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Pensione privilegiata e equo indennizzo, ecco la nostra guida

Pensione privilegiata e equo indennizzo sono due trattamenti economici concessi al lavoratore dipendente che ha riportato infermità o lesioni (o anche il decesso) per causa di servizio. In questa guida vediamo a chi spetta, come fare domanda e come si fa il calcolo.


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di - 28 Dicembre 2017

La pensione privilegiata è riconosciuta a seguito di una lesione o di una infermità per causa di servizio. Può prevedere anche il riconoscimento di un assegno una tantum, laddove presenti delle possibilità di miglioramento della propria condizione.

Sul portale dell’Inps si possono reperire tutte le principali indicazioni sui requisiti richiesti e su come presentare online una domanda, vediamoli insieme in questa guida.

Cos’è la pensione privilegiata e cos’è l’equo indennizzo

La pensione privilegiata è una misura previdenziale prevista dal nostro ordinamento, consistente in un trattamento economico, non collegato alla presenza di una età anagrafica minima o di un requisito assicurativo o contributivo.

L’equo indennizzo è un beneficio economico che spetta una tantum al lavoratore dipendente del settore pubblico che abbia perso la propria integrità fisica o abbia perso la vita per una causa di servizio. L’equo indennizzo è corrisposto dall’Amministrazione di appartenenza a prescindere dalla responsabilità accertata o meno dell’ente.

Il diritto alla pensione privilegiata invece, può essere applicato sia nei confronti dei lavoratori del settore privato e sia nei confronti dei lavoratori pubblici.

Pensione privilegiata dipendenti privati

Per i dipendenti privati, il privilegio è possibile mediante l’applicazione della legge numero 222/1984, che all’articolo 6, prevede questa disciplina. Si tratta, di un diritto ad un assegno ordinario di invalidità o di pensione di inabilità nei confronti dei dipendenti privati e assicurati laddove le loro condizioni fisiche ne legittimano un diritto a tali prestazioni.

In particolare, le nuove condizioni fisiche sono determinate da un rapporto di causalità diretta con finalità di servizio per il dipendente divenuto invalido. La pensione privilegiata per causa di servizio, prevede due importanti casistiche:

Entrambi le  casistiche, non possono essere applicate nei confronti dei dipendenti pubblici, per cui sono previsti casi più specifici.

Pensione privilegiata dipendenti pubblici

La privilegiata, spetta anche nel caso di dipendenti del settore pubblico e prevedono una diversa disciplina di legge applicata in merito, oltre che condizioni differenti rispetto a quanto appena esaminato per il settore privato. Innanzitutto, è da fare riferimento all’articolo 6 della legge 201/2011, che stabilisce una specifica classe privilegiata per il diritto alla pensione. Rientrano in tali categorie:

Per tali categorie, spetta il riconoscimento di un equo indennizzo e di una pensione di privilegio. Restano esclusi, i dipendenti civili assicurati presso la Cassa Stato, Cpdel, Cps, Cpi e Cpug, oltre che gli assicurati presso il Fondo Ferrovie e Fondo Poste.

In base alla nuova normativa del 2011, è poi prevista una particolare disciplina per i dipendenti statali. Questi ultimi, infatti, hanno ancora diritto ad una tutela dell’assicurazione obbligatoria nel caso di infortuni e malattie professionali.

Pensione privilegiata militari

Per la pensione privilegiata militari (Comparto Difesa, Sicurezza, VV.FF. e Soccorso Pubblico) vi sono da porre ulteriori precisazioni rispetto alle prestazioni di cui si ha diritto e confermate anche a seguito della nuova normativa del 2011. Fermo restando l’appartenenza ad una classe privilegiata, tali soggetti hanno diritto a:

Il presupposto comune alle due prestazioni, è una infermità per causa di servizio e non suscettibile di alcun miglioramento.

La pensione privilegiata ordinaria, causa di servizio e benefici

Il DPR n. 1092/1973, regola i principi della pensione privilegiata ordinaria e prevede un trattamento sostitutivo della pensione normale. Il diritto alla pensione è del 100% rispetto alla retribuzione pensionabile nel caso in cui le infermità o le lesioni per causa di servizio siano inserite nella prima categoria della Tabella A allegata in tale decreto. Viceversa, si prevedono delle diverse percentuali in base alla categoria di appartenenza.

La pensione privilegiata tabellare dei dipendenti militari

Si tratta, di una pensione assimilabile al trattamento privilegiato di guerra, ovvero una infermità a causa del servizio. La liquidazione della pensione non è però collegata alla retribuzione percepita ma a specifiche tabelle di legge. La pensione privilegiata tabellare di 8 categorie, prevede diversi importi in base al tipo di infermità riscontrata nel dipendente.

E’ anche possibile chiedere una ulteriore revisione sullo stato di infermità e accedere ad una diversa categoria della tabella di legge per la suddetta pensione privilegiata.

Calcolo pensione privilegiata militari

Sul portale dell’Inps, è presente una sezione specifica rivolta alla pensione privilegiata INPDAP per informare rispetto al trattamento pensionistico riconosciuto. Tale pensione, infatti, è prevista per tutti i dipendenti pubblici, ad eccezione del personale civile a cui spetta comunque una tutela dell’assicurazione obbligatoria nel caso di infortuni e malattie professionali.

Per il calcolo pensione privilegiata dei militari è da fare riferimento a due tabelle allegate al DPR numero 915/1978 e disponibili anche sul portale ufficiale dell’Inps. La tabella A si suddivide in 8 categorie e può essere applicata per i casi di lesioni ed infermità con diritto ad un assegno temporaneo o a pensione. Tra le principali casistiche, la perdita totale di una mano e dei due piedi (prima categoria) e gastrite cronica (ottava categoria).

Le cause di servizio tabella b, invece, sono applicate per lesioni ed infermità minori ma con diritto ad una indennità una tantum. Tra le principali casistiche, la perdita delle ultime due falangi dei due indici o la perdita totale dei due alluci.

Per il riconoscimento della pensione privilegiata, inoltre, è previsto l’intervento di organismi esterni come una Commissione medico ospedaliera. Questi ultimi, verificano l’infermità e l’eventuale collegamento con una causa di servizio. Se il militare rientra nella tabella A, avrà diritto ad una pensione (se le lesioni non sono suscettibili di miglioramento) o ad un equo indennizzo (se le lesioni sono suscettibili di miglioramento). Per il militare che rientra nella tabella B, si avrà invece diritto ad un assegno una tantum, ma è possibile richiederne una revisione.

Come presentare la domanda per Equo indennizzo e pensioni privilegiate

La presentazione della domanda per equo indennizzo e per le pensioni privilegiate, prevede due modalità:

Il DPR n.1092/1973, prevede laddove la domanda per la pensione privilegiata sia presentata entro due anni dalla cessazione del servizio, che il pagamento sia riconosciuto dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. Prevista, anche la prescrizione dei ratei in precedenza maturati.

La domanda per la pensione privilegiata può essere presentata in via telematica, utilizzando l’apposito servizio dedicato dall’Inps mediante inserimento diretto o tramite l’ausilio di intermediari. E’ anche possibile contattare il contact center dell’Inps e presentare relativa domanda laddove in presenza dei requisiti di legge.

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Tags: ABC Pensioni