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Caregiver familiare: significato e normativa in Italia

Il caregiver familiare si occupa di assistere un parente disabile o con determinate patologie. Ecco cosa prevede la legge.


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di - 7 Dicembre 2023

Il caregiver è la figura che si occupa di assistere da vicino un parente portatore di handicap o affetto da patologie particolarmente gravi e invalidanti. Nella pratica si tratta di tutte quelle persone che si prendono cura quotidianamente dei propri familiari anziani, invalidi o che presentano un handicap specifico.

In Italia sono tantissimi i caregiver familiari, che spesso si occupano di prendersi cura di altri in forma gratuita, quindi non rientrando tra i lavoratori nell’assistenza. Come vedremo tra poco, la maggior parte delle volte si tratta di donne.

La legislazione italiana prevede la figura del caregiver familiare e stabilisce anche alcune specifiche forme di sostegno per le persone portatrici di invalidità o handicap. Queste possono coinvolgere direttamente o indirettamente anche i loro assistenti familiari. Vediamo nello specifico cosa è previsto in Italia.

Caregiver familiare: il significato del lavoro di cura

Cosa si intende nello specifico per e qual è la definizione di caregiver familiare? Il significato di questo termine letteralmente è “prestatore di cura”, ovvero colui che si occupa di assistere un’altra persona. Questo tipo di assistenza avviene a livello familiare e domestico, ovvero il caregiver accompagna tutte le azioni quotidiane della persona a cui presta assistenza.

Un prestatore di cura può assistere un soggetto minore, oppure un anziano, oppure un invalido o ancora un parente portatore di handicap. Viene escluso da questa definizione il ruolo degli assistenti che svolgono tale attività in forma di lavoro retribuito, ad esempio i badanti.

Un caregiver è una figura importantissima per chi compie con difficoltà le azioni più semplici di tutti i giorni, perché ne diventa un vero e proprio punto di riferimento, indispensabile. Non è raro che chi ricopre questo ruolo si trovi nell’impossibilità di svolgere anche un lavoro retribuito nel tempo a disposizione, perché la necessità di cura si estende per l’intera giornata.

Quanti caregiver ci sono in Italia

Dopo aver visto la definizione e il significato del termine cerchiamo di quantificare l’entità di questa parte silenziosa figura all’interno delle famiglie italiane: vediamo quanti sono attualmente i caregiver. Una ricerca Istat dal titolo “Famiglie, reti familiari, percorsi lavorativi e di vita” ha rilevato un incremento sostanziale del numero di caregiver in Italia.

Attualmente più di 8,5 milioni di persone sono caregiver: la maggior parte si occupa di aiutare i propri familiari, ma c’è anche una percentuale che presta assistenza a persone che non appartengono direttamente al proprio nucleo.

In termini percentuali in Italia il 17,4% della popolazione è composta da queste figure. A fronte di questi dati non c’è dubbio sulla presenza massiccia nel paese di queste persone, che svolgono un’azione di cura verso chi si trova in difficoltà dal punto di vista della salute.

Un riscontro importante di questo dato è da considerare per ciò che riguarda la popolazione anziana: l’Italia infatti dal punto di vista demografico è composta da una popolazione sempre più vecchia, mentre al contrario le nascite stanno diminuendo. A fronte di questo fenomeno quindi aumentano anche i caregiver che assistono persone anziane a casa.

Caregiving Italia: trainato dalle donne

Un dato importante riguarda la composizione di questa popolazione silenziosa: la maggior parte dei caregiver sono donne. Sempre secondo i dati Istat, le donne si occupano maggiormente di prestare cure ai familiari in difficoltà, mentre economicamente contribuiscono maggiormente gli uomini.

Molto spesso per poter prestare questo servizio gratuito di assistenza, è necessario rinunciare a svolgere un lavoro retribuito fuori casa, e molto spesso questa decisione viene presa dalla componente femminile.

Questo andamento ha visto un incremento notevole durante la pandemia, quando la maggior parte delle persone che ha perso o rinunciato al lavoro era composta da donne.
Attualmente il significato di caregiving quindi può comprendere una definizione molto ampia in Italia: dalla cura dei soggetti minorenni a quella per anziani o disabili. Tuttavia la legge ha dato un preciso significato e ambito di applicazione.

Normativa italiana sui caregiver

Dopo aver visto la definizione di caregiver e la composizione in termini numerici nella popolazione italiana, andiamo a vedere da vicino quali sono le normative e i sostegni previsti in Italia per chi assiste un familiare portatore di handicap, invalido o con gravi problematiche di salute.

La figura del caregiver familiare è stata confermata e riconosciuta dalla legge nel 2018, quindi di recente, dalla Legge di Bilancio 2018. Anche se questo ruolo esisteva anche prima, lo stato è intervenuto da pochi anni con una legislazione specifica.

Secondo la definizione riportata dal Parlamento Italiano, il caregiver è colui che si occupa dell’assistenza del coniuge, oppure dell’altra parte dell’unione civile oppure del convivente, o ancora di un familiare entro il terzo grado che non sia autosufficiente.

Lo stato ha destinato diversi fondi dedicati ai caregiver e alle persone da loro assistite, a partire dal 2018 con l’introduzione di una dotazione iniziale da 20 milioni di euro per ciascun anno dei tre seguenti, proseguendo con la Legge di Bilancio 2021 con altri 30 milioni di euro per ciascun anno dal 2021 al 2023.

Anche il PNRR è intervenuto con indicazioni circa la cura verso persone disabili e non autosufficienti, per l’attuazione dell’assistenza familiare domiciliare, con il fine di migliorare l’organizzazione generale dei servizi rivolti a queste famiglie.

Fondi e iniziative per i caregiver

Per sostenere l’impegno sociale e il valore dell’assistenza dei caregiver verso i propri familiari, lo stato ha introdotto come abbiamo visto una serie di fondi e iniziative mirate. Dal punto di vista assistenziale, la normativa di riferimento è la Legge 104, che consente a chi assiste un parente di ottenere particolari permessi da lavoro.

Si tratta di tre giornate al mese che si possono richiedere per assentarsi dal luogo di lavoro e assistere il proprio familiare, ad esempio accompagnandolo a svolgere cure mediche o visite specifiche. In casi particolari si possono ottenere permessi straordinari fino a due anni.

I caregiver possono accedere quindi all’indennità di accompagnamento e detrarre le spese mediche. Per poter essere definiti come tali e accedere alle diverse forme di sostegno, queste persone devono tuttavia rispettare dei requisiti.

L’assistenza deve essere svolta in forma gratuita e in modo continuativo, ci può essere solamente una figura di questo tipo nella famiglia, e la persona assistita deve essere portatrice di un handicap grave secondo documentazione medica specifica. Le agevolazioni sul lavoro e fiscali vanno richieste aderendo quindi alla Legge 104 rivolgendosi direttamente all’INPS.

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Tags: disabilità