Secondo le ultime decisioni del governo, e le ultime modifiche al PNRR, presto arriverà un ecobonus sociale, a sostituire molti dei bonus per l’edilizia che terminano nel 2023. Dal prossimo anno quindi con molta probabilità verrà garantita una misura molto simile al superbonus, ma con una percentuale al 100%.
Si tratta di una misura che non verrà destinata a tutti, ma solamente a coloro che rispettano determinati requisiti: questo sostegno è rivolto a chi ha redditi bassi e ai giovani, con l’obiettivo di incentivare l’efficientamento energetico delle abitazioni, per queste particolari categorie di beneficiari.
Il governo ha infatti recentemente aggiornato gli interventi previsti dal PNRR, toccando anche l’argomento dei bonus edilizi, e il risparmio energetico si trova ai primi posti tra gli obiettivi previsti per il prossimo anno. Vediamo nello specifico come funzionerà questo sostegno e a chi è destinato.
Cos’è l’ecobonus sociale al 100%
L’ecobonus sociale altro non è che una sorta di superbonus rivisitato, ovvero una agevolazione destinata a chi sostiene delle spese per interventi di efficientamento energetico nelle abitazioni. I bonus introdotti negli ultimi anni hanno incentivato da un lato il settore dell’edilizia, e dall’altro lato hanno contribuito a migliorare, verso il risparmio energetico, gli immobili in Italia.
Il governo attuale ha deciso di contenere gradualmente i sostegni in questo senso, principalmente a causa delle ingenti risorse che i bonus richiedono per essere attuati, per cui i costi a carico dello stato sono stati più elevati rispetto a quanto previsto inizialmente.
Tuttavia restano attive le direttive sulle case green emanate dall’Europa, a cui anche l’Italia dovrà adeguarsi nei prossimi anni. In particolare il PNRR individua i principali obiettivi che anche il nostro paese dovrà seguire per allinearsi ad un uso più sostenibile delle risorse.
L’efficientamento energetico è un tassello importante di questo cambiamento, per cui il governo attuale intende riproporre un bonus specifico in questo senso, ma più contenuto rispetto a come era inizialmente il superbonus 110%.
Arriva quindi, in base alle ultime modifiche al PNRR presentate dal Ministro per gli affari europei, Raffaele Fitto, nella Cabina di Regia del 27 luglio 2023, un nuovo ecobonus. I bonus edilizi andranno rivisti dall’attuale governo, e nel frattempo nasce l’ipotesi di un ecobonus sociale per il prossimo anno.
A chi è rivolto l’ecobonus sociale al 100%
L’ecobonus sociale al 100% sarà garantito per gli interventi di efficientamento energetico delle abitazioni con un fondo specifico da 4 miliardi di euro, ma non sarà per tutti. Il sostegno è in linea con il progetto europeo REPowerEU, che mira a ridurre la domanda di energia, contrastare la povertà energetica e migliorare l’efficienza.
Al centro del nuovo ecobonus ci saranno solamente le famiglie con i redditi più bassi, ovvero considerate a rischio povertà, e i cittadini di giovane età. L’ecobonus quindi viene definito come sociale proprio perché verrà garantito non a tutti i contribuenti, ma solamente a chi si trova in difficoltà e necessita di un supporto per le spese per l’efficientamento energetico dell’abitazione.
Potranno accedere all’ecobonus questi beneficiari per lavori svolti presso condomini, unità monofamiliari, cooperative di abitazione a proprietà indivisa, e il sostegno verrà anche rivolto, secondo le prime indiscrezioni, anche alle associazioni sportive, ai club amatoriali e alle case popolari.
Un superbonus ridotto quindi, con percentuale al 100%, e ristretto ad un numero di beneficiari inferiore rispetto al bonus presente attualmente. Per ciò che riguarda gli altri bonus per l’edilizia, di cui molti sono cambiati nel corso dell’anno, bisogna ancora attendere le decisioni finali, e gli interventi che verranno presi in considerazione con la prossima Legge di Bilancio.
Come funziona l’ecobonus sociale al 100%
L’ecobonus sociale secondo alcune delle prime ipotesi, sarà al 100% solamente per le famiglie che si trovano in stato di povertà e per i giovani, ma questo non vuol dire che una misura similare non sarà disponibile anche per chi non rientra in queste categorie.
Viene infatti ipotizzata anche una formula al 60% dello stesso ecobonus, per tutti coloro che sostengono le spese per l’efficientamento energetico, ma non rientrano nei requisiti per il contributo al 100%. Si ipotizza che la soglia ISEE da considerare per rientrare nel 100% sarà intorno ai 15.000 euro.
In questo modo comunque l’ecobonus sociale darebbe una certa continuità al superbonus, che nel 2024 rimarrà attivo per come è ora solamente per alcuni specifici casi. Secondo una delle ultime ipotesi, che dovrà essere confermata, l’ecobonus sociale al 100% inoltre verrà garantito solamente se i lavori di efficientamento vengono svolti sulle prime abitazioni.
Con prime abitazioni si intendono le case in cui il proprietario ha la propria residenza stabile. L’ecobonus al 60% invece potrebbe essere rivolto a tutti, senza vincolo della prima casa o di ISEE.
Si prevede in entrambe le casistiche che verrà posto un tetto di spesa massimo per accedere all’agevolazione, di 100.000 euro. Se confermato, questo ecobonus potrà essere accessibile per un lungo periodo di tempo, ovvero per i lavori svolti dal 2024 fino al 2035.
La proposta di legge attuale presenta anche la possibilità di procedere con la cessione del credito in quote annuali, tramite la dichiarazione dei redditi. Il testo della proposta di legge deve ancora essere approvato in via definitiva, per cui per il momento si possono fare solamente delle ipotesi intorno a questo sostegno, e bisognerà anche attendere che il governo scelga come allocare le diverse risorse a disposizione tra i vari interventi pianificati per il 2024.
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