Tra gli obblighi fondamentali legati all’instaurazione di un rapporto di lavoro domestico, ci sono quelli legati al versamento dei contributi INPS da parte del datore di lavoro privato e, proprio per questo, l’istituto di previdenza ha pubblicato la circolare numero 23, che fa il punto sull’importo dei contributi dovuti per il 2024, in riferimento ai lavoratori domestici.
Le tabelle aggiornate al 2024 recepiscono l’incremento Istat definitivo del 5,4% che si è registrato tra il periodo gennaio 2022 – dicembre 2022 e gennaio 2023 – dicembre 2023, ovvero la variazione percentuale avutasi nell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.
Ecco perché, come ogni anno, sono state fissate le nuove fasce di retribuzione, su cui quantificare i contributi dovuti per l’anno in corso, nell’ambito dei rapporto di lavoro domestici. I dettagli.
Contributi INPS colf e badanti 2024: pronta la circolare Inps n. 23 del 29 gennaio
Salgono i contributi previdenziali ed assistenziali per i collaboratori domestici nel 2024. Lo chiarisce l’Inps con la circolare citata, grazie alla quale sono aggiornate come al solito le somme dovute per la copertura degli oneri contributivi dal primo gennaio al 31 dicembre 2024, per i datori di lavoro che impiegano – a tempo determinato o indeterminato – colf o badanti.
La circolare Inps, procedendo per punti distinti, fa luce sull’importo dei contributi previdenziali colf e badanti (decorrenza dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024), affronta il tema della suddivisione dei coefficienti di ripartizione tra gestioni, applicati dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, e chiarisce qual è l’importo dei versamenti – in caso di esonero del contributo a carico dei lavoratori che proseguono l’attività lavorativa e hanno maturato i requisiti minimi per la pensione anticipata flessibile (Quota 103) per i periodi di competenza 2024.
Il documento tiene conto della retribuzione oraria per fornire il dato dell’importo del contributo orario, con o senza contribuzione addizionale. Nelle tabelle fornite dalla circolare in oggetto, si distingue ovviamente la parte dei contributi dovuta dal collaboratore domestico e quella dovuta dal datore di lavoro, ovvero la famiglia che assume la colf o la badante.
Contribuzione addizionale per i contratti a termine
Dette tabelle sono essenziali per capire quanti contributi debbono essere versati da parte dei datori di lavor0 privati, con la precisazione per cui – in riferimento ai rapporti di lavoro a tempo determinato – continua ad applicarsi il contributo addizionale a carico del datore di lavoro, previsto dall’art. 2, comma 28, della legge 28 giugno 2012, n. 92, corrispondente all’1,40% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali (retribuzione convenzionale). Ma attenzione perché detta contribuzione non vale per i lavoratori con contratto a termine, utilizzati in sostituzione di lavoratori assenti.
Contributi IVS
Ricordiamo altresì che il contributo previdenziale in oggetto garantisce copertura assicurativa per la pensione, la maternità, la disoccupazione, gli assegni al nucleo familiare, ma anche per l’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali.
Questa tipologia di contributi, com’è noto, sono individuati in modo differente rispetto alla generalità dei lavoratori subordinati.
Soglia minima di 24 ore settimanali
Oltre al fatto per cui, rispetto alla generalità dei lavoratori dipendenti, le aliquote di contribuzione sono inferiori, vi è la differenza per cui i contributi colf e badanti sono determinati in misura convenzionale, a seconda che il collaboratore familiare svolga la propria attività lavorativa con orario al di sotto o al di sopra delle 24 ore settimanali.
Se non oltrepassa le 24 ore, il contributo orario è determinato sulla scorta di tre distinte fasce di retribuzione. Se l’orario, invece, è di almeno 25 ore settimanali, il contributo non dipenderà dalla retribuzione versata e sarà identico per tutte le ore lavorate.
Importi dei contributi previdenziali colf e badanti 2024
Vediamo ora i valori di riferimento per i contributi colf e badanti 2024, distinguendo gli importi con e senza contribuzione addizionale.
Importi contributi colf e badanti senza addizionale
RETRIBUZIONE ORARIA | IMPORTO CONTRIBUTO ORARIO | ||
Effettiva | Convenzionale | Comprensivo quota CUAF | Senza quota CUAF |
fino a € 9,40
oltre € 9,40 e fino a € 11,45 oltre € 11,45 |
€ 8,33
€ 9,40 € 11,45 |
€ 1,66 (0,42)
€ 1,88 (0,47) € 2,29 (0,57) |
€ 1,67 (0,42)
€ 1,89 (0,47) € 2,30 (0,57) |
Orario di lavoro superiore a 24 ore settimanali | € 6,06 | € 1,21 (0,30) | € 1,22 (0,30) |
Inps specifica altresì che la cifra tra parentesi è la quota a carico del lavoratore e che il contributo CUAF (Cassa Unica Assegni Familiari) non è dovuto esclusivamente in ipotesi di rapporto fra coniugi (ammesso solo se il datore di lavoro coniuge è titolare di indennità di accompagnamento) e tra parenti o affini entro il terzo grado conviventi, se riconosciuto ai sensi di legge (art. 1 del D.P.R. 31 dicembre 1971, n. 1403).
Importi contributi colf e badanti con addizionale
RETRIBUZIONE ORARIA | IMPORTO CONTRIBUTO ORARIO | ||
Effettiva | Convenzionale | Comprensivo quota CUAF | Senza quota CUAF |
fino a € 9,40
oltre € 9,40 e fino a € 11,45 oltre € 11,45 |
€ 8,33
€ 9,40 € 11,45 |
€ 1,78 (0,42)
€ 2,01 (0,47) € 2,45 (0,57) |
€ 1,79 (0,42)
€ 2,02 (0,47) € 2,46 (0,57) |
Orario di lavoro superiore a 24 ore settimanali | € 6,06 | € 1,29 (0,30) | € 1,30 (0,30) |
Anche in riferimento ai contributi con addizionale Inps specifica che il contributo CUAF (Cassa Unica Assegni Familiari) non è dovuto solo nel caso di rapporto fra coniugi (ammesso soltanto se il datore di lavoro coniuge è titolare di indennità di accompagnamento) e tra parenti o affini entro il terzo grado conviventi, se riconosciuto ai sensi di legge (art. 1 del D.P.R. n. 1403/1971). Mentre la cifra tra parentesi è la quota di contributi previdenziali a carico di colf o badante.
Lavoro domestico e bonus Maroni: chiarimenti Inps
Nella circolare n. 23 del 29 gennaio l’istituto di previdenza rimarca che anche ai lavoratori domestici si applica la novità di cui alla legge 29 dicembre 2022, n. 197. Ci riferiamo alla possibilità secondo cui, ai lavoratori subordinati che abbiano conseguito i requisiti minimi per l’accesso al trattamento di pensione anticipata flessibile denominato ‘Quota 103’, spetta la facoltà di rinunciare all’accredito contributivo IVS a proprio carico, per avere uno stipendio più sostanzioso.
Inps specifica altresì che, in conseguenza dell’esercizio della citata facoltà, decade ogni obbligo di versamento contributivo da parte del datore di lavoro in riferimento alla quota a carico del lavoratore domestico. Ciò a partire dalla prima scadenza utile per il pensionamento prevista dalla normativa attuale e successiva alla data dell’esercizio della suddetta facoltà. Con la stessa decorrenza, la somma pari alla quota di contribuzione a carico del lavoratore, che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare all’ente previdenziale, è appunto erogata per intero al lavoratore.
Per ulteriori dettagli, l’Inps rinvia a quanto previsto nella circolare n. 82 del 22 settembre scorso, avente ad oggetto il summenzionato incentivo al posticipo del pensionamento con le annesse istruzioni operative e contabili. Per ulteriori dettagli sui contributi colf e badanti aggiornati al 2024, si rimanda invece al testo completo della circolare Inps n. 23 del 29 gennaio scorso.
Quando si effettuano i pagamenti dei contributi
Come anticipato, i contributi si pagano per trimestri solari. Si inizia con il mese di aprile, che corrisponde al primo trimestre “gennaio-febbraio-marzo” e si termina a gennaio dell’anno successivo, che riguarda il trimestre “ottobre-novembre-dicembre”. In altre parole, i contributi si pagano:
- il mese successivo al trimestre di riferimento;
- entro la prima decade del mese di riferimento.
Scadenze contributi lavoratori domestici 2024
Le scadenze dei pagamenti dei contributi lavoratori domestici sono:
- dal 1° al 10 aprile per il primo trimestre;
- dal 1° al 10 luglio per il secondo trimestre;
- 1° – 10 ottobre per il terzo trimestre;
- 1° – 10 gennaio dell’anno successivo per il quarto trimestre.
Come pagare i contributi lavoratori domestici
I contributi possono essere pagati scegliendo una delle seguenti modalità:
- bollettino MAV precompilato inviato dall’Inps;
- circuito “Reti Amiche”;
- online, utilizzando la modalità “Pagamento immediato pagoPA” con carta di credito o debito, con
- prepagata oppure con addebito in conto;
- Contact Center, telefonando al numero gratuito 803.164.
Si ricorda che, qualunque sia la modalità scelta, utilizzando il codice fiscale del datore di lavoro ed il codice rapporto di lavoro, è proposto l’importo complessivo per il trimestre in scadenza, calcolato in base ai dati comunicati all’assunzione o successivamente variati con l’apposita comunicazione. I dati esposti (ore lavorate, retribuzione, settimane) e il conseguente importo, calcolato automaticamente, possono sempre essere modificati:
- dichiarando i dati da sostituire all’operatore, se il pagamento avviene tramite Reti Amiche o Contact Center;
- utilizzando la procedura a disposizione sul sito Internet per pagamenti online o per generare un nuovo MAV stampabile.
Contributi colf e badanti 2024
Alleghiamo il testo della circolare INPS n. 23 del 29 gennaio 2024 con tutti i dettagli degli importi di contributi colf e badanti 2024.
Circolare numero 23 del 29-01-2024 (102,6 KiB, 3.868 hits)
Contributi colf e badanti 2023
Alleghiamo il testo della circolare INPS n. 13 del 2 febbraio 2023 con tutti i dettagli degli importi di contributi colf e badanti 2023.
INPS, Circolare n. 13 del 2 febbraio 2023 (198,3 KiB, 2.480 hits)
Contributi colf e badanti 2022
Alleghiamo per completezza di informazione anche il testo della circolare INPS 17/2022 con tutti i dettagli degli importi di contributi colf e badanti 2022.
Circolare INPS numero 17 del 01-02-2022 (97,1 KiB, 2.571 hits)