Il bonus verde è stato confermato dalla Legge di Bilancio anche per il 2022 e fino al 2024. Tra gli argomenti presenti in manovra, quello – di certo non di secondaria importanza – relativo al pacchetto di bonus e agevolazioni previste a favore di cittadini, famiglie e imprese. Molte misure continueranno ad essere presenti anche nel 2022 e altri invece sono stati cancellati.
Una misura molto attesa era la proroga del bonus ristrutturazione giardini – detrazione fiscale riconosciuta per oneri inerenti la sistemazione del giardino di casa o del condominio. Il beneficio riguarda quindi anche le spese compiute entro il 31 dicembre di quest’anno.
Passiamo ora a vedere in dettaglio cos’è, come funziona e quanto spetta di bonus giardini 2022.
Bonus verde 2022: cos’è e come funziona
Come anticipato in premessa il bonus verde consiste in un’agevolazione introdotta con la Legge di bilancio 2018 e poi prorogata nel 2019 (art. 1 della Legge n. 145 del 2018), nel 2020 (art. 10 del Decreto Legge n. 162 del 2019) e nel 2021 (art. 1, comma 76 della Legge n. 178 del 2020).
Nel sito dell’Agenzia delle Entrate sono indicate con precisione le informazioni utili ai fini di comprendere funzione ed utilità del bonus verde.
Esso consiste in una detrazione Irpef sulle spese effettuate per gli interventi che seguono:
- realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili;
- sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici costruiti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
- progettazione e manutenzione, se collegate allo svolgimento di questi interventi.
Bonus giardini 2022, quanto spetta
La detrazione è pari al 36% delle spese sostenute e ammesse al beneficio e va quantificata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. Il totale della detrazione fiscale deve essere suddivisa in 10 quote annuali di identico ammontare da riportare in dichiarazione dei redditi (730 o Redditi persone fisiche).
A conti fatti, la detrazione massima applicabile corrisponde a 1.800 euro (36% di 5.000) ad unità immobiliare.
Infine ricordiamo che non è consentita la possibilità di opzione per sconto in fattura o cessione del credito.
Bonus giardini, solo con pagamenti tracciabili
Come già visto altrove, il pagamento delle spese deve però compiersi con strumenti che ne permettano la tracciabilità. Ci riferiamo ad es. al bonifico bancario o postale, o alla carta di debito/credito. Ciò all’evidente fine di consentire al Fisco di conoscere la transazione e di combattere l’evasione fiscale.
La detrazione fiscale non vale invece per quanto attiene alle spese sostenute per la manutenzione ordinaria periodica dei giardini già presenti, non collegata ad un intervento innovativo o modificativo. E niente bonus verde anche per i lavori in economia; ossia quella tipologia di lavori svolti autonomamente dal proprietario, senza affidarsi ad imprese specializzate (i cd. lavori fai da te).
Bonus verde, a chi spetta
Sempre nel sito dell’Amministrazione Finanziaria, sono riportate chiaramente le informazioni circa i destinatari della citata agevolazione, denominata bonus verde.
In particolare, hanno diritto al beneficio tutti i contribuenti che possiedono o detengono, sulla scorta di un titolo idoneo, l’immobile su cui sono compiuti gli interventi e che hanno pagato le collegate spese.
Da notare altresì che possono essere oggetto di agevolazione anche le spese effettuate per interventi compiuti sulle parti comuni esterne dei condomini, fino a un importo massimo totale di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo.
“In questo caso, ha diritto alla detrazione il singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi“,
così si trova opportunamente scritto nella pagina web dell’Agenzia delle Entrate, relativa al funzionamento del bonus verde.
Leggi anche: Bonus domotica 2021, cos’è e come funziona l’agevolazione fiscale
Bonus verde, interventi ammessi (sistemazione e ristrutturazione)
Nel dettaglio, la detrazione fiscale scatterà anche per le spese per l’intervento di sistemazione e ristrutturazione giardini nel suo insieme, inclusivo delle opere mirate alla sua realizzazione e non il mero acquisto di piante o diverso materiale.
Riepilogando la detrazione giardini è ammessa per:
- sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi
- realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
Inoltre, la creazione di fioriere e l’allestimento a verde di balconi e terrazzi è coperto dal bonus in oggetto soltanto se permanente e se collegato ad un intervento innovativo.
Concludendo, come accennato all’inizio, coloro i quali vogliano sostenere spese per sistemazione e ristrutturazione giardini, possono sostenere le spese entro il 31 dicembre 2022.
Bonus giardini nel 730: documenti da conservare per 10 anni
Il bonus giardini deve essere indicato nella Sezione III A – (Righi da E41 a E43) fra le varie detrazioni fiscali spettanti.
I documenti di pertinenza del bonus verde vanno conservati per 10 anni per eventuali controlli dell’Agenzia delle Entrate.
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