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Cumulo gratuito: al via per Consulenti del Lavoro e dottori Commercialisti

Al via la convenzione tra INPS e Casse dei Consulenti del lavoro e dottori Commercialisti per le pensioni in regime di cumulo gratuito e totalizzazione


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di - 16 Luglio 2018

Anche i Consulenti del lavoro e Dottori commerciali potranno ora aderire al regime del cumulo gratuito (L. n. 228/2012) ed a quello della totalizzazione (D.Lgs. n. 42/2006). Dunque i professionisti che hanno avuto carriere lavorative frammentarie, caratterizzate da quote contributive versate sia come lavoratori dipendenti pubblici o privati, sia come professionisti autonomi, potranno riunire sotto un’unica pensione i diversi periodi contributivi maturati nelle differenti gestioni previdenziali.

Il via libera è giunto il 10 luglio 2018 a seguito della convenzione firmata tra le due Casse previdenziali, ossia l’ENPACL per i Consulenti del Lavoro e la CNPADC, la Cassa dei Dottori Commercialisti, e l’INPS. L’accordo consentirà dunque di sbloccare le pratiche di pensione in cumulo presentate negli ultimi mesi, ma che non hanno trovato esito positivo a causa della famosa “tassa Boeri“, ossia l’importo da pagare per la gestione della pratica.

Cumulo gratuito contributi professionisti, come funziona

In un’ottica di equità sociale e di sostegno alla flessibilità in uscita dal mercato del lavoro per i lavoratori con periodi contributivi in gestioni diverse, la Legge di Bilancio 2017 ha rivisto in senso estensivo dal 1° gennaio 2017 il perimetro di applicazione del cumulo gratuito dei periodi assicurativi.

Si ricorda, infatti, come il metodo di accesso al pensionamento con il “cumulo” era stato originariamente introdotto dal governo Monti nel 2012; ma la Finanziaria 2017 ha profondamente rivoluzionato la precedente norma in tre diverse direzioni:

  1. da un lato consentendo l’utilizzo del cumulo contributivo anche per la pensione anticipata;
  2. dall’altro sopprimendo il requisito restrittivo della mancanza di maturazione del requisito in una delle forme “cumulate”;
  3. e, infine, con l’inclusione nell’ambito di operatività del cumulo gratuito anche della contribuzione accantonata presso gli Enti di previdenza obbligatoria privati (di cui ai D.lgs. n.509 del 1994 e n.103 del 1996), vale a dire le Casse previdenziali per liberi professionisti iscritti ad albo.

Ora, grazie all’intervento legislativo i lavoratori con carriere lunghe che hanno maturato contributi in diverse forme pensionistiche obbligatorie hanno ora la possibilità di cumulare “gratuitamente” tali periodi.

Cumulo gratuito novità

Nonostante la norma consentiva la possibilità di cumulare gratuitamente i contributi versati nelle diverse gestioni previdenziali, nel corso degli ultimi mesi si è generato un blocco temporaneo nelle domande di cumulo; a causa del costo di gestione della pratica, pari a circa 65 euro (c.d. Tassa Boeri), che nessuna delle due parti aveva intenzione di accollarsi. Congelando in questo modo un diritto del lavoratore che è quello di andare in pensione cumulando in contributi.

Successivamente si è trovato un punto d’incontro tra l’INPS e le prime casse professionali in merito allo sblocco dei pagamenti delle pensioni in cumulo presentati dai professionisti. In sostanza gli oneri per la gestione della pratica vengono divisi equamente in relazione alla quota di pensione erogata da ciascun Ente.

Cumulo gratuito professionisti: le Casse previdenziali

Grazie alla convenzione firmata, anche i CdL e Dottori commercialisti potranno usufruire del cumulo gratuito, riunendo gratuitamente i contributi versati nelle diverse gestioni previdenziali.

Ad oggi, quindi, gli Enti previdenziali che possono aderire al regime del cumulo gratuito sono:

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Tags: ABC PensioniConsulenti del LavoroPensioni ultime notizie