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Quadro RR modello Redditi 2023: istruzioni INPS per i lavoratori impatriati

L'INPS prende finalmente posizione sui lavoratori impatriati e fornisce le istruzioni per la compilazione del Quadro RR modello Redditi 2023.


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di - 10 Giugno 2023

Con la circolare n° 52/2023, l’INPS, come ogni anno si è soffermata sulla compilazione del quadro RR del modello Redditi; quest’anno le indicazioni operative riguardano la compilazione del modello Redditi 2023, periodo d’imposta 2022. Grazie alla compilazione del quadro RR, il contribuente, in primis, imprese, artigiani e professionisti senza cassa vanno ad individuare i contributi da versare all’INPS.

Per la prima volta si registra una precisa indicazione operativa per quanto riguarda i lavoratori impatriati per i quali finora c’era  il dubbio se il reddito abbattuto valido ai fini fiscali rilevasse anche ai fini contributivi o se gli obblighi contribuivi andassero assolti sulla base del reddito complessivo senza applicare l’agevolazione.

Detto ciò, vediamo nello specifico quali sono le indicazioni fornite dall’INPS in merito alla compilazione del quadro RR.

Come compilare il Quadro RR modello Redditi 2023

Come spiega l’INPS nella citata Circolare 52/2023 per quanto riguarda le imprese, il reddito di riferimento sul quale calcolare i contributi previdenziali, deve essere assunto al netto delle eventuali perdite dei periodi d’imposta precedenti scomputate dal reddito dell’anno oggetto di dichiarazione.

Per i soci di società a responsabilità limitata iscritti alle Gestioni artigiani/commercianti, la base imponibile, oltre a quanto eventualmente dichiarato come reddito d’impresa, è costituita dalla parte del reddito d’impresa della S.r.l. corrispondente alla quota di partecipazione agli utili ovvero alla quota del reddito attribuita al socio per le società partecipate in regime di trasparenza.

Tenendo conto che le partecipazioni a società a titolo di capitale ossia senza prestare alcuna attività lavorativa, non concorrono al reddito oggetto di contribuzione (vedi circolare n. 84 del 10 giugno 2021, Ministero del Lavoro e delle politiche sociali).

Tramite il quadro RR, artigiani e commercianti in regime forfettario confermano l’applicazione delle riduzione contributiva a loro riservata, su opzione, dalla Legge 190/2014. Legge di bilancio 2015.

Professionisti iscritti alla gestione separata

Per i liberi professionisti iscritti alla Gestione separata la base imponibile sulla quale calcolare la contribuzione dovuta, è rappresentata da tutti i redditi di lavoro autonomo dichiarati ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Compreso quello prodotto in forma associata e/o quello prodotto in “regime forfettario”.

I contributi dovuti devono essere calcolati sui redditi prodotti e indicati nei quadri seguenti:

Le indicazioni per i lavoratori impatriati

Particolare importanza riveste l’intervento dell’INPS in merito ai lavoratori impatriati.

Questo il passaggio degno di nota della circolare:

Nel caso in cui nei quadri RF e RG sia stata barrata la casella “Impatriati – art. 16 D. Lgs. 147/2015”, la base imponibile è la stessa individuata ai fini IRPEF.

Ciò sta a significare che trova piena applicazione l’armonizzazione delle basi imponibili fiscali e previdenziali come da D.Lgs 314/1997.

Più precisamente il reddito abbattuto (detassazione al 70 o al 90%) dovrà essere considerato quale base imponibile per il calcolo dei contributi dovuti all’INPS da parte dei lavoratori che beneficiano del regime fiscale riservato ai lavoratori impatriati, ex art. 16 del D.Lgs 147/2015.

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Tags: ABC FiscoINPS