La rottamazione quater delle cartelle esattoriali entra in una fase decisiva: per chi ha aderito sin da subito e ha rispettato tutte le scadenze, il prossimo appuntamento è il 31 maggio 2025, ma con il termine di tolleranza, il pagamento potrà essere effettuato fino a lunedì 9 giugno senza perdere i benefici.
Una situazione diversa riguarda invece i cosiddetti “riammessi”, ovvero chi era decaduto dai benefici ma ha ottenuto di rientrare nella definizione agevolata: per loro, il calendario prevede una nuova scadenza fissata al 31 luglio 2025.
Vediamo tutto nel dettaglio.
Chi deve pagare entro il 9 giugno 2025?
Questa scadenza riguarda chi ha aderito alla rottamazione quater entro il termine originario (2023) e ha sempre pagato puntualmente le rate precedenti.
Per questi contribuenti la rotta è già tracciata: la prossima rata, secondo il piano definito, scade ufficialmente il 31 maggio, ma grazie alla tolleranza di 5 giorni e alla coincidenza con il weekend lungo comprensivo della festività del 2 giugno, il pagamento sarà considerato valido fino a lunedì 9 giugno 2025.
Esempio pratico
Francesca, residente a Bologna, ha aderito alla rottamazione quater nel 2022 e ha pagato regolarmente tutte le rate. Ora deve versare la prossima rata. Anche se il 31 maggio cade di sabato, potrà pagarla tranquillamente fino a lunedì 9 giugno, ad esempio online tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Attenzione: chi non rispetta questa scadenza (cioè oltre il 9 giugno), perderà i benefici della rottamazione. Le somme già versate saranno considerate acconti sul debito residuo, che tornerà a essere pienamente esigibile, con sanzioni e interessi ordinari.
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Chi ha la scadenza il 31 luglio: i “riammessi”
Una situazione completamente diversa è quella dei riammessi, ovvero quei contribuenti che, pur essendo decaduti dalla rottamazione (ad esempio per mancato pagamento di una rata), hanno potuto richiedere la riammissione entro il 30 aprile 2025, grazie alla riapertura prevista dal DL Milleproroghe.
Questi soggetti:
- riceveranno entro il 30 giugno una comunicazione ufficiale da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, con il nuovo piano rateale, fino a un massimo di 10 rate;
- inizieranno a pagare di nuovo solo dal 31 luglio 2025, prima rata della nuova scadenza post-riammissione.
Esempio pratico
Marco, di Napoli, era decaduto nel 2024 per un ritardo nei pagamenti. Ha però presentato la richiesta di riammissione entro il 30 aprile 2025. Riceverà entro fine giugno una nuova comunicazione con l’importo dovuto e potrà ricominciare i versamenti a partire dal 31 luglio.
Due calendari diversi: chi deve fare cosa?
Per non fare confusione, ecco uno schema semplice da seguire:
Situazione del contribuente | Prossima scadenza di pagamento |
---|---|
Ha sempre pagato le rate | 31 maggio 2025 (termine utile: 9 giugno) |
È stato riammesso alla rottamazione | 31 luglio 2025 (dopo ricezione del nuovo piano) |
In sintesi: chi è in regola prosegue col piano originale, chi è stato riammesso segue un nuovo percorso.
Come si può pagare la rata?
Il pagamento può essere effettuato con diverse modalità:
- Online, tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (con SPID, CIE o CNS);
- Tramite home banking, se previsto dal proprio istituto;
- Presso tabaccai, ricevitorie e sportelli postali, usando il bollettino;
- Presso gli uffici territoriali ADER, previa prenotazione di un appuntamento;
- Con domiciliazione bancaria, per chi ha attivato l’addebito automatico.
In ogni caso, fa fede la data di versamento effettivo, non la semplice generazione del bollettino.
Cosa succede se non si paga in tempo?
Pagare dopo il 9 giugno (per i contribuenti in regola) o dopo il 31 luglio (per i riammessi) comporta la decadenza dalla rottamazione.
Conseguenze principali:
- il debito torna a essere pienamente esigibile;
- si perdono tutti i vantaggi della definizione agevolata (sconto su sanzioni e interessi);
- le somme già versate diventano acconti sul totale originario.
Consigli utili per non perdere la rottamazione
- Verifica il tuo stato personale: sei in regola o sei stato riammesso? La tua prossima scadenza cambia!
- Segna la data sul calendario: 9 giugno o 31 luglio, a seconda dei casi.
- Non aspettare l’ultimo giorno: problemi tecnici o code agli sportelli potrebbero causare ritardi fatali.
- Controlla la modalità di pagamento: alcuni canali richiedono tempi di accredito diversi.
- Scarica i bollettini aggiornati dal sito ADER se li hai smarriti.
Dove trovare la tua documentazione?
Una copia della Comunicazione delle somme dovute, con il riepilogo del tuo piano e i moduli per il pagamento, è sempre disponibile:
- nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (accesso con SPID, CIE o CNS),
- oppure anche senza credenziali, compilando l’apposito form online disponibile in area pubblica, allegando un documento d’identità.
E dopo la quater? In arrivo la rottamazione quinquies
Nel frattempo, si parla già di una possibile rottamazione quinquies, che potrebbe essere introdotta nei prossimi mesi per consentire a chi è rimasto escluso dalle precedenti definizioni agevolate di rientrare in gioco. Al momento non ci sono conferme ufficiali, ma il dibattito è aperto, e il governo starebbe valutando una nuova misura per favorire i contribuenti ancora in difficoltà.
Consiglio: tieni d’occhio i prossimi provvedimenti fiscali e le comunicazioni ufficiali dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Se verrà introdotta la quinquies, ci saranno nuove opportunità per regolarizzare la propria posizione.
Conclusioni
La rottamazione quater prosegue su due binari distinti, ma la regola generale è sempre la stessa: rispettare le scadenze è fondamentale per non perdere i benefici della definizione agevolata.
Se hai dubbi, consulta subito il tuo estratto conto nel portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione o rivolgiti a un CAF, al tuo consulente o all’assistenza dell’ente.
Restare informati è il primo passo per evitare brutte sorprese con il Fisco.