Le imprese che scelgono di installare colonnine di ricarica nelle aree urbane o sulle superstrade potranno beneficiare di contributi a fondo perduto. Di seguito parleremo di questa iniziativa che agevola le imprese e, al contempo, vuole ulteriormente spingere alla diffusione della mobilità elettrica, ovvero quel concetto che racchiude sia una filosofia di approccio green e sostenibile agli spostamenti, sia i mezzi di trasporto che non usano combustibili fossili per funzionare, ma appunto l’energia elettrica.
Parlare di queste agevolazioni appare oggi ancor più utile, se pensiamo che il Parlamento europeo ha recentemente approvato in modo definitivo a maggioranza l’accordo sul taglio delle emissioni di CO2 per auto e veicoli commerciali leggeri. Lo scenario del futuro indica dunque che a partire dal 2035 avremo lo stop alla vendita dei veicoli a motore termico, alimentati a benzina o a diesel.
Aggiornamento: dal 12 maggio è entrato nel vivo il bonus colonnine ricarica 2023, ovvero la misura per sostenere l’installazione delle colonnine di ricarica dei veicoli elettrici. Al via le domande delle imprese per accedere agli incentivi. Il MASE ha pubblicato il vademecum e le FAQ sulla misura.
Cos’è e come funziona il bonus e quali sono i requisiti per accedere alle agevolazioni? Vediamolo insieme nel corso di questo articolo.
Cos’è il bonus colonnine ricarica 2023 per le imprese
Il bonus colonnine ricarica auto elettriche per le imprese consiste in un contributo a fondo perduto per le spese di installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. Il contributo è stato previsto ed è gestito dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (MASE) il quale punta su questo incentivo per raggiungere specifici obiettivi previsti dal PNRR, ovvero per la realizzazione sul territorio italiano di:
- 7500 punti di ricarica rapida in autostrada;
- 13000 punti di ricarica rapida in centri urbani;
- 100 stazioni di ricarica sperimentali con stoccaggio.
Come spiega il MASE l’investimento si compone di tre linee d’intervento:
- linea A: installazione di stazioni di ricarica rapida per veicoli elettrici in strade extra-urbane da almeno 175 kW;
- linea B: installazione di stazioni di ricarica rapida per veicoli elettrici in zone urbane da almeno 90 kW;
- linea C: installazione di stazioni di ricarica pilota con natura sperimentale e stoccaggio di energia.
Chi può fare domanda di bonus
Il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (MASE) ha pubblicato due decreti – del giorno 12 gennaio ma pubblicati sulla Gazzetta lo scorso 12 febbraio – che indicano modalità e criteri per l’aggiudicazione dei contributi utili alla realizzazione di colonnine nelle aree urbane italiane e di postazioni di ricarica sulle superstrade. In particolare il decreto 23A00836 del 12 gennaio 2023 fissa lo stanziamento dei fondi per i contributi per la realizzazione di impianti nei centri urbani, mentre il distinto decreto 23A00835 dello stesso giorno fissa lo stanziamento relativo alle superstrade. In ogni caso si tratta di fondi ripartiti annualmente nel triennio 2023-2025.
La cifra complessiva che permette l’assegnazione delle risorse è pari a 700 milioni e i fondi saranno versati di fatto per il tramite di bandi ad hoc. Questi ultimi comporteranno lo stanziamento di contributi a fondo perduto fino al 40% dei costi di realizzazione delle stazioni di ricarica e colonnine elettriche o comunque delle spese ritenute ammissibili. Ciò ovviamente nei limiti delle risorse finanziarie disponibili per ciascuna annualità.
Beneficeranno dell’agevolazione le imprese o RTI (Raggruppamenti temporanei d’impresa) che proveranno di aver gestito un adeguato numero di infrastrutture di ricarica sul territorio UE.
In particolare, potranno richiedere l’accesso ai contributi a fondo perduto le imprese o RTI (Raggruppamento Temporaneo Imprese) che, alla data di presentazione della domanda, provano di aver gestito infrastrutture di ricarica operative sul territorio UE, in misura uguale ad almeno il 5% del numero di infrastrutture di ricarica per le quali hanno presentato domanda.
Alcuni chiarimenti sui requisiti delle imprese
Non solo. Alla data di presentazione della domanda di ammissione ai contributi a fondo perduto colonnine di ricarica, le imprese interessate dovranno avere anche i seguenti requisiti:
- essere selezionate in forma telematica nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità e tutela della concorrenza;
- essere valutate secondo appositi criteri fissati dai decreti sopra menzionati, in base alla tipologia di progetto di realizzazione delle colonnine di ricarica.
Detti progetti saranno valutati dal MASE e inseriti di seguito in una graduatoria. Seguiranno però nelle prossime settimane ulteriori dettagli, in quanto siamo in attesa dei decreti attuativi in pubblicazione entro il 16 marzo prossimo. Essi permetteranno di scoprire nel dettaglio tutti i requisiti per fare domanda ed accedere ai contributi a fondo perduto.
Il MASE ha pubblicato un vademecum con le FAQ aggiornate a maggio 2023 relative al Bonus colonnine ricarica 2023 per le imprese reperibile a questo indirizzo:
Contributi a fondo perduto installazione colonnine ricarica per imprese 2023
Detti contributi a fondo perduto per le colonnine di ricarica agevolano le imprese da un lato, mentre dall’altro mirano a favorire la realizzazione di questi infrastrutture green in città e nelle superstrade.
In particolare, la misura in oggetto vuole conseguire i seguenti obiettivi:
- realizzazione di almeno 13.755 infrastrutture / colonnine di ricarica veloci per veicoli elettrici nei centri urbani;
- realizzazione di almeno 7.500 infrastrutture di ricarica super-veloci per veicoli elettrici sulle superstrade.
Si tratta sicuramente di numeri importanti, che comunque rientrano nell’ambito della Missione 2, Componente 2, Investimento 4.3, del PNRR. In detta Missione si trova infatti la previsione dello stanziamento dei citati 700 milioni per le nuove infrastrutture di ricarica veicoli elettrici. Una metà dello stanziamento complessivo andrà a coprire le spese per l’installazione delle colonnine nei centri urbani, mentre l’altra coprirà i costi per la realizzazione delle infrastrutture green sulle superstrade.
Attenzione a non fare confusione: gli stanziamenti di cui ai decreti sopra menzionati si riferiscono a risorse del PNRR, che si sommano agli stanziamenti del Governo già disposti per il bonus colonnine elettriche per i privati nel 2023.
Coinvolto nell’attuazione di questi obiettivi è il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ma attenzione perché – come accennato – per tutte le informazioni di dettaglio sarà necessario attendere i decreti attuativi ministeriali, che dovranno essere pubblicati entro il 16 marzo prossimo. In particolare potremo scoprire termini e modalità per fare domanda, come anche le modalità di erogazione dei contributi a fondo perduto.
Per ulteriori informazioni rinviamo comunque al testo del decreto 23A00836 e del decreto 23A00835, pubblicati recentemente in GU.