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ITS, cosa sono e come funzionano gli Istituti Tecnici Superiori

Quali caratteristiche hanno gli ITS - Istituti Tecnici Superiori e perché sono importanti per la formazione professionale? Analisi completa


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di - 17 Ottobre 2022

Negli ultimi anni stanno prendendo piede nel mondo del lavoro gli Istituti Tecnici Superiori (in sigla ITS), nati nel 2010 come vera e propria novità nel panorama formativo italiano, in quanto espressione di una strategia fondata sulla connessione delle politiche d’istruzione, formazione e lavoro, con i processi industriali. Si tratta di un segmento di formazione terziaria non universitaria, strettamente collegata all’apprendistato, che risponde all’esigenza delle imprese di avere nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche per promuovere i processi di innovazione.

Ricordiamo infatti che fra le sue varie forme, vi è l’apprendistato di alta formazione e ricerca, pensato per i giovani dai 18 e i 29 anni compiuti, finalizzato al conseguimento di titoli di studio universitari e dell’alta formazione, compresi i dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori, per attività di ricerca nonché per il praticantato per l’accesso alle professioni ordinistiche.

Fatta questa utile premessa analizziamo in dettaglio cos’è e come funziona il sistema ITS – Istituto Tecnico Superiore.

Cosa sono gli ITS?

Gli ITS (Istituti Tecnici Superiori) si qualificano come scuole di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica post-diploma, grazie alle quali si consegue il titolo di tecnico superiore.

Sono espressione, si legge sulla pagina dedicata del Ministero dell’Istruzione (“miur.gov.it – Argomenti e Servizi – Scuola – Percorsi post diploma”) di una strategia “fondata sulla connessione delle politiche d’istruzione, formazione e lavoro con le politiche industriali”.

Ad oggi, in Italia, si contano 124 Istituti Tecnici Superiori, mentre sei sono le aree tecnologiche interessate:

La forma giuridica utilizzata per gli ITS è la “Fondazione di partecipazione”, un esempio particolare di ente privato, utilizzato dalla Pubblica amministrazione per svolgere attività di pubblica utilità con il concorso di soggetti privati. I corsi ITS, non a caso, sono realizzati in collaborazione con imprese, università, centri di ricerca ed enti locali.

A cosa servono gli Istituti Tecnici Superiori

Grazie alle sei aree tecnologiche e strategiche per lo sviluppo economico e la competitività del Paese, su cui si fonda la formazione negli ITS, si vuole sostenere il tessuto produttivo italiano, in particolare in termini di fabbisogno di innovazione e trasferimento tecnologico delle piccole e medie imprese.

Realizzati secondo il modello organizzativo della Fondazione di partecipazione, in collaborazione con imprese, università, centri di ricerca scientifica e tecnologica, enti locali e sistema scolastico e formativo, gli ITS formano tecnici superiori in aree strategiche per lo sviluppo e la competitività del sistema Italia, preparando i quadri intermedi specializzati, che nelle aziende possono altresì aiutare, governare e sfruttare le potenzialità di Industria 4.0.

Istituti Tecnici Superiori: come accedere ai corsi

L’accesso ai corsi ITS avviene per selezione, riservata a coloro che sono in possessi di:

Una buona conoscenza dell’informatica e della lingua inglese “costituisce requisito preferenziale per l’ammissione ai percorsi” (sito Miur).

In ogni caso è garantita la possibilità di frequentare moduli di preparazione specifica, finalizzati a riallineare le competenze mancanti.

Quando durano i corsi e come sono organizzati

Per quanto riguarda la durata, i corsi organizzati da un Istituto Tecnico Superiore interessano di norma quattro semestri (ma possono arrivare anche fino a sei) per un totale di 1.800 / 2.000 ore.

Il 30% della durata dei corsi (fino ad 800 ore) è svolto in azienda, grazie a progetti ed attività su misura per lo studente.

Oltre allo stage, l’esperienza lavorativa in azienda può essere svolta in regime di apprendistatogarantendo una maggiore integrazione tra formazione e lavoro, per ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di figure e competenze professionali” (sito Miur).

Organizzazione didattica

I corsi sono tenuti per almeno il 50% da docenti professionisti del settore, messi a disposizione dalle aziende che collaborano con l’ITS.

L’organizzazione didattica è strutturata per competenze anziché per materie. La competenza (si legge sul sito ufficiale “sistemaits.it – chi siamo” è la “capacità di mettere a frutto quello che si sa per realizzare qualcosa”.

Gli approcci didattici più utilizzati negli Istituti sono “learning-by-doing, problem solving, design thinking” (sito ufficiale).

Industria 4.0

La metà dei percorsi, stando a quanto si legge sul portale “sistemaits.it” utilizza le tecnologie che caratterizzano “Industria 4.0”.

I docenti, dal canto loro, utilizzando metodologie specifiche per imparare a lavorare “con le tecnologie 4.0 che, grazie alla collaborazione delle imprese, permettono di realizzare progetti e prodotti innovativi” (sito ufficiale).

Quali sono i percorsi formativi

Vediamo ora quali sono i percorsi formativi organizzati dagli Istituti Tecnici Superiori.

It’s green

Il percorso dedicato all’efficienza energetica si pone l’obiettivo di formare le seguenti figure professionali:

It’s motion

Grazie all’area tecnologica dedicata alla mobilità sostenibile si ha la possibilità di diventare:

It’s tech

Le figure professionali che si formano nell’area dedicata alle nuove tecnologie della vita sono:

It’s Italy

L’area dedicata al Made in Italy si preoccupa di formare le seguenti figurare – Tecnico superiore:

It’s culture

Gli ambiti professionali del percorso dedicato alle tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – turismo sono – Tecnico superiore:

It’IT

L’area delle tecnologie per l’informazione e la comunicazione è dedicata alle seguenti figure professionali – Tecnico superiore:

Come funziona la Verifica finale negli ITS

I corsi sopra descritti a cura degli ITS si concludono con le verifiche finali, condotte da un’apposita commissione composta da rappresentanti della scuola, dell’università, della formazione professionale ed esperti del mondo del lavoro.

Al completamento del percorso si consegue il Diploma di Tecnico Superiore, rilasciato dal Ministero dell’Istruzione e riconosciuto dallo Stato italiano.

Le competenze acquisite con l’ITS – Istituto Tecnico Superiore corrispondono al Quadro europeo delle qualifiche – EQF:

Per favorire poi la circolazione in “ambito nazionale ed europeo, il titolo è corredato dall’EUROPASS diploma supplement” (sito Miur), riconosciuto a livello internazionale, il quale fornisce una descrizione delle conoscenze e delle competenze acquisite.

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This post was last modified on 18 Ottobre 2023

Categories: Lavoro, concorsi e carriera
Tags: Apprendistato