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di Antonio Maroscia - 7 Settembre 2015
Lo scorso 4 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via definitiva, gli ultimi quattro decreti attuativi del Jobs Act.
L’approvazione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, arriva dopo che gli schemi di decreto erano stati approvati in via preliminare dal Governo e poi portati in lettura, così come prevede l’iter, presso le commissioni lavoro di Camera e Senato.
Questi ultimi decreti, sempre in attuazione del Jobs Act ovvero della legge 10 dicembre 2014, n. 183 sono:
Per la loro entrata in vigore non rimane quindi che il testo definitivo dei Decreti attuativi sia pubblicato in Gazzetta Ufficiale, presumibilmente nei prossimi giorni.
Il decreto legislativo prevede, al fine di razionalizzare e semplificare l’attività ispettiva, l’istituzione dell’Ispettorato nazionale del lavoro.
Viene istituita una Rete Nazionale dei servizi per le politiche del lavoro, coordinata dalla nuova Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (in acronimo ANPAL), e formata dalle strutture regionali per le Politiche attive del Lavoro, dall’INPS, dall’INAIL, dalle Agenzie per il lavoro e dagli altri soggetti autorizzati all’attività di intermediazione, dagli enti di formazione, da Italia Lavoro, dall’ISFOL nonché dal sistema delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, dalle università e dagli altri istituti di scuola secondaria di secondo grado.
Le disposizioni contenute nel decreto possono essere suddivise in tre gruppi fondamentali. Il primo concerne la semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese; il secondo i rapporti di lavoro; il terzo le pari opportunità.
Le disposizioni contenute nel decreto sono improntate a tre obiettivi: