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di Claudio Garau - 22 Marzo 2024
Comprare una casa rappresenta un traguardo essenziale della vita di moltissime persone, ma questo obiettivo ha un costo non esiguo e non tutti possono permetterselo, soprattutto i più giovani e bisognosi. Ecco perché non mancano coloro che, al fine di finanziare detta operazione, si rivolgono alle banche per la sottoscrizione di un contratto di mutuo – a cui si collega un’ipoteca sull’immobile comprato.
In estrema sintesi, il mutuo è un tipo di contratto che prevede sia un soggetto che eroga una determinata quantità di denaro, sia un soggetto che si obbliga a restituirla – maggiorata degli interessi – tramite versamenti periodici che prendono il nome di rate, suddivise entro un piano di ammortamento specifico.
Dopo queste fondamentali premesse, vogliamo volgere l’attenzione ad una facilitazione per dipendenti pubblici che non tutti conoscono. Si tratta del mutuo Inps agevolato, che coloro i quali lavorano nella PA (ex INPDAP) possono sfruttare per raggiungere l’agognato traguardo dell’acquisto della casa – ma non solo. I dettagli.
Riguardo all’ultimo punto, si precisa che l’interessato può richiedere il mutuo Inps anche per trasferire un mutuo già stipulato con una banca, a patto che abbia le stesse finalità – e importi – per le quali è concedibile il mutuo Inps.
Inps altresì spiega che per nucleo familiare si intende il coniuge, la parte dell’unione civile, i conviventi di fatto con contratto registrato, i figli minori di età o i figli maggiorenni fiscalmente a carico del genitore.
Il Mutuo INPS agevolato può essere richiesto all’istituto di previdenza, da parte degli iscritti al Fondo della Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Ex Inpdap) da almeno un anno:
Ai fini dell’anzianità di iscrizione si considerano anche i periodi di servizio a tempo determinato.
Attenzione però, in quanto il mutuo non può essere assegnato nei seguenti casi:
Il servizio web, incluso nella pagina del sito ufficiale dell’istituto di previdenza dedicata all’argomento, consente di fare domanda di concessione di un mutuo ipotecario ai soggetti appena citati.
Ai fini dell’ottenimento del mutuo in oggetto, inoltre, il richiedente e i membri del suo nucleo familiare:
Inps altresì spiega che il mutuo potrà essere rimborsato in rate mensili, da versare per lassi di tempo distinti, vale a dire 10, 15, 20, 25 o 30 anni.
Attenzione però, in quanto le regole previste indicano che la durata massima del mutuo per motivi di studio non potrà comunque essere maggiore di 15 anni.
Non solo. La durata massimo del piano di ammortamento che serve a restituire il dovuto all’Inps, avrà un differente limite rappresentato dall’età del beneficiario dell’agevolazione in oggetto, al momento della domanda.
Infatti la somma tra l’età del richiedente e la durata dell’ammortamento del mutuo non potrà superare gli 80 anni.
Come spiega dettagliatamente Inps, questi sono gli importi massimi concedibili con detto contratto di finanziamento:
Inoltre, le somme appena elencate sono da intendersi inclusive di eventuali imposte.
Oltre a ciò, attenzione a quanto segue:
Le rate di rimborso del mutuo agevolato Inps, comprensive degli interessi, non potranno superare la metà del reddito netto del nucleo familiare, al netto dell’esposizione debitoria dell’anno in corso, autocertificata alla data di presentazione della richiesta.
Per reddito netto del nucleo familiare si intende la somma dei redditi dei membri del nucleo familiare, al netto delle imposte e desumibile dall’ultima dichiarazione fiscale disponibile alla data della presentazione della domanda.
Inps rimarca altresì che il rimborso del mutuo si compie con il metodo di calcolo “alla francese”, ossia:
L’ammontare delle rate sarà correlato al valore del finanziamento attribuito e al tasso di interesse che, a scelta del mutuatario, potrà essere fisso o variabile nel corso della durata del mutuo.
Inoltre il versamento delle rate di mutuo si avrà con l’utilizzo dei canali di pagamento PagoPA.
Colui che chiede e ottiene il mutuo ha l’obbligo di assicurare l’immobile costituito in garanzia ipotecaria a copertura dei pericoli di incendio, fulmine e scoppi in genere, a partire dalla data di perfezionamento del contratto di mutuo e per tutta la durata del mutuo stesso.
Inoltre, a garanzia della restituzione del capitale mutuato, il mutuatario concede all’Inps ipoteca volontaria di primo grado:
Il valore dell’ipoteca da iscrivere corrisponde a due volte l’ammontare del mutuo concesso.
I dipendenti statali, che abbiano i requisiti sopra visti, possono fare domanda telematica di mutuo attraverso il sito istituzionale Inps www.inps.it dal 15 gennaio (dal 15 febbraio per l’anno 2024) al 30 novembre di ciascun anno.
Al fine di accedere al servizio occorre avere:
All’interno del sito Inps potrai altresì consultare l’elenco dei documenti da allegare alla domanda per mutui ipotecari 2024, per singola finalità di concessione del mutuo. Per ulteriori informazioni, rinviamo alla pagina del regolamento aggiornato.
Infine ecco una serie di utili risposte alle domande più frequenti rilasciate in un PDF a cura dell’Istituto.
Il mutuo ipotecario è un finanziamento agevolato a lungo termine concesso da INPS.
Puoi richiedere il mutuo ipotecario INPS per uno dei seguenti motivi:
Inoltre, puoi richiedere il mutuo INPS anche per trasferire un mutuo già stipulato con una banca purché abbia
le stesse finalità per le quali è concedibile il mutuo INPS (c.d. “Portabilità”.
Per nucleo familiare si intende il coniuge, la parte dell’unione civile, conviventi di fatto con contratto
registrato, i figli minori di età o figli maggiorenni fiscalmente a carico del genitore.
Il mutuo ipotecario INPS è rivolto agli iscritti al Fondo della Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e
sociali, in attività di servizio o in pensione, che da almeno un anno siano iscritti alla suddetta Gestione.
Ai fini dell’anzianità di iscrizione si considerano anche i periodi di servizio a tempo determinato. Per richiedere
il mutuo, tuttavia, è necessario che gli iscritti in attività di servizio abbiano un contratto di lavoro a tempo
indeterminato.
Sì, puoi trasferirlo se il mutuo in essere con la banca è stato ottenuto per una delle finalità previste nel
Regolamento INPS e se si è in possesso di tutti requisiti previsti per l’erogazione del mutuo
ipotecario INPS.
Sì, se entrambi i coniugi o parti dell’unione civile, o conviventi di fatto con contratto registrato, cointestatari
del mutuo con la banca sono iscritti al Fondo di Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.