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Scadenza Certificazione Unica 2024 – Consegna e invio telematico

Scadenza della Certificazione unica 2024 (ex CUD) da trasmettere al Fisco e consegnare ai percipienti. I dettagli.


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di - 7 Marzo 2024

Nessuna proroga in vista per la scadenza della Certificazione Unica 2024 (ex CUD), da qualche anno infatti le scadenze CU di consegna ai percipienti e l’invio dei dati al Fisco sono state unificate alla stessa data. Tuttavia il normale termine del 16 marzo (sabato) slitta al 18 marzo e in tale data scade pertanto il termine per l’invio all’Agenzia entrate dei modelli CU 2024 periodo d’imposta 2023 ed entro la stessa data i sostituti d’imposta sono tenuti a consegnare la CU sintetica a coloro che l’anno precedente hanno percepito redditi da lavoro dipendente o assimilati nonché a talune altre categorie reddituali quali ad esempio i compensi da lavoro autonomo.

In particolare l’invio telematico dei dati è obbligatorio entro tale data per i redditi rientranti nel 730 precompilato 2024; i dati possono essere inviati fino al 31 ottobre 2024 per i redditi che non vanno ad incidere sul 730 precompilato (esempio le certificazioni uniche per i professionisti).

Certificazione Unica 2024: chi sono i soggetti obbligati alla compilazione e all’invio

I soggetti obbligati a trasmettere il modello CU entro il 18 marzo sono tutti coloro che nel 2023 hanno:

Sono altresì tenuti all’invio della CU coloro che sono titolari di posizione assicurativa INAIL, relativamente ai dati relativi al personale assicurato.

Da ultimo, l’obbligo di trasmettere la Certificazione unica si estende a tutte le Amministrazioni sostituti d’imposta, confluite nell’INPS gestione Dipendenti Pubblici oltre a:

Chi sono i percipienti che ricevono la CU

I percipienti che riceveranno la Certificazione Unica sono i percettori di redditi da lavoro dipendente e assimilati:

Altri percipienti sono invece i soggetti ai quali il sostituto d’imposta effettua una ritenuta fiscale alla fonte in sede di pagamento dei compensi, ad esempio:

Modello CU 2024, come si compone

La Certificazione unica 2023 si compone di tre sezioni principali tutte oggetto di invio telematico all’ADE:

In particolare, il frontespizio ospita i dati relativi a:

La seconda sezione del modello CU ospita il Quadro CT, in cui vengono riportate le informazioni riguardanti la ricezione in via telematica dei dati relativi ai modelli 730-4 resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate.

Infine, la terza macro-sezione ospita la Certificazione unica vera e propria in cui, come anticipato, il sostituto d’imposta attesta i dati fiscali e previdenziali relativi ai:

Quali sono le novità per la Certificazione Unica 2024 (ex CUD)

Le principali novità del modello 2023 approvato dall’Agenzia entrate riguardano:

Quali sono le scadenze

I sostituti d’imposta sono tenuti a trasmettere in via telematica all’Agenzia delle entrate la Certificazione Unica 2024 entro il 18 marzo prossimo. La scadenza non riguarda però i redditi che non avranno influenza sulla prossima dichiarazione dei redditi 730 precompilata. Parliamo in particolare dei redditi da lavoro autonomo per i quali è stata effettuata una ritenuta fiscale ovvero i redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione precompilata. In questo caso la scadenza della CU 2024 è il 31 ottobre e coincide con la scadenza del 770/2024.

La data del 18 marzo 2023 coincide anche con il termine di consegna delle certificazioni ai percipienti, siano essi lavoratori dipendenti e assimilati che lavoratori autonomi.

Questo significa che entro tale data i datori di lavoro ed in generale i sostituti d’imposta sono tenuti a:

Il flusso CU dev’essere inviato esclusivamente in via telematica direttamente dal soggetto obbligato alla trasmissione (sostituto d’imposta) ovvero da un intermediario abilitato.

Come indicato nelle istruzioni pubblicate dall’Agenzia entrate il modello si considera presentato nel giorno in cui è conclusa la ricezione dei dati da parte dell’ente stesso.

La prova della presentazione del flusso è data dalla comunicazione (telematica) attestante l’avvenuto ricevimento dei dati.

È importante precisare che non costituisce prova di avvenuto invio della CU il messaggio, immediatamente rilasciato dal sistema, di ricezione del file. Rileva solamente la ricevuta attestante l’esito dell’elaborazione effettuata sui dati pervenuti, che, in assenza di errori, conferma l’avvenuta presentazione del modello.

Come si compone il flusso telematico

Il flusso telematico da inviare all’Agenzia entrate si compone di:

In particolare, l’invio può essere effettuato anche da parte di soggetti diversi per trasmettere separatamente la parte relativa alle certificazioni da lavoro dipendente e quella di lavoro autonomo.

Quando scade la consegna ai percipienti

Sempre entro la data del 18 marzo, i sostituti d’imposta devono consegnare ai percipienti i modelli CU sintetici, in duplice copia, unitamente alle istruzioni.

Sino all’approvazione del nuovo modello, la CU 2024 può essere utilizzata anche per attestare redditi corrisposti in periodi d’imposta successivi al 2023.

Tipico è il caso del dipendente che interrompe il rapporto nel 2024 e inoltra richiesta al sostituto d’imposta per ricevere la Certificazione sui redditi del medesimo anno: in tal caso il modello dichiarativo dev’essere reso disponibile entro i dodici giorni successivi.

Differenze fra CU sintetica o ordinaria

Il modello CU 2024 è composto, come di consueto, da:

Quali sono le sanzioni previste in materia di certificazione unica

In caso di certificazione omessa, tardiva o errata è prevista una sanzione amministrativa di 100,00 euro per ciascuna CU, fino ad un massimo di 50 mila euro per sostituto d’imposta.

Limitatamente alle ipotesi di errata trasmissione la sanzione non si applica se l’invio avviene entro i cinque giorni successivi alla scadenza. Al contrario se i modelli vengono inviati entro sessanta giorni dalla scadenza, l’importo sanzionatorio è ridotto ad un terzo, con un massimo di 20 mila euro.

Leggi anche: sanzioni Certificazione Unica

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This post was last modified on 7 Marzo 2024

Categories: Fisco e Tasse
Tags: Certificazione Unica