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di Antonio Maroscia - 16 Gennaio 2015
Con circolare n. 227775 dello scorso 29 dicembre, il MISE, Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero delle Finanze, ha definito i nuovi importi del diritto camerale dovuti per il 2015.
In base all’art. 28 comma 1 del D.L. 90/2014, convertito nella L. 114/2014, recante “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari” è stata disposta la riduzione del diritto annuale dovuto alle Camere di Commercio per l’iscrizione nel Registro delle Imprese o nel REA.
Le suddetta Legge ha stabilito che:
Nelle more del riordino delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, l’importo del diritto annuale di cui all’articolo 18 della Legge 29 dicembre 1993, n. 580 e successive modificazioni, come determinato per l’anno 2014, è ridotto, per l’anno 2015, del 35 per cento, per l’anno 2016, del 40 per cento, e, a decorrere dall’anno 2017, del 50 per cento
Riassumendo vi sarà quindi una riduzione graduale del diritto camerale pari al:
La Circolare è stata emanata per far chiarezza in attesa di un apposito decreto previsto prima della fine del 2014, ma che tarda ancora ad essere approvato. Il MISE sottolinea quindi l’urgenza di questa circolare soprattutto per i soggetti di nuova iscrizione o per l’attivazione di nuoive unitàcli in quanto per loro il tributo è da versare entro trenta giorni dalla presentazione della domanda di iscrizione tramite modello F24 o direttamente allo sportello camerale.
Le imprese con sede principale all’estero per ciascuna unità locale/sede secondaria dovranno versare 71,50 euro.
Nota Bene La Circolare mette in evidenza che gli importi espressi sono calcolati al centesimo di euro, ma saranno poi arrotondati all’euro in base alle disposizioni delle varie Camere di Commercio.
La Circolare del MISE si conclude con l’indicazione relativamente alle imprese iscritte al registro, diverse da quelle individuali e diverse da quelle che in via transitoria pagano in misura fissa.
Per questa tipologia di imprese è necessario che le stesse applichino al fatturato le aliquote definite dal decreto interministeriale 21 aprile 2011, diminuendo le aliquote del 35% mantenendo nel calcolo 5 cifre decimali.
Le fasce di fatturato e le nuove aliquote calcolate sono le seguenti:
Per ulteriori approfondimenti relativamente ai diritti camerali dovuti in percentuale vi rimandiamo comunque alla lettura della Circolare e alla consultazione delle CCIAA competenti territorialmente.