Nella complicata giungla delle normative previdenziali e assistenziali, è importante essere informati sui cambiamenti che possono influenzare le prestazioni INPS. Con la Circolare Numero 89 del 7 novembre 2023 l’INPS fornisce chiarimenti sulla compatibilità delle indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL con le prestazioni agricole di lavoro subordinato occasionale a tempo determinato (LOAgri).
In questo articolo, esamineremo dettagliatamente questa circolare, spiegando chiaramente cosa significa per coloro che ne beneficiano.
Premessa e Quadro Normativo
Per comprendere appieno la circolare, è importante iniziare con una panoramica sul contesto in cui è stata emanata. La Circolare INPS n. 89/2023 si basa sulla legge di Bilancio 2023, specificamente l’articolo 1, comma 343.
La norma in oggetto introduce il lavoro occasionale a tempo determinato in agricoltura (LOAgri), finalizzato a garantire la continuità produttiva delle imprese agricole e a facilitare il reperimento di manodopera per le attività stagionali. Si tratta per capirci, delle vecchie prestazioni occasionali comunemente chiamate anche voucher in agricoltura.
È importante notare che l’uso di queste nuove prestazioni di lavoro occasionale in agricoltura è limitato per ora al biennio 2023-2024.
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Compatibilità delle indennità NASpI e DIS-COLL con Lavoro Occasionale in Agricoltura
Ora che abbiamo una comprensione chiara del contesto normativo, possiamo esaminare in dettaglio come questa circolare chiarisce la compatibilità tra le indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL in relazione al lavoro occasionale in agricoltura.
L’articolo 1, comma 344 della legge di Bilancio 2023, definisce le prestazioni agricole di lavoro subordinato occasionale a tempo determinato e le lega ad attività stagionali di durata non superiore a quarantacinque giornate all’anno per ciascun lavoratore. Inoltre, identifica chi può svolgere queste prestazioni agricole.
Una delle informazioni più importanti contenute in questa disposizione è che i percettori delle indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL, previste rispettivamente dagli articoli 1 e 15 del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22, possono svolgere prestazioni agricole di lavoro subordinato occasionale a tempo determinato.
Implicazioni per i Beneficiari
A questo punto, è fondamentale capire cosa ciò significa per coloro che beneficiano delle indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL. In breve, possono svolgere lavori occasionali in agricoltura entro il limite di 45 giornate all’anno civile (cioè dal 1° gennaio al 31 dicembre) senza dover comunicare l’importo del compenso all’INPS.
In altre parole, per i beneficiari di queste indennità che svolgono lavori occasionali in agricoltura nei limiti specificati, i compensi derivanti da tali prestazioni sono completamente cumulabili con le indennità di disoccupazione NASpI e Dis-Coll. Questo è un aspetto fondamentale poiché evita che le indennità subiscano sospensioni, abbattimenti o decadenze.
Contribuzione Utile
Un altro elemento da considerare è la contribuzione versata sia dal datore di lavoro che dal lavoratore per le prestazioni lavorative occasionali in agricoltura.
Questa contribuzione è considerata utile ai fini delle prestazioni di disoccupazione, comprese quelle nel settore agricolo. In termini semplici, ciò significa che questa contribuzione conta come parte del percorso di assicurazione previdenziale, il che può essere utile in caso di future richieste di prestazioni di disoccupazione.
Considerazioni Finali
In conclusione, la Circolare INPS Numero 89 del 07/11/2023 fornisce importanti rassicurazioni per coloro che beneficiano delle indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL e desiderano svolgere lavori occasionali in agricoltura. Le disposizioni contenute in questa circolare permettono una maggiore flessibilità per coloro che cercano opportunità lavorative stagionali in agricoltura senza temere ripercussioni sulle loro indennità di disoccupazione.
Inoltre, è rilevante notare che l’INPS sottrae dagli accrediti contributivi derivanti dalle prestazioni di lavoro occasionale agricolo in modo che le indennità di disoccupazione non ne siano influenzate negativamente. Questo è un ulteriore incentivo per coloro che cercano di bilanciare queste due fonti di reddito.
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