X

Dichiarazione dei redditi 2024 al 30 settembre: le nuove scadenze della Riforma Fiscale

La Riforma Fiscale anticipa la scadenza per l'invio della dichiarazione dei redditi per le partite IVA: la scadenza passa al 30 settembre.


>> Entra nel nuovo Canale WhatsApp di Lavoro e Diritti

di - 27 Dicembre 2023

Il Decreto legislativo di attuazione della riforma fiscale “Schema di decreto legislativo recante razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari” introduce una serie di novità in materia di dichiarazione dei redditi.

Il decreto interviene, tra le altre cose, in materia di termini di presentazione della dichiarazione dei redditi, ovvero sulle scadenze del 730 nonché quello per presentare il modello Redditi che vengono entrambi fissati al 30 settembre 2024; dunque, la novità riguarda il modello Redditi che ad oggi ha come scadenza il 30 novembre.

Ecco i dettagli con le scadenze fiscali aggiornate.

Dichiarazione dei redditi 2024: scadenza al 30 settembre per Modello Redditi e Modello 730

L’art.11 dello schema di decreto legislativo sulla semplificazione degli adempimenti tributari modifica l’articolo 2, commi 1 e 2, del D.P.R. n. 322 del 1998.

Con effetti dal 2 maggio 2024, il decreto anticipa dal 30 novembre al 30 settembre:

Ciò vale per persone fisiche, società semplici, SNC, SAS e soggetti ad essi equiparati.

Cambiano anche i termini di scadenza per le società e per i soggetti Ires in generale.

In particolare, per i soggetti IRES il termine è anticipato: dall’ultimo giorno dell’undicesimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta all’ultimo giorno del nono mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta.

Sempre rispetto a tali soggetti, se con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, per i quali eventualmente il termine di presentazione delle dichiarazioni dei redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive relative al periodo d’imposta precedente a quello in corso al 31 dicembre 2023 scade successivamente alla data del 2 maggio 2024, continuano ad applicarsi per il predetto periodo d’imposta i termini di presentazione vigenti anteriormente alla medesima data.

Con decorrenza dal 2025, Il decreto fissa anche un termine a partire dal quale è possibile presentare la dichiarazione dei redditi e IRAP. In particolare, tali dichiarazioni potranno essere presentate a partire dal 1° aprile e fino al 30 settembre. Fermo restando il termine del 30 aprile per la disponibilità della dichiarazione dei redditi precompilata.

Analoga disposizione è prevista per il modello 770, che potrà essere presentato a partire dal 1° aprile fino al 31 ottobre di ciascun anno. La modifica decorre sempre dall’anno 2025.

Controllo dichiarazioni ed eventuali rimborsi

Il nuovo termine di presentazione della dichiarazione dei redditi, impatterà anche sui controlli effettuati dall’Agenzia delle entrate sulle dichiarazioni nonché sull’esecuzione dei rimborsi.

Infatti, come si legge nella relazione illustrativa del decreto:

Tale modifica consente di anticipare il controllo delle dichiarazioni e, conseguentemente, l’erogazione degli eventuali rimborsi da esso scaturenti. La disposizione, inoltre, consente di anticipare i tempi per la precompilazione delle dichiarazioni. La norma, infine, consente di anticipare l’approvazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale e, di conseguenza, la pubblicazione delle relative procedure software.

Cambiano anche i termini di versamento rateale delle imposte

Il decreto interviene anche sui versamenti rateali delle imposte, saldo e acconto.

In particolare, la possibilità di avvalersi della rateazione dei versamenti fino al mese di novembre non sarà più subordinata all’opzione del contribuente da esercitarsi in sede di dichiarazione periodica, ma rileverà il solo comportamento concludente. Dunque, sarà sufficiente che la rateazione risulterà in sede di compilazione dell’F24.

Inoltre, il versamento del saldo e dell’acconto potrà essere effettuato con una dilazione più lunga, ossia aggiungendo un’altra rata a quella in scadenza a novembre. Infatti, è prevista un’ulteriore rata in scadenza al 16 dicembre.

Vengono infine unificati i termini di versamento. Anche le persone fisiche non titolari di partita Iva, come già avviene per chi ha la partita iva, potranno effettuare i versamenti rateali entro il giorno 16 di ciascun mese (non più al 30).

Le novità decorrono dai versamenti a saldo relativi all’anno d’imposta 2023.

Le news di LavoroeDiritti.com su WhatsApp

ENTRA NEL CANALE

I video di LavoroeDiritti.com su YouTube

ISCRIVITI AL CANALE

Le news di LavoroeDiritti.com su Telegram

ENTRA NEL GRUPPO

Fisco e Tasse
Tags: riforma fiscaleScadenze Fiscali