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Credito d’imposta contro il caro energia: i codici tributo per le imprese non energivore

Anche le imprese non energivore e quelle non gasivore possono accedere ai crediti d'imposta contro il caro energia. Ecco i codici tributo.


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di - 16 Dicembre 2022

Anche le imprese non energivore e quelle non gasivore possono accedere ai crediti d’imposta previsti contro il caro energia, a copertura dei consumi di gas ed energia elettrica a partire dal 2° trimestre 2022 in avanti. I bonus sono stati di volta in volta prorogati, di recente il DL 144/2022  e il DL 176/2022, rispettivamente decreto Aiuti-ter e decreto Aiuti-quater, hanno esteso le agevolazioni anche per il 4° trimestre 2022, ottobre, novembre e dicembre.

Considerate le varie proroghe, di volta in volta, l’Agenzia delle entrate, ha adottato i codici tributo da utilizzare in F24 per pagare imposte e contributi; i crediti possono essere anche oggetto di cessione.

Prima di analizzare i vari codici tributo, è utile ricordare che per imprese non energivore, si intendono quelle imprese dotate di contatori con potenza pari almeno a 4,5 kW. In precedenza, ossia per i consumi del 2° trimestre 2022, il limite era fissato a 16,5 kW. Con l’abbassamento della soglia da 16,5 KW a 4,5 KW,  anche le attività più piccole, quali ad esempio, bar, ristoranti, hanno diritto al bonus.

Crediti d’imposta contro il caro energia: quali sono i codici tributo da utilizzare

I codici tributo che devono essere utilizzati in F24 dalle imprese non energivore e non gasivore possono essere di seguito individuati:

Una volta individuati i codici tributo da utilizzare, vediamo come deve essere compilato l’F24.

Bonus contro il caro energia, come compilare l’F24

In sede di compilazione del modello F24, i suddetti codici tributo sono esposti nella sezione “Erario”, nella colonna “importi a credito compensati”, ovvero, nei casi in cui il contribuente debba procedere al riversamento dell’agevolazione, nella colonna “importi a debito versati”. Nel campo “anno di riferimento” è indicato l’anno di sostenimento della spesa, nel formato “AAAA.

Si ponga attenzione al fatto che, se i suddetti crediti sono oggetto di cessione, chi rileva il credito può utilizzarlo con i codici tributo riservato ai cessionari. Dunque non vanno utilizzati i codici sopra elencati.

In tale caso, i crediti utilizzabili in compensazione sono quelli risultanti dalle comunicazioni di cessione, per i quali i cessionari abbiano comunicato all’Agenzia, tramite la Piattaforma cessione crediti, l’accettazione della cessione e l’opzione per l’utilizzo in compensazione.

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Tags: Bonus e agevolazioniModello F24