È a buon punto la fase di sottoscrizione delle Convenzioni INPS-Casse professionali per permettere agli iscritti che intendono accedere alla pensione, di poter procedere al cumulo gratuito dei contributi versati nelle Casse professionali e in quelle dell’INPS. Attualmente, infatti, sono numerose le convenzioni già sottoscritte dagli Enti previdenziali dei professionisti sulle diciassette previste.
Questi accordi consentono di coprire oltre l’80% (otto professionisti su dieci) della platea potenzialmente interessata al cumulo gratuito dei contributi previdenziali con l’INPS, sommando i periodi non coincidenti. Ciò ha permesso di procedere alla lavorazione delle prime 500 domande pervenute. Sono questi i primi numeri forniti dall’INPS nel Comunicato stampa del 15 maggio 2018. Ma quali sono le Casse professionali aderenti? Prima di elencare gli Enti aderenti, facciamo un passo indietro e vediamo nel dettaglio come e quando utilizzare il cumulo gratuito.
Cumulo gratuito: come funziona e a cosa serve?
In buona sostanza, a decorrere dal 1° gennaio 2013 (art. 1, co. da 195 a 198 della L. n. 232/2016), è possibile per i lavoratori che hanno maturato contributi in diverse gestioni previdenziali, poter ricongiungere tali periodi senza alcun onere e di conseguire così un’unica pensione. Non vi è un fondo comune in cui i periodi contribuitivi vengono raccolti, ma gli importi contributivi rimangono nelle rispettive casse e al momento del pensionamento saranno trasferite tutte le quote del richiedente all’INPS che avrà il compito di erogare la pensione.
La pensione è liquidata con il “regime retributivo”, fermo restando, in ogni caso, che, per i periodi successivi al 1° gennaio 2012, dovrà comunque essere utilizzato solo il “sistema contributivo”. Ciascuna Gestione per la parte di propria competenze, determina il trattamento pro quota in rapporto ai rispettivi periodi di iscrizione maturati, secondo le regole di calcolo previste da ciascun ordinamento e sulla base delle rispettive retribuzioni di riferimento.
Chi intendesse presentare domanda di cumulo dovrà rivolgersi all’INPS che si attiverà nel contattare l’Ente previdenziale in cui il lavoratore ha maturato i restanti contributi. Il pagamento della pensione, come detto, sarà a carico dell’INPS, che richiederà i pro quota alle gestioni interessate.
Cumulo dei contributi gratuito: a il nodo del costo di gestione?
Negli ultimi mesi si è sicuramente sentito parlare della diatriba tra l’INPS e l’Adepp circa il costo di gestione (circa 65 euro) da sostenere per la lavorazione delle pratiche per chi intendesse riunire i contributi. Ebbene, lo sblocco dei pagamenti si è avuto il 20 aprile scorso, in quanto l’INPS aveva trovato un punto di incontro con le prime due Casse professionali (Inarcassa ed Enpam). In pratica, gli oneri per la gestione della pratica sono stati divisi equamente in relazione alla quota di pensione erogata da ciascun Ente.
Cumulo gratuito professionisti: elenco Casse professionali aderenti
Ora, agli Enti previdenziali appena citati, si aggiungono anche:
- Enpapi (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica);
- Enpaf (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza Farmacisti);
- Enpav (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Veterinari);
- Enpap (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per gli Psicologi);
- Eppi (Ente di Previdenza dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati);
- Cipag (Cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza Geometri);
- Inpgi (Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani);
- Cassa Forense;
- e Cnpr (Associazione Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza a favore dei Ragionieri e Periti commerciali).
L’INPS si mostra fiduciosa una rapida adesione anche da parte delle rimanenti Casse.
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