Al via le domande di assegno di natalità 2020 (meglio conosciuto come bonus bebè). Con il Messaggio n. 1099 dell’11 marzo 2020, l’INPS ha recepito le novità legislative apportate dalla Legge di Bilancio 2020 in merito all’estensione del beneficio a prescindere dal requisito ISEE.
In particolare, la norma ha prorogato l’agevolazione economica per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020, fino al compimento del primo anno di età o del primo anno di ingresso in famiglia a seguito dell’adozione del bambino.
La prestazione, fa sapere l’Istituto Previdenziale, è stata estesa con criterio “universalistico”, ovvero ora spetta a tutti e la misura è ricalcolata in base a nuove soglie di ISEE. Inoltre, analogamente a quanto previsto per gli eventi avvenuti nel 2019, anche per i nati, adottati o in affidamento preadottivo nel corso del 2020 è stata riconosciuta una maggiorazione del 20% dell’importo dell’assegno in caso di figlio successivo al primo.
Assegno di natalità 2020: quanto spetta e soglie ISEE
Considerata la vigenza di più leggi succedutesi nel tempo in materia di assegno di natalità, sussistono più opzioni di scelta iniziale della domanda:
- per i nati, gli adottati e i figli in affidamento preadottivo nel 2019 (e anche nel 2018 sia pure per il periodo residuo) si dovrà selezionare l’apposito campo e sarà possibile fare domanda. Unico vincolo è che al momento della presentazione, l’utente deve essere in possesso di un ISEE minorenni in corso di validità non superiore a 25.000 euro;
- per i nati/adottati/in affidamento preadottivo nel 2020 è possibile presentare la domanda anche in assenza di un ISEE minorenni in corso di validità.
Nel caso in cui il richiedente presenti domanda di assegno in assenza di ISEE valido e non sia quindi possibile individuare la fascia ISEE di riferimento, la prestazione si eroga nella misura minima di 80 euro al mese o di 96 euro al mese in caso di figlio successivo al primo.
In questi casi, l’INPS invierà un’apposita comunicazione al richiedente nella quale chiarisce che il riconoscimento dell’importo minimo dell’assegno è legato appunto alla mancanza di un ISEE valido.
Il possesso degli ulteriori requisiti (relazione di genitorialità, convivenza con il minore, ecc.) deve essere autodichiarato nella domanda di prestazione.
Leggi anche: Bonus bebè 2020 Inps: importo, requisiti e come fare domanda
Bonus bebe’ 2020, come fare domanda
Il pagamento del bonus bebe’ è di competenza dell’INPS, il quale lo eroga mensilmente per un massimo di 12 rate. Quanto alla domanda, essa deve essere inoltrata dai soggetti aventi diritto esclusivamente in via telematica. La domanda può essere inoltrata di norma, una sola volta per ciascun figlio nato, adottato o in affidamento preadottivo.
Nell’ipotesi di nascite gemellari o adozioni plurime, sarà necessario presentare un’autonoma domanda per ogni figlio nato o adottato.
In merito all’iter procedurale da seguire, il documento di prassi prevede la presentazione telematica della domanda sul sito INPS.
Nello specifico, occorre:
- digitare nel motore di ricerca “Assegno di natalità”;
- selezionare tra i risultati la scheda prestazione “Assegno di natalità (Bonus Bebè)”;
- cliccare all’interno della scheda sul pulsante “Accedi al servizio”.
Per accedere al servizio, ricorda l’INPS, è necessario essere in possesso di almeno uno dei seguenti strumenti di accesso:
- PIN INPS dispositivo;
- SPID di livello 2 o superiore;
- Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
- Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Gli interessati possono fare domanda anche tramite:
- Numero verde INPS (Contact center multicanale) 803164 da fisso oppure 06 164 164 da mobile;
- Patronati, attraverso i servizi offerti dagli stessi.
Assegno di natalità, chi paga
L’assegno di natalità viene pagato mensilmente direttamente dall’INPS al genitore che lo richiede.
Il pagamento arriva tramite:
- bonifico domiciliato, ovvero tramite Poste Italiane;
- accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN intestati al richiedente. In questo caso alla domanda si dovrò allegare altresì il modello SR/163 e una copia di un documento di identità in corso di validità.
Nel caso in cui è il legale rappresentante in nome e per conto del genitore minorenne o incapace di agire a presentare domanda, il mezzo di pagamento prescelto deve essere comunque intestato al genitore.
Il pagamento dell’assegno arriva dal mese successivo a quello di presentazione della domanda e comprende, solo la prima volta, anche le mensilità arretrate maturate fino a quel momento.
Messaggio INPS numero 1099 del 11-03-2020
Alleghiamo infine il testo del messaggio INPS in oggetto.
Messaggio INPS numero 1099 del 11-03-2020 (84,8 KiB, 1.828 hits)
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