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di Paolo Ballanti - 14 Giugno 2019
La malattia è uno stato patologico del dipendente che gli impedisce di svolgere l’attività lavorativa. Il controllo sull’incapacità nel rendere la prestazione è riservato esclusivamente a strutture pubbliche, nello specifico l’INPS attraverso medici inseriti in appositi elenchi provinciali.
Dal 1° settembre 2017 le funzioni di controllo sono raggruppate in capo al Polo unico per le visite fiscali, ovvero la struttura INPS competente per le visite mediche di controllo dei dipendenti sia pubblici che privati.
Vediamo nel dettaglio cos’è e come funziona.
I controlli sullo stato di malattia dei dipendenti possono avvenire solo attraverso strutture sanitarie pubbliche, quali l’INPS e l’ASL.
Le visite di controllo vengono gestite da un unico soggetto, sia per i datori di lavoro privati che per gli enti pubblici: il cosiddetto Polo unico per le visite fiscali.
L’azienda può solamente disporre controlli diretti a verificare se il dipendente si dedica ad altra attività lavorativa in grado di compromettere la guarigione.
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Al di là delle competenze del Polo unico l’’azienda può disporre degli accertamenti investigativi per verificare se il dipendente in malattia svolge un’altra attività, al fine di dimostrare l’assenza dello stato morboso.
Le indagini devono limitarsi ad osservare il comportamento del dipendente nella vita di tutti i giorni, senza alcuna valutazione sullo stato di malattia (controllo riservato appunto al Polo unico).
Secondo la Cassazione è sanzionabile dall’azienda il comportamento del dipendente quando l’attività svolta è indice di scarsa attenzione alle proprie condizioni fisiche e ai tempi di guarigione.
Il datore deve dimostrare che l’attività svolta durante la malattia ha ritardato ovvero sarebbe stata potenzialmente in grado di prolungare la guarigione.
Il Polo unico per le visite fiscali ha competenza esclusiva nell’effettuazione delle visite mediche di controllo sia su richiesta dei datori di lavoro che d’ufficio.
Il Polo opera nei confronti dei datori di lavoro privati e di quelli pubblici.
Dal 1° settembre 2017 l’INPS è l’unico ente preposto alle visite mediche di controllo in caso di malattia dei lavoratori dipendenti nel settore privato.
Nel novero dei dipendenti pubblici sono comprese:
Oltre a quelli citati, si aggiungono:
In un primo momento restavano esclusi dalla competenza del Polo:
Tuttavia, come ha chiarito l’INPS con messaggio n. 2109 del 3 giugno scorso, a seguito del parere della Ragioneria Generale dello Stato, la competenza del Polo unico si estende anche al personale delle Forze Armate (Esercito. Aeronautica militare, Marina militare), dei Corpi armati dello Stato (Guardia di Finanza e Carabinieri, Polizia di Stato e Penitenziaria) e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
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Per richiedere le visite mediche di controllo, l’azienda / ente pubblico deve ottenere la specifica abilitazione da parte dell’INPS. A tal proposito sono disponibili due modelli: SC65 ed SC62 da utilizzare rispettivamente per la richiesta di abilitazione del datore di lavoro ovvero se l’istanza è presentata direttamente dal dipendente deputato all’accesso al servizio. In quest’ultimo caso il modello dev’essere sottoscritto sia dal dipendente che dal datore di lavoro per autorizzazione.
Al modello SC62 dev’essere allegata copia del provvedimento di conferimento della delega. I documenti devono essere inviati via PEC alla sede INPS competente per territorio insieme a una copia del documento di riconoscimento del sottoscrittore. Una volta disponibile il PIN, l’INPS comunica via PEC che lo stesso può essere ritirato.
Se chi richiede l’abilitazione è già in possesso del PIN è sufficiente l’invio via PEC dei modelli SC65 o SC62.
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Una volta abilitati, si potranno richiedere le visite di controllo tramite il portale INPS nella sezione “Richiesta visite mediche di controllo (Polo unico VMC)”.
Inserite le credenziali ed effettuato l’accesso al servizio, si dovrà selezionare l’azienda o l’ente che richiede la visita medica, inserire i dati anagrafici del dipendente e l’indirizzo di reperibilità.
Il passo successivo è selezionare la data della visita di controllo e la fascia oraria, tenendo presente che queste sono diverse tra dipendenti pubblici e privati.
Per le aziende private è necessario inserire il codice destinatario o l’indirizzo PEC al fine di ottemperare agli obblighi recentemente imposti dalla fatturazione elettronica.
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La competenza del Polo unico si limita al controllo sulle malattie comuni che possono interessare i lavoratori. Non si estende alle altre fattispecie di assenza come astensione anticipata dal lavoro per gravidanza, malattia del figlio o inidoneità temporanea alla mansione.
Sono esclusi anche gli accertamenti per i casi di infortunio sul lavoro e malattia professionale, di competenza INAIL. Eventuali richieste di visite di controllo mentre è in corso l’istruttoria per il riconoscimento dell’infortunio o della malattia professionale non possono essere effettuate per non compromettere né interferire con l’attività dell’INAIL.
Come anticipato, il Polo unico può effettuare visite mediche sia su richiesta del datore di lavoro che d’ufficio. In quest’ultimo caso ci si avvale dei certificati di malattia telematici. Anche nei controlli d’ufficio ne verrà restituito l’esito al datore di lavoro.
A seguito della richiesta datoriale o della disposizione d’ufficio la visita medica verrà assegnata ai medici che collaborano con l’INPS e inseriti nelle apposite liste provinciali.
I medici potranno essere iscritti solo nella provincia in cui sono risultati idonei con relativo conferimento dell’incarico.
Le fasce di reperibilità differiscono se si tratta di dipendenti pubblici o privati.
Se il dipendente pubblico è costretto ad allontanarsi dal proprio domicilio per giustificati motivi deve informare preventivamente l’amministrazione di appartenenza. Gli stessi obblighi sono previsti in caso di modifica dell’indirizzo di reperibilità indicato nel certificato di malattia.
A fronte dell’assenza alla visita domiciliare, il dipendente viene invitato a presentarsi a visita ambulatoriale presso l’INPS territorialmente competente.