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di Daniele Bonaddio - 25 Febbraio 2020
Dopo l’invio telematico all’Agenzia delle Entrate del modello Ordinario della Certificazione Unica 2020 i sostituti d’imposta (datore di lavoro, committente o INPS) si apprestano a consegnare al contribuente il modello sintetico della CU 2020 (ex CUD). L’ultimo giorno utile per l’invio telematico è il 9 marzo (il 7 cade di sabato) con possibilità di effettuare eventuali correzioni e integrazione entro il 14 marzo.
Si ricorda che la Certificazione Unica si suddivide in due modelli:
Ma vediamo ora qual è l’ultimo giorno utile per consegnare la CU ai lavoratori dipendenti e autonomi e ai pensionati e se sono previste sanzioni per la tardata o la mancata consegna della Certificazione Unica.
Considerato che il 31 marzo 2020 cade durante la settimana, questo è anche il termine per la consegna della Certificazione Unica a lavoratori dipendenti.
Al riguardo, è doveroso citare che esistono, tuttavia, dei casi particolari che differiscono dai termini di consegna appena citati:
Stessa data di scadenza anche per la CU INPS 2020 per tutti i contribuenti che hanno ricevuto redditi dall’INPS nel corso del 2020 come pensionati e disoccupati.
Leggi anche: CU INPS: come ottenere la Certificazione Unica (ex CUD) dall’INPS
Una domanda che spesso si pongono i sostituti d’imposta per quanto concerne la consegna di tale documento, è se questi ultimi incorrono in sanzioni qualora rilascino in ritardo – e quindi dopo la scadenza del 31 marzo 2020 – il modello sintetico.
A differenza di quello ordinario, il modello da consegnare ai dipendenti non ha un termine perentorio di consegna. Atteso che, essendo comunque un dato non rilevabile dall’Amministrazione Finanziaria, non vi sono controlli. Di conseguenza non vi sono sanzioni in caso di consegna tardiva della Certificazione Unica.
Infatti, in via generale si ritiene che se la certificazione viene rilasciata successivamente al termine stabilito, ma il ritardo non pregiudica gli obblighi dichiarativi del sostituito, non ostacola l’attività di controllo, non incide sulla determinazione della base imponibile e sul pagamento del tributo, la violazione sia “meramente formale” e quindi non sanzionabile.
Quanto alle modalità di consegna della CU 2019, le istruzioni allegate al modello prevedono che è facoltà del sostituto d’imposta trasmettere al contribuente la CU in formato elettronico. Deve però essere garantita al soggetto la possibilità di entrare nella disponibilità della stessa e di poterla materializzare per i successivi adempimenti. Tale modalità di consegna, pertanto, potrà essere utilizzata solo nei confronti di quanti siano dotati degli strumenti necessari per ricevere e stampare la certificazione rilasciata per via elettronica.
Ad esempio, è escluso l’invio telematico nelle ipotesi in cui il sostituto sia tenuto a rilasciare agli eredi la certificazione relativa al dipendente deceduto. Oppure quando il dipendente abbia cessato il rapporto di lavoro.
Leggi anche: CU 2020: scadenze, istruzioni, novità e modelli Certificazione Unica
Resta, dunque, in capo al sostituto d’imposta l’onere di accertarsi che ciascun soggetto si trovi nelle condizioni di ricevere in via elettronica la certificazione unica 2018. Diversamente dovrà provvedere alla consegna in forma cartacea.
Attenzione. È di estrema importanza che gli operatori del settore, prima di stampare e consegnare ai contribuenti i modelli sintetici, si assicurino che la procedura di controllo della CU non rilevi eventuali errori e/o anomalie. Questo affinché la CU 2020 consegnata al contribuente corrisponda al modello ordinario trasmesso all’AdE.
Particolare è, infine, il caso per quei lavoratori che non hanno redditi dichiarabili mediante il modello 730 precompilato (es. redditi di lavoro autonomo non occasionale). Per questi ultimi, la consegna delle Certificazioni Uniche ordinarie va comunque effettuata entro il 31 marzo 2020. Questo nonostante le CU contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili mediante il 730 precompilato 2020 può avvenire entro entro il 31 ottobre 2020; termine di presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta (modello 770).
È lampante come, nel caso della consegna delle Certificazioni Uniche “sintetiche”, ci troviamo difronte a un paradosso della norma. L’Amministrazione Finanziaria concede sì ai sostituti d’imposta un termine maggiore per la consegna. D’altra parte però li obbliga a dovere elaborare e compilare i modelli entro il termine perentorio del 9 marzo 2020.
Un modus operandi, questo dell’Amministrazione Finanziaria, che lascia qualche perplessità fra gli operatori del settore che chiedono maggiore semplificazione.