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Smart working, si risparmia? Lavorare da casa non sempre è conveniente

Lavorare da casa fa risparmiare? Smart working e DAD hanno comportato aumenti di spese e consumi domestici. L'analisi di SOStariffe.it.


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di - 27 Gennaio 2021

L’anno appena passato è stato davvero diverso dagli altri, in negativo ovviamente. Ora che tutti siamo contenti di essercelo lasciato definitivamente alle spalle, possiamo fare qualche conto e qualche analisi, per capire se davvero l’uso esteso dello smart working, ossia del telelavoro da casa, è risultato conveniente per gli italiani, dal punto di vista del risparmio dei costi.

Un interessante studio di SOStariffe.it ci pone innanzi a risultati e stime che possono apparire, almeno in parte, sorprendenti e dai quali si potrebbe concludere che, in verità, lavorare da casa (ma anche studiare da casa), impone comunque dei non irrilevanti esborsi per le tasche dei destinatari.

Vediamo più da vicino.

Smart working: la digitalizzazione del lavoro comporta diverse spese

Didattica a distanza e smart working sono state alcune delle parole chiave del 2020: scuole di ogni ordine e grado e lavoratori sia del settore pubblico, sia di quello privato, hanno potuto sperimentare, rispettivamente, l’insegnamento e le interrogazioni a distanza e lo svolgimento di mansioni lavorative da remoto. Una decisa spinta ad una effettiva  digitalizzazione del mondo del lavoro e dell’istruzione, si potrebbe dire. Ma non solo.

Infatti, lavorare e studiare da casa comporta un oggettivo aumento dei costi per le utenze domestiche. Questo è quanto è emerso da un’indagine di SOStariffe.it, che ha mirato a chiarire il quadro delle spese in gioco per lavorare e studiare da casa durante tutto il 2020.

D’altronde, per preminenti esigenze di tutela del diritto alla salute, milioni di cittadini italiani sono stati costretti a cambiare le proprie abitudini. Ciò in attesa dei vaccini e dalla riduzione dei contagi da Covid. E chiaro che questa situazione ha comportato differenze rispetto al 2019, anche sul piano dei consumi e dei costi per le utenze domestiche. Stando più tempo in casa, usiamo di più i servizi come luce e riscaldamento: ecco perchè i costi salgono.

Leggi anche: Lavoro Agile: contratto, retribuzione, tutele e diritti del lavoro da casa

Costi domestici aumentati rispetto al 2019

Insomma, laddove si risparmia non prendendo il treno o il bus per raggiungere scuola o ufficio, si spende in forniture energetiche e bollette. Anche la connessione Internet illimitata, per motivi di lavoro o studio, ha rappresentato un ulteriore aggravio, nel corso del 2020.

In base ai risultati dello studio condotto da SOStariffe.it, ad esempio, l’aumento dei costi per smart working da casa, è incluso tra un minimo di 145 euro ed un massimo di 268 euro all’anno in più. Pertanto, chi riteneva di risparmiare qualcosa, lavorando e/o studiando da casa, deve ricredersi. DAD e smart-working comportano un costo non esiguo sul bilancio familiare.

Spese smart working 2020 in dettaglio: la stima degli aumenti

L’analisi citata è interessante, giacchè ha effettuato una stima delle maggiorazioni di spesa per le forniture di luce e gas, collegate al ricorso allo smart working ed alla didattica a distanza per tantissimi studenti. Non solo: ai costi appena menzionati, deve essere aggiunta la spesa per la connessione web da pc fisso o portatile.

In particolare, per ottenere una rappresentazione il più possibile fedele alla realtà, lo studio di Sostariffe ha preso in considerazione tre tipologie differenti di consumatori; per quantificare con precisione gli aumenti: single, coppia e famiglia con un figlio.

Spese per chi lavora in smart working: differenze fra single, coppie e famiglie

Abbiamo dunque che gli aumenti causa DAD o smart working arrivano fino a 268 euro all’anno per le famiglie, ma non sono bassi neanche per i single: 145 euro per questi ultimi. Proprio i single, nonostante non abbiano altri redditi su cui contare oltre a quello proprio, sono stati penalizzati in modo non indifferente: infatti, hanno speso circa 1.116 euro di cui 719 euro per luce e gas e 397 euro per internet (spesa media annua luce e gas e spesa media internet).

Non è andata meglio alle famiglie – considerate come composte da due genitori ed un figlio. Infatti, hanno dovuto sostenere i costi maggiori. Si tratta infatti non solo dei citati 268 euro aggiuntivi per le spese dovute al lavoro agile, ma anche e soprattutto di ben  2.058 euro annui spesi per bollette varie.

Anche le coppie sono state gravate non poco. Hanno infatti dovuto sostenere costi di internet, luce e gas, per circa 1.484 euro all’anno, di cui 193 euro supplementari per smart-working.

Dette cifre chiaramente rappresentano una media elaborata sulla scorta dei consumi medi standard, individuati da SOStariffe.it., per i profili citati. Ma ci fanno intuire che il risparmio dei costi, in caso di DAD o smart working, in verità non vi è stato, anzi. Si può pacificamente parlare di maggiorazioni di consumi domestici, e dunque di nuovi costi.

Bonus spese per smart working

Appare quasi certo che il prossimo febbraio, salvo imprevisti, sarà introdotto un bonus smart working ad hoc; una sorta di agevolazione studiata per compensare i maggiori esborsi delle bollette; ed anche per far fronte alla rinuncia forzata agli straordinari ed ai buoni pasto. Questi ultimi non sono infatti previsti per il particolare regime di lavoro agile.

Questo bonus potrebbe essere inquadrato come una sorta di contributo una tantum, ma è ancora presto per capire quale sarà realmente la sua struttura. Certo è che, sulla scorta dei risultati dello studio di SOStariffe, per coprire pienamente i maggiori esborsi, il contributo in oggetto non dovrebbe essere inferiore a 145 euro.

Il dato di fondo resta che lo smart working è ormai una realtà sempre più concreta e che, con tutta probabilità, permarrà anche in tempi migliori, sebbene magari con modalità differenti da quelle attuali. Tuttavia, detto bonus difficilmente sarà esteso, almeno nella struttura in cui potrebbe arrivare a febbraio. Si tratterebbe insomma di un intervento straordinario.

Concludendo, ci si potrebbe altresì domandare come attutire le spese, autonomamente. Ed in attesa di un bonus ad hoc. Ebbene, poichè lo smart working durerà almeno fino al 31 marzo, salvo altre proroghe, è necessario attivarsi senza indugio, sfruttando le analisi delle varie proposte, offerte dai comparatori web. Per tale via, è possibile capire quali sono le tariffe luce e gas più convenienti. Sono utili anche le non poche app per smartphone che effettuano la stessa operazione, come ad es. quella di Sostariffe.

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Tags: Smart working