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di Andrea Amantea - 17 Luglio 2020
Il decreto Rilancio è legge; in data 16 luglio il Senato ha infatti votato l’approvazione definitiva della conversione in Legge con modifiche del Dl 34/2020.
Diverse le novità rispetto al Decreto-Legge che, tra le altre, hanno riguardato il bonus affitti, le detrazioni eco e sisma bonus al 110% nonché le agevolazioni per gli investimenti in start-up.
Ecco in chiaro le novità introdotte in fase di conversione in legge in attesa della pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale.
Come anticipato in premessa sono diverse le novità approvate durante l’iter di conversione in Legge del Decreto Rilancio Dl 34/2020: ecco le principali.
Il bonus locazioni consiste in un credito d’imposta del 60% sui canoni di locazione di immobili non abitativi versati nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020. E’ riconosciuto agli esercenti attività d’impresa, arte o professione. Difatti è necessario che tali soggetti abbiano subito:
Su tale ultimo punto, la verifica della diminuzione del fatturato va effettuata raffrontando i singoli mesi ossia marzo 2020 con marzo 2019, aprile 2020 con aprile 2019 e così via. Il bonus potrà spettare soltanto in riferimento al mese rispetto al quale è stato verificata la perdita di fatturato.
Tra le novità inserite in fase di conversione in legge si segnala:
Tale abrogazione riguarda i soggetti con sede operativa in comuni colpiti da eventi calamitosi in essere prima della dichiarata emergenza da covid-19.
Per le strutture alberghiere e agrituristiche e ora anche per le agenzie di viaggio e turismo e i tour operator, il credito d’imposta spetta indipendentemente dal volume di affari registrato nel periodo d’imposta precedente.
Ci sono novità anche in riferimento alle detrazioni fiscali al 110%. Difatti, il riferimento è all’eco bonus e al sisma bonus.
In particolare, le detrazioni maggiorate sono ora riconosciute non solo per le abitazioni principali ma anche per le seconde case e villette a schiera. Le detrazioni al 110% non si applicano alle unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali A 1, A8 e A9 (abitazioni di tipo signorile, ville e castelli ovvero palazzi di eminenti pregi artistici o storici).
Ampliata anche la platea dei soggetti beneficiari. In particolare, oltre a:
possono accedere alle detrazioni in parola anche gli enti del terzo settore. Anche le associazioni e dalle società sportive dilettantistiche per determinate tipologie di intervento.
Per le persone fisiche le agevolazioni per la riqualificazione energetica degli edifici si applicano per gli interventi realizzati su un numero massimo di due unità immobiliari.
I limiti di spesa vengono rivisti in funzione dell’intervento effettuato e della tipologia dell’immobile oggetto di lavori (edifici plurifamiliari,unifamiliari ecc). Dunque, viene meno il limite di spesa fisso di 60.000 €.
Per gli investimenti in start-up e PMI innovative accanto alla detrazione ordinaria del 30% su un importo max di 1.000.000 è prevista una aliquota rafforzata. In particolare la detrazione passa al 50%:
Gli investimenti devono essere mantenuti per almeno 3 anni. Pena la revoca dell’agevolazione. Ciò comporta, l’obbligo di restituzione l’importo detratto, unitamente agli interessi legali.
E’ disposta l’erogazione di contributi a fondo perduto entro il limite di spesa complessivo di 5 milioni di euro per l’anno 2020 in favore delle imprese dei settori ricreativi e dell’intrattenimento, nonché dell’organizzazione di feste e cerimonie.
La disciplina attuativa è demandata ad apposito decreto del Ministero delle sviluppo economico (MI.SE.).
Sempre nell’ambito dei contributi a fondo perduto, è disposto un ulteriore stanziamento di 5 milioni per:
Anche in questo caso, sarà il MI.SE. a fissare le disposizioni attuative.
Viene istituito un fondo con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2021, volto a compensare parzialmente i costi sostenuti dagli esercenti per i pagamenti elettronici. Il riferimento è alle commissioni pagate
In seguito saranno definiti le modalità di utilizzo del fondo. Tenendo conto del volume di affari degli esercenti rapportato al volume di affari generato dai pagamenti con carte di credito o di debito. Considerando la predetta dotazione di spesa di 10 milioni di euro.
Vengono introdotti nuovi contributi per l’acquisto degli autoveicoli, elettrici ibridi, nonché di autoveicoli con qualsiasi alimentazione, con emissioni superiori a 60 g/Km di Co2. Purché di classe almeno Euro 6, sia con che senza rottamazione. A condizione che in venditore pratichi un analogo sconto. Difatti, tali incentivi sono cumulabili, a talune condizioni, all’ ecobonus per l’acquisto di veicoli ibridi ed elettrici.
Inoltre, sono previsti incentivi fiscali per il trasferimento di proprietà di veicoli usati di classe almeno Euro 6, con rottamazione di veicoli usati più inquinanti, fino ad Euro 3.
Gli incentivi per l’acquisto di motoveicoli elettrici o ibridi, vengono ora applicati anche in mancanza di rottamazione di un veicolo inquinante.
E’ confermata l’operativa dell’incentivo al 30% su un max di spesa fino a 3.000 €. E’ interessato chi acquista nel 2020, anche in locazione finanziaria un veicolo elettrico o ibrido nuovo di fabbrica, delle categorie, L1e L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7e. Il bonus opera al 40% su un max di spesa pari a 4.000 € se viene rottamato un qualsiasi veicolo di categoria euro 0, 1, 2 o 3.
Come da dossier ufficiale del D.L. rilancio, vengono incrementate di 30 milioni di euro per l’anno 2020 le risorse destinate:
Le somme aggiuntive così stanziate sono destinate alle imprese diverse dalle piccole e medie imprese e agli operatori del settore fieristico, per il ristoro dei danni prodotti dall’annullamento o dalla mancata partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali in Italia.