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Contributi INPS artigiani e commercianti 2020: aliquote, massimali e minimali

Forniti, per l’anno 2020, aliquote, minimali e massimali per i contributi INPS a carico di artigiani e commercianti.


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di - 19 Febbraio 2020

Salgono, seppur di poco, i contributi INPS a carico di artigiani e commercianti per il 2020; infatti, nonostante le aliquote contributive sono rimaste invariate rispetto allo scorso anno (24% artigiani e 24,09% commercianti), i contributi previdenziali aumentano di qualche euro. Perché? La risposta è rinvenibile nel reddito minimo imponibile, che quest’anno è aumentato a 15.953 euro (lo scorso anno era di 15.878 euro). Si tratta di un importo rivalutato anno per anno per effetto della variazione percentuale verificatasi nell’indice dei prezzi al consumo, per le famiglie di operai e impiegati (FOI), pari allo 0,5% tra il periodo “gennaio 2018-dicembre 2018” ed il periodo “gennaio 2019-dicembre 2019”.

Ma andiamo in ordine e vediamo nel dettaglio a quanto ammontano i contributi, quando pagarli e come fare. I dettagli sono stati fornito dall’INPS stesso con la Circolare n. 28 del 17 febbraio 2020.

Contributi INPS Artigiani e commercianti: aliquote 2020

Come accennato in premessa, le aliquote per quest’anno sono rimaste invariate per gli artigiani e commercianti, in quanto hanno raggiunto il limite massimo prefissato dalla legge. Tuttavia, per i titolari e collaboratori di età inferiore ai 21 anni l’aliquota contributiva continuerà ad incrementarsi annualmente di una misura pari allo 0,45 punti percentuali, sino al raggiungimento della soglia del 24%.

Quindi:

Continuano ad applicarsi, anche per l’anno 2020, le disposizioni riguardanti la riduzione del 50% dei contributi dovuti dagli artigiani e dagli esercenti attività commerciali con più di 65 anni di età, già pensionati presso le gestioni dell’Istituto.

Contributi fissi Artigiani e commercianti 2020

Alla luce delle predette aliquote contributive, per l’anno 2020, si applicano i seguenti costi contributivi fissi:

Minimali contributi INPS Artigiani e commercianti 2020

I costi contributivi appena elencati riguardano la parte fissa. Quindi, indipendentemente dal reddito conseguito, occorre versare le predette somme. Tuttavia, se il lavoratore autonomo consegue un reddito superiore a 47.379 euro, occorre versare l’1% in più di contributi.

Dunque, nel caso dell’artigiano l’aliquota aumenta al 25% e nel caso del commerciante l’aliquota si incrementa al 25,09%.

Massimali contributi INPS artigiani e commercianti 2020

Così come per il minimale imponibile, esiste anche un massimale, ossia un reddito oltre il quale non bisogna versare alcunché all’INPS. Tale soglia si differenzia in base alla data di iscrizione del lavoratore alla gestione artigiani e commercianti.

Nello specifico:

Scadenze pagamenti contributi artigiani e commercianti

Gli artigiani e commercianti pagano i contributi fissi sul minimale imponibile per trimestri, che coincidono con le seguenti scadenze:

Laddove il reddito conseguito è superiore a 15.953 euro, i termini di pagamento coincidono con quelli dell’IRPEF, con il meccanismo di saldo e acconto.

Si ricorda, infine, che l’INPS non invia più le comunicazioni contenenti i dati e gli importi utili per il pagamento della contribuzione dovuta. Tali informazioni possono essere facilmente prelevate, a cura del contribuente o di un suo delegato, tramite l’opzione, contenuta nel “Cassetto previdenziale per artigiani e commercianti”, “Dati del mod. F24”. Attraverso tale opzione è possibile, inoltre, visualizzare e stampare in formato PDF il modello da utilizzare per effettuare il pagamento.

Circolare INPS numero 28 del 17-02-2020

Infine alleghiamo la circolare INPS in oggetto per la sua completa lettura.

  Circolare INPS numero 28 del 17-02-2020 (108,7 KiB, 3.050 hits)

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Tags: Contributi previdenzialiINPSlavoro autonomo