supplementari restrizioni di viaggio ai titolari di certificati – come ad es. test, quarantena o autoisolamento – sempre che “non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica”.

In particolare, in un’ottica di razionale coordinamento, la Commissione UE ha attivato una piattaforma tecnica comune (gateway), attiva dal primo giugno 2021. Essa mira a garantire che i certificati emessi dagli vari Stati membri possono essere verificati in tutto il territorio dell’Unione. Inoltre, la Certificazione sarà in vigore per un anno a partire dal primo luglio.

Proprio il primo luglio è una data chiave per i cittadini italiani. Da quel giorno infatti è possibile utilizzare questo documento per viaggiare in Europa; ma altresì per muoversi, con un minor numero di vincoli e restrizioni, in tutta la penisola.

A cosa serve il Green Pass vaccinale? Le finalità

In molti si chiederanno a che cosa in concreto è utile il certificato vaccinale o Green Pass. Ebbene, anzitutto è necessario rimarcare che la certificazione in questione è un documento che, se ottenuto, è in grado di comprovare una delle seguenti condizioni:

Come sopra accennato, non vi sono dubbi circa le finalità del Green Pass: l’interessato può richiedere la Certificazione verde COVID-19  per avere la possibilità di muoversi in entrata e in uscita da territori in “zona rossa” o “zona arancione”; ma anche per partecipare a eventi pubblici di vario tipo; e per accedere a RSA o altre strutture.

Le regole varate recentemente nel nostro paese consentono altresì che Regioni e Province autonome possano predisporre altri possibili utilizzi della Certificazione verde COVID-19 o Green Pass vaccinale. Lo rimarchiamo data l’importanza della novità: il documento in questione avrà un’utilità sia a livello interno, che a livello europeo. Ciò perchè dal primo luglio la Certificazione verde COVID-19 sarà valida come “EU digital COVID certificate” e consentirà una maggior facilità a viaggiare da e per tutti i Paesi dell’Unione europea e dell’area Schengen. Prima di mettersi in viaggio, è però sempre raccomandabile  informarsi sulle regole vigenti nel paese di destinazione.

Inoltre, il Green Pass italiano sarà assegnato anche a coloro che non sono iscritti al SSN, Servizio Sanitario Nazionale.

Come ottenere il certificato verde Covid 19

Come detto poco sopra, nel nostro paese, è il Ministero della Salute a rilasciare il Green Pass COVID-19 o certificazione verde, tramite la Piattaforma nazionale, sulla scorta dei dati trasmessi dalle Regioni e Province Autonome. Se ci si chiede qual è in sintesi il meccanismo di rilascio del documento in questione, ecco di seguito i punti salienti:

Tanti i canali per ottenere il certificato vaccinale o Green Pass. Infatti, a seguito della ricezione del messaggio, è possibile scaricare il Green Pass servendosi di uno dei seguenti percorsi:

Controlli e gratuità del certificato vaccinale

Il Green Pass, come sopra accennato, include un QR Code con le informazioni basilari. Il possessore del certificato è tenuto a mostrare solo il codice QR agli operatori autorizzati al controllo (sia nella versione digitale via smartphone o tablet, sia in versione cartacea). Si tratta come detto di operatori che hanno ricevuto autorizzazione alla verifica; e saranno presenti in luoghi come aeroporti e porti italiani. In particolare, la verifica dell’autenticità del certificato sarà compiuta dagli operatori autorizzati soltanto con l’app dedicata VerificaC19, nel pieno rispetto delle regole in materia privacy.

Pertanto, se il certificato è valido, il controllore vedrà un segno grafico sul proprio dispositivo mobile (semaforo verde), con anche i dati anagrafici del soggetto controllato (ossia nome e cognome e data di nascita). Ma l’addetto al controllo  può anche domandare di esibire un documento di identità in corso di validità.

L’emissione del Green Pass è gratis per tutti, ed è disponibile in italiano e in inglese. Mentre, per la aree della penisola in cui vige il bilinguismo, anche in lingua francese o tedesca.

Concludendo, va pur ricordato che i dati scientifici legati alla campagna di vaccinazione; ai test effettuati e alla guarigione dal coronavirus possono mutare in rapporto all’andamento delle nuove varianti del virus. Ecco perchè, prima di partire per un viaggio, è sempre comunque consigliabile dare un’occhiata a quelle che sono le misure sanitarie pubbliche applicabili, e le collegate restrizioni valevoli nel luogo di arrivo.

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Tags: green pass