Viste le difficoltà da parte di chi intende comprare un’abitazione, con l’incognita inflazione e i mutui alle stelle, il Governo ha scelto di proseguire sulla strada delle agevolazioni per i mutui prima casa rivolte espressamente ai giovani ovvero il cosiddetto Bonus prima casa under 36 2023.
Nel decreto Energia, oltre alla conferma del bonus benzina, alla proroga dei bonus bollette e il rifinanziamento del bonus trasporti, tra le altre misure troviamo anche la proroga del bonus mutui fino a fine 2023. Ma non è affatto esclusa una nuova proroga con la stesura della prossima legge di Bilancio, proprio in considerazione della complessità del mercato immobiliare odierno.
Di seguito ci focalizzeremo dunque su questa specifica novità di cui al decreto Energia, e coglieremo l’occasione per ricordare cos’è e come funziona l’agevolazione. I dettagli.
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Cos’è il bonus prima casa under 36 2023
Il Bonus prima casa under 36, è una agevolazione per il mutuo dei più giovani. Consiste in un finanziamento attraverso la garanzia del Fondo di garanzia per la prima casa, che consente l’applicazione di questa tutela.
Il bonus mutui attiene alla nota garanzia Consap dell’80% e in particolare:
- la garanzia pubblica dell’80% è assegnata ai giovani e alle ulteriori categorie prioritarie, aventi ISEE entro i 40mila euro annui;
- l’immobile su cui far valere l’agevolazione deve essere localizzato in Italia e non deve far parte delle categorie catastali A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici) e non deve avere le caratteristiche di lusso di cui al Decreto del Ministero dei lavori pubblici n. 1072 del 1969;
- il mutuo ipotecario, su cui opera l’agevolazione in oggetto, deve essere di importo non superiore a 250mila euro.
In sintesi il Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa – gestito da CONSAP – garantisce protezione finanziaria su richiesta, per mutui che toccano un massimo di 250mila euro.
Attenzione però perché detta agevolazione a favore di chi intende comprare casa, opera a condizione di non essere già proprietari di altri immobili ad uso abitativo nel nostro paese o in un paese straniero. Le sole eccezioni, che rendono comunque operativo il bonus mutui, attengono agli immobili acquisiti per successione e ceduti in uso gratuito a genitori o fratelli.
Cosa cambia con il decreto energia 2023
Il testo approvato dal CdM nella giornata del 25 settembre prevede misure per 1,3 miliardi di euro. Il decreto infatti include norme ad hoc in materia di energia e interventi per sostenere il potere di acquisto e il risparmio delle famiglie. Oltre a misure strettamente legate all’energia, vi è però spazio per disposizioni riguardanti altri settori come ad es. quello immobiliare.
Grazie al nuovo provvedimento del Governo, in campo di agevolazioni per l’acquisto della prima casa per gli under36 la scadenza per le domande è così posticipata di tre mesi – dal 30 settembre al 31 dicembre.
In particolare, il decreto energia 2023 proroga al 31 dicembre 2023 la garanzia statale CONSAP – Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici – per i mutui agevolati relativi all’acquisto della prima casa. In particolare il testo del decreto interviene sulla disciplina del Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa gestito dalla citata Concessionaria.
L’ultima scadenza di questa agevolazione era stata prevista dal decreto n. 51 di quest’anno ed era il appunto il 30 settembre.
Chi sono i beneficiari del bonus mutuo prima casa under 36
Come accennato, il decreto Energia introduce la citata proroga bonus mutui prima casa fino al 31 dicembre 2023. Ma per chi? Ebbene, l’allungamento del termine vale per i mutui contratti da under 36 e categorie prioritarie quali le giovani coppie (dove almeno uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni), le famiglie monogenitoriali e i conduttori di alloggi IACP.
Detti mutui sono rivolti all’acquisto di unità immobiliari da utilizzare come residenza principale da parte del beneficiario dell’agevolazione. La garanzia è estesa anche alle ipotesi nelle quali all’acquisto si uniscano lavori di ristrutturazione, a patto che questi lavori aumentino l’efficienza energetica dell’immobile.
Gli interventi nell’ambito del Fondo di garanzia per la prima casa sono assistiti dalla garanzia statale, che supporta coloro che hanno diritto all’agevolazione. Da notare che il Fondo è stato riveduto e modificato nel corso del tempo: in particolare il decreto Sostegni Bis ha incrementato la percentuale di garanzia dello Stato dal 50 all’80%. Ed ecco ora la proroga al 31 dicembre 2023 con il nuovo decreto energia 2023.
Quando scade la domanda di bonus
Le domande di accesso al Fondo di garanzia prima casa – per conseguire il mutuo agevolato – andranno presentate fino al 31 dicembre prossimo, direttamente alla banca o intermediario finanziario aderente all’iniziativa.
Di riferimento è la modulistica presente in questa pagina, che consentirà di continuare ad accedere alla garanzia statale dell’80% sui prestiti per acquistare immobili.
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