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di Daniele Bonaddio - 13 Aprile 2018
A partire da oggi, 13 aprile 2018, è disponibile il servizio online per la domanda di APe volontaria INPS – domanda di anticipo finanziario a garanzia pensionistica. È di qualche giorno fa inoltre la notizia del comunicato stampa dell’ABI che sblocca le prime domande di Ape volontaria INPS.
L’ABI conferma che coloro che hanno maturato i requisiti pensionistici tra il 1° maggio 2017 e il 17 ottobre 2017 possono richiedere anche gli arretrati. Si tratta, in particolare, di una piccola platea di 71 persone tenuti a presentare la domanda di Ape volontaria all’INPS entro il 18 aprile. Sempre se intendono ottenere gli arretrati di maturati. Il ritardo della procedura – secondo l’ABI – è imputabile essenzialmente dalla complessità di mettere in atto tutti quei meccanismi che ne caratterizzano l’attuazione.
L’Ape volontaria, entrata in vigore il 13 febbraio 2018, è un prestito bancario erogato dall’INPS in rate mensile. Si tratta quindi di un’anticipo pensionistico a chi ha i requisiti minimi richiesti dalla normativa. Possono farne richiesta coloro che sono in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi previsti dalla norma.
Possono accedervi tutti i lavoratori di qualsiasi gestione pensionistica INPS. Chi fosse interessato ad ottenere l’anticipo finanziario a garanzia pensionistica può recarsi presso la Sede INPS di competenza per un primo orientamento sull’importo “ponte” a cui si ha diritto.
È disponibile online, sul sito dell’INPS, anche un simulatore che permette ai potenziali beneficiari di inserire i propri dati e di calcolare con precisione il trattamento economico spettante e le rate che il lavoratore, una volta andato in pensione, dovrà restituire all’INPS.
Come funziona l’Ape volontaria? Per avviare l’iter di riconoscimento dell’Anticipo finanziario a garanzia pensionistica, il soggetto in possesso dei requisiti deve fare domanda di accertamento dei requisiti all’INPS. Nella domanda deve indicare poi la banca che finanzia il prestito e l’assicurazione che per contratto deve tutelare il richiedente contro il rischi di premorienza.
La La domanda di APE volontaria comprende quindi:
A questo punto, sarà l’INPS a dover mandare avanti la pratica chiedendo alla banca scelta il prestito “ponte”. E’ bene ricordare che in taluni casi specifici anche se il soggetto è in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi, il prestito bancario potrebbe essere rifiutato.
Leggi anche: Pensione anticipata Ape volontario, casi di rifiuto della banca
Accettata la domanda di APE volontaria INPS, e dopo essersi collocato a riposo, il lavoratore dovrà restituire quanto percepito in 260 rate nell’arco di 20 anni attraverso una trattenuta operata sul cedolino pensionistico. Il prestito deve avere obbligatoriamente una durata minima di sei mesi e un importo.
In caso di concessione del prestito, il richiedente ha 14 giorni per esercitare il diritto di recesso.
L’INPS ha comunicato che ad oggi sono 6.684 le domande di certificazione del diritto all’anticipo finanziario a garanzia pensionistica accolte. E’ giunto infine anche lo sblocco definitivo dei fondi che garantiscono ai soggetti che hanno maturato i requisiti pensionistici tra il 1° maggio 2017 e il 17 ottobre 2017. Pertanto dal 13 aprile è possibile presentare domanda di APe Volontaria e, entro il 18 aprile, la domanda per ottenere gli arretrati di Ape maturati.
Ricordiamo, infine, che per accedere all’anticipo pensionistico è necessario essere in possesso di un importo pensionistico pari o superiore a 1,4 volte il trattamento minimo. Per quest’anno l’importo corrisponde a 710 euro, al netto della rata del prestito