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Certificazione Unica Agenzia delle Entrate, come scaricare il CUD dal Cassetto Fiscale

Tramite il proprio Cassetto Fiscale, il contribuente può scaricare autonomamente la Certificazioni Unica - CU 2024. Scopri come fare.


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di - 2 Aprile 2024

L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione del contribuente una serie di servizi utili a conoscere la propria posizione attuale e pregressa nei confronti del Fisco. Ad esempio Fisconline, un servizio fiscale telematico fornito dall’Agenzia al contribuente per compiere, dal proprio pc e comodamente da casa, operazioni assai importanti come il versamento degli F23 e degli F24 oppure la consultazione dei dati fiscali.

Fra le tante operazioni possibili vi è anche quella di archivio dei principali documenti fiscali riconducibili al contribuente, fra cui ad esempio le vecchie dichiarazioni dei redditi oppure la propria Certificazione Unica – CU (ex modello CUD) che è consultabile accedendo al Cassetto fiscale.

Potrebbe capitare di non trovare più quello consegnato dal datore di lavoro, oppure il CUD non ci è stato consegnato per qualsiasi ragione, ma è possibile usare il servizio anche solo per comodità d’uso oppure per vedere se ci sono CU che non ricordiamo. Ecco quindi che all’avvio della stagione del modello 730/2024 è utile sapere come scaricare la Certificazione Unica 2024 dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Ma prima ricordiamo in breve cos’è e come funziona la CU.

Che cos’è la Certificazione Unica in breve

La Certificazione Unica è uno dei documenti essenziali per la dichiarazione dei redditi, che i sostituti d’imposta consegnano ogni anno ai lavoratori dipendenti (o assimilati) o ai collaboratori con partita IVA e/o ritenuta d’acconto. Il Sostituto trasmette annualmente la CU all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo (nel 2024 la scadenza era il 18 marzo, in quanto il 16 era sabato).

Si tratta dunque di un documento di rilievo fiscale, con il quale è dimostrata e certificata l’acquisizione di un reddito da parte di lavoratori subordinati e assimilati e le relative trattenute fiscali.

Come tra poco vedremo, il “CUD” può essere scaricato autonomamente, senza attendere l’invio da parte del datore di lavoro (o dall’INPS). Ricordiamo altresì che predisposizione e invio del modello CU sono a carico del datore di lavoro, nella generalità dei casi. Per le collaborazioni con i professionisti a partita IVA invece l’obbligo di preparazione del modello grava sul committente.

Leggi anche: Certificazione Unica INPS 2024: come richiedere o scaricare il CUD dal sito

A cosa serve la Certificazione Unica

Come accennato, questo documento ha rilievo fiscale e, conseguentemente, serve a certificare che – nel corso dell’anno – sono stati erogati i compensi spettanti a dipendenti, lavoratori autonomi e assimilati. Al contempo la Certificazione Unica serve a controllare che le cifre indicate corrispondano a quanto dichiarato dai lavoratori stessi.

Nel modello CU saranno indicati i dati necessari ai fini della predisposizione della dichiarazione dei redditi del contribuente, ovvero:

La CU consente di acclarare l’effettivo versamento delle ritenute fiscali e previdenziali e, non a caso, i dati inclusi al suo interno permettono di compilare correttamente il modello 730, sia ordinario che precompilato – per far fronte agli obblighi dichiarativi.

Come scaricare la CU dal sito dell’Agenzia

Il modello CU può essere scaricato anche sul sito web dell’Agenzia delle Entrate. Farlo è molto semplice, in quanto è sufficiente accedere al proprio Cassetto Fiscale.

Non solo. Grazie a questo servizio online sarà possibile accedere ai modelli CU delle annualità passate, raccolti e archiviati per anno. Il contribuente dovrà essere munito delle credenziali SPID, CIE o CNS, che consentiranno di fare il login e utilizzare i servizi Fisconline dell’Agenzia.

Nel Cassetto Fiscale il contribuente troverà una varietà di dati fiscali personali, in possesso dell’Agenzia. In particolare spicca la presenza di un menù a tendina e della macro-sezione ‘Consultazioni’, in cui il contribuente troverà – tra gli altri – i dati anagrafici, i rimborsi, i versamenti, le comunicazioni, ma anche ciò che qui interessa – ossia le “Dichiarazioni Fiscali”.

La Certificazione Unica 2024 sarà facilmente individuabile tra queste ultime, ossia in una sezione con cui sarà possibile consultare online le dichiarazioni dei redditi trasmesse negli anni passati, il dettaglio dei redditi incassati, così come le scelte compiute in merito alla destinazione dell’8, 5 e 2 per mille IRPEF.

Leggi anche: Cassetto fiscale Agenzia delle Entrate: cos’è e come funziona l’area riservata online

CUD Agenzia delle Entrate, come accedervi

Basterà così cliccare su ‘Dichiarazioni Fiscali’ e di seguito su ‘Certificazione Unica’ per visualizzare tutte le CU inviate e suddivise per anno d’imposta, ovvero per annualità disponibili. Per ciascuna di queste il contribuente troverà le singole certificazioni numerate e presentate da uno o più sostituti d’imposta (nel caso si sia avuto più di un datore di lavoro e/o ente pensionistico durante l’anno)

In forma telematica l’utente potrà selezionare una singola Certificazione Unica, avere a disposizione il dettaglio di ogni singolo quadro e la possibilità di stampare l’intero documento.

Inoltre, all’interno della schermata che contiene gli identificativi telematici selezionando la lente d’ingrandimento – posta sul lato destro di ogni sostituto d’imposta – saranno visualizzabili i dati del soggetto che ha emesso la CU.

L’Agenzia delle Entrate precisa altresì che i dati di ciascun quadro delle CU sono consultabili anche nella sezione “Redditi Percepiti” del menù “Dichiarazioni Fiscali”, che potrebbe contenere ulteriori informazioni relative a redditi comunicati esclusivamente con il modello 770 da parte del sostituto di imposta.

Conclusioni

Concludendo, ricordiamo che i redditi menzionati nella Certificazione Unica dovranno essere inclusi nel modello 730, per adempiere agli obblighi dichiarativi. Vero è però che questa è una delle informazioni già menzionate dall’Agenzia delle Entrate all’interno della cd. precompilata, tranne i casi nei quali sia richiesto un controllo più approfondito da parte del dichiarante ed è perciò obbligatorio controllare preventivamente i dati trasmessi all’Agenzia delle Entrate.

Al contribuente la responsabilità di verificare la correttezza di quanto indicato nella propria dichiarazione dei redditi, prima di dar luogo all’invio della stessa alle Entrate.

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This post was last modified on 2 Aprile 2024

Fisco e Tasse
Tags: ABC FiscoCertificazione Unica