Come dice un vecchio detto popolare: “venga tardi e venga bene!”; e sarà proprio così con le future pensioni dei giovani di oggi.
Secondo uno studio dell’Inps, reso noto dal Corriere della Sera, l’agognata pensione si raggiungerà sempre più tardi con l’età ma, in compenso, potrà raggiungere il 70% dello stipendio per un lavoratore subordinato e, il 57% di quello di un lavoratore parasubordinato.
Sarà questo, dunque, l’effetto del calcolo della pensione con il metodo contributivo che, si applica a tutti i lavoratori a partire dal 1995. Per chi comincia a lavorare oggi, si legge nell’articolo del corriere, “ a 34 anni e andrà in pensione nel 2046 dopo 35 anni di lavoro dipendente prenderà il 70% dell’ultimo stipendio. Che si riduce al 54% per un lavoratore autonomo (ma questi versano all’Inps il 20% contro il 33% dei dipendenti). Anche ipotizzando il caso di un precario che restasse tale per tutta la vita lavorativa, la conclusione è che andrebbe in pensione con un assegno pari al 57% dell’ultima retribuzione”.
Non male dunque. Almeno per una volta una notizia positiva per noi giovani.
continua a leggere l’articolo su www.corriere.it; tabella: conti delle pensioni dei giovani; tabella 2: evoluzione età pensionamento
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