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di Daniele Bonaddio - 10 Febbraio 2020
L’INPS ha reso noto gli importi aggiornati al 2020 dei contributi per colf e badanti, ovvero gli importi dovuti all’INPS per chi ha alle proprie dipendenze un lavoratore domestico. Rispetto allo scorso anno, tali importi hanno tenuto conto dell’indice di variazione dei prezzi al consumo stimato dall’Istat per famiglie di operai ed impiegati (FOI), risultato nella misura dello 0,5% per il biennio 2018-2019.
Si conferma, inoltre, la minore aliquota contributiva dovuta per l’Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) dai datori di lavoro soggetti al contributo CUAF che, ovviamente, incide sull’aliquota complessiva. Invariato anche il contributo addizionale dell’1,4% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali per chi ha un rapporto di lavoro a tempo determinato.
Tutte le indicazioni sono state fornite dall’INPS con la Circolare n. 17 del 6 febbraio 2020.
Per comprendere quanto bisogna versare di contributi INPS, occorre innanzitutto capire che la retribuzione da considerare ai fini del versamento dei contributi del personale domestico prevede quattro determinate fasce di salario orario convenzionale, cui corrispondono altrettante fasce di retribuzioni effettive.
Leggi anche: Lavoro domestico: retribuzioni minime colf e badanti per il 2020
In particolare:
Per l’anno 2020, i valori contributivi sono stati così determinati (senza contributo addizionale):
Si ricorda, al riguardo, che per i lavoratori domestici con contratto a termine bisogna applicare il contributo addizionale, ossia l’1,4% in più, che incide sul costo contributivo.
Come anticipato, i contributi si pagano per trimestri solari. Si inizia con il mese di aprile, che corrisponde al primo trimestre “gennaio-febbraio-marzo” e si termina a gennaio dell’anno successivo, che riguarda il trimestre “ottobre-novembre-dicembre”. In altre parole, i contributi si pagano:
I contributi possono essere pagati scegliendo una delle seguenti modalità:
Si ricorda che, qualunque sia la modalità scelta, utilizzando il codice fiscale del datore di lavoro ed il codice rapporto di lavoro, è proposto l’importo complessivo per il trimestre in scadenza, calcolato in base ai dati comunicati all’assunzione o successivamente variati con l’apposita comunicazione.
I dati esposti (ore lavorate, retribuzione, settimane) e il conseguente importo, calcolato automaticamente, possono sempre essere modificati:
Alleghiamo infine il testo della circolare INPS per la sua completa lettura e analisi.