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di Daniele Bonaddio - 9 Ottobre 2020
In scadenza il 12 ottobre il pagamento dei contributi colf e badanti. Si tratta del terzo appuntamento del 2020 per il versamento contributivo dei lavoratori domestici, infatti, i datori di lavoro sono chiamati a pagare i contributi INPS, entro il 12 ottobre 2020 (il 10 ottobre cade di sabato), relativi al terzo trimestre “luglio-agosto-settembre”.
Si ricorda, al riguardo, che a causa dell’emergenza Covid-19, gli adempimenti – tra fisco e contribuzione – hanno subito forti stravolgimenti. Per i contributi pensionistici ai collaboratori domestici non è stato diverso, visto che le due scadenze dei versamenti relativi ai primi due trimestri (“gennaio-marzo” e “aprile-giugno”) si sono trovate appaiate di soli 30 giorni, mentre adesso la cadenza ha ripreso a girare secondo i suoi ritmi abitudinari.
Ecco come, quando e quanto si devono pagare i contributi dei lavoratori domestici.
Il costo dei contributi INPS cambia in base ad alcune variabili del contratto. Gli elementi da tenere in considerazione sono:
In particolare:
Per l’anno 2020, i valori contributivi sono stati così determinati (senza contributo addizionale):
Si ricorda, al riguardo, che per i lavoratori domestici con contratto a termine bisogna applicare il contributo addizionale, ossia l’1,4% in più, che incide sul costo contributivo.
Leggi anche: INPS, contributi colf e badanti per il 2020
Come anticipato, i contributi si pagano per trimestri solari. Si inizia con il mese di aprile, che corrisponde al primo trimestre “gennaio-febbraio-marzo” e si termina a gennaio dell’anno successivo, che riguarda il trimestre “ottobre-novembre-dicembre”. In altre parole, i contributi si pagano:
I contributi di colf e badanti possono essere pagati scegliendo una delle seguenti modalità:
Si ricorda che, qualunque sia la modalità scelta, utilizzando il codice fiscale del datore di lavoro ed il codice rapporto di lavoro, è proposto l’importo complessivo per il trimestre in scadenza, calcolato in base ai dati comunicati all’assunzione o successivamente variati con l’apposita comunicazione. I dati esposti (ore lavorate, retribuzione, settimane) e il conseguente importo, calcolato automaticamente, possono sempre essere modificati: