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di Daniele Bonaddio - 20 Novembre 2021
Esteso anche al commercio e alle isole minori del centro-nord Italia il campo di applicazione dell’incentivo “Resto al Sud”. Gli incentivi, infatti, ora si potranno ottenere anche alle attività commerciali e per le attività dislocate nelle piccole isole del Centro-Nord; attività e luoghi che finora erano esclusi.
Le novità, stabilite dall’art. 13 della L. n. 156/2021 (legge di conversione con modificazioni D.L. 10 settembre 2021, n. 121), consentono di allargare in modo significativo il bacino dei potenziali beneficiari, come era già accaduto con l’estensione dell’età dei beneficiari e l’apertura ai liberi professionisti.
Ecco le ultime novità sugli incentivi Invitalia resto al sud.
Resto al Sud è una iniziativa operativa ormai da diversi anni e serve a sostenere, attraverso appositi incentivi e finanziamenti agevolati, la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in alcune zone d’Italia a bassa crescita:
L’incentivo è destinato inoltre a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni e i fondi disponibili al momento ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro.
Per accedere a Resto al Sud non ci sono bandi, scadenze o graduatorie, infatti le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.
Come detto in premessa Resto al Sud è stato esteso anche alle attività commerciali. L’ampliamento, riguardante i settori di applicazione, è stabilito dall’articolo 13 della Legge 9 novembre 2021, n. 156 (legge di conversione con modificazioni del Decreto-legge 10 settembre 2021, n. 121).
L’apertura al commercio consente di allargare ulteriormente il bacino dei potenziali beneficiari, facendo rientrare una categoria di attività molto grande e che finora era esclusa, benché da sempre molto richiesta.
L’incentivo Resto al Sud è allargato altresì a nuovi territori; le isole del Centro-Nord a cui sono stati estesi gli incentivi sono le seguenti:
Isole minori marine:
Isole lagunari e lacustri:
Sono finanziabili:
Restano ancora escluse le attività agricole.
Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.
Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.
A supporto del fabbisogno circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto:
Il contributo viene comunque erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi.
Possono essere finanziate le seguenti spese:
Non sono però ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.
Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e sono così composte:
Maggiori Info sul sito Resto al Sud di Invitalia.