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Omessa dichiarazione Iva o errata detrazione: in arrivo le lettere del Fisco

L'Agenzia delle entrate sta inviando numerose lettere di compliance. Ecco come regolarizzare la propria posizione con il Fisco


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di - 12 Luglio 2022

Arrivano le lettere di compliance dell’Agenzia delle entrate per omessa dichiarazione Iva o errata detrazione. Si tratta di comunicazioni con le quali, l’Agenzia delle entrate, in base ai dati in suo possesso, tramite PEC, segnala al contribuente eventuali omissioni o infedeltà dichiarative.

Con due distinti provvedimenti adottati rispettivamente in data 5 e 7 luglio, l’Agenzia delle entrate sollecita il contribuente circa:

Grazie alla compliance o adempimento spontaneo, il contribuente può sanare la propria posizione in ravvedimento operoso.

Il ravvedimento è ammesso anche in caso di condotte fraudolente.

Omessa dichiarazione Iva: cosa sapere

Con il provvedimento dell’Agenzia delle entrate datato 5 luglio 2022, sono state fissate le modalità con cui il Fisco  mette a disposizione dei contribuenti e della Guardia di finanza, le informazioni ricavabili dalle fatture elettroniche, da cui emergono cessione di beni e prestazione di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti in Italia e dei corrispettivi giornalieri trasmessi, che segnalano:

Se il contribuente ritiene corrette le pretese del fisco, presenterà una dichiarazione Iva che sarà considerata tardiva ma comunque regolare. Si considera tale la dichiarazione presentata entro novanta giorni dalla scadenza del termine ordinario per la sua presentazione (termine ordinario 30 aprile 2022).

Le sanzioni previste rispetto alla violazione commessa , possono essere pagate in ravvedimento operoso. In poche parole, è questo il vantaggio dell’adempimento spontaneo.

Sanzione per dichiarazione IVA tardiva

La sanzione da versare per la dichiarazione Iva tardiva è pari a 250 €,  ridotta ad 1/10 (€ 25), in ravvedimento.

Il contribuente potrà ricorrere all’adempimento spontaneo anche se  la violazione è stata già stata constatata o sono iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo, di cui ha avuto formale conoscenza.

Attenzione però, l’adempimento spontaneo dunque anche il ravvedimento operoso sono esclusi se il Fisco ha già notificato:

Stessa cosa dicasi se il contribuente ha già ricevuto un avviso bonario.

Errata detrazione dell’Iva da fattura o bolletta doganale

Con il provvedimento dell’Agenzia delle entrate datato 7 luglio 2022, sono state fissate le modalità con cui il Fisco  mette a disposizione dei contribuenti e della Guardia di finanza, le informazioni circa l’errata detrazione dell’Iva nel quadro VF della dichiarazione annuale.

Le comunicazioni sono inviate a quei contribuenti per i quali, l’Iva portata in detrazione risulta superiore a quella risultante dalle fatture elettroniche di acquisto e all’Iva sulle importazioni, desunta dalle bollette doganali.

In tali casi, si configura la violazione di dichiarazione infedele.

Nella comunicazione l’Agenzia mette a disposizione del contribuente, le seguenti informazioni:

I rimedi pro contribuente

Le comunicazioni in esame, contengono anche l’invito a fornire chiarimenti e idonea documentazione, anche tramite il canale di assistenza Civis, nel caso in cui il contribuente ravvisi inesattezze nei dati delle fatture o delle bollette doganali in possesso dell’Agenzia delle entrate o intenda comunque fornire elementi in grado di giustificare la presunta anomalia.

In ogni caso, i destinatari della segnalazione possono consultare le comunicazioni ricevute anche all’interno del loro “cassetto fiscale” e dell’interfaccia web “Fatture e Corrispettivi”.

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Tags: Agenzia delle EntrateIVA