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Quando riaprono bar, ristoranti, negozi, parrucchieri…? Ecco date e regole

Al via la Fase 2 vediamo chi può riaprire dal 4 maggio o dopo e quali misure di prevezione bisogna rispettare per prevenire il coronavirus.


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di - 29 Aprile 2020

Quando riaprono bar, ristoranti, negozi, parrucchieri, estetisti e via dicendo? Cerchiamo di fare un po’ di ordine in vista della data di inizio della Fase 2 fissata per il 4 maggio. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte attraverso il DPCM del 26 aprile, ha ufficialmente dato il via alla Fase 2. Sono tantissime le attività commerciali e produttive che potranno riaprire, ma tante altre dovranno aspettare ancora qualche settimana come ad esempio i parrucchieri, centri estetici, ecc. la cui riapertura è prevista per il 1 giugno 2020 (tranne cambiamenti che potranno arrivare nelle prossime settimane se la situazione dovesse migliorare).

Qui di seguito andremo a vedere più nel dettaglio quali sono le date previste per le riaperture e le misure da rispettare alla riapertura così da contrastare il diffondersi del Covid-19.

Attività commerciali e produttive, Fase 2: quali sono le attività che possono aprire

Il 4 maggio 2020 è la data ufficiale dell’inizio della Fase 2 in cui molte imprese inizieranno la loro attività produttiva.

Come indicato nell’allegato 3 del DPCM del 26 aprile 2020, le imprese che potranno aprire in questa fase sono le attività manufatturiere, commercio all’ingrosso, edilizia e cantieri, oltre i supermercati, farmacie, edicole, tabaccai, parafarmacie, banche, assicurazioni, negozi per bambini e ristoranti con consegna a domicilio, ma anche da asporto a differenza della fase 1.

Leggi anche: Dpcm 26 aprile 2020 in Gazzetta Ufficiale: al via la Fase 2

Ecco nel dettaglio le attività commerciali e produttive che possono riaprire e quando.

Attività commerciali

Gli esercizi commerciali la cui attività non è sospesa sono tenuti ad assicurare:

  1. la distanza interpersonale di un metro,
  2. che gli ingressi avvengano in modo dilazionato,
  3. che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni.

Si raccomanda altresì l’applicazione delle misure di cui all’allegato 5.

Attività di ristorazione

Altre attività

Le attività professionali ammesse devono seguire le seguenti raccomandazioni:

  1. massimo utilizzo di modalità di lavoro agile;
  2. incentivate ferie e i congedi retribuiti;
  3. protocolli di sicurezza anti-contagio, distanza interpersonale di un metro e uso DPI;
  4. sanificazione dei luoghi di lavoro.

Attività produttive

Per le attività produttive sospese è ammesso l’accesso ai locali aziendali per le attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti nonché attività di pulizia e sanificazione (previa comunicazione al Prefetto). È consentita infine, sempre previa comunicazione al Prefetto, la spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino nonché la ricezione in magazzino di beni e forniture.

Le imprese che riprenderanno la loro attività a partire dal 4 maggio 2020 possono inoltre svolgere tutte le attività propedeutiche alla riapertura a partire dalla data del 27 aprile 2020: ad esempio la disinfezione, sanificazione e la massa in atto di quelle procedure necessarie per la riapertura.

Riaperture successive al 4 maggio

Per il 18 maggio 2020 è prevista l’apertura di altre attività produttive come:

Per il 1 giugno è prevista l’apertura delle seguenti attività:

Va precisato però, che tali date sono solo indicative, infatti, da come annunciato dal PdC Giuseppe Conte bisognerà monitorare l’andamento dei contagi.

Tutte le tipologie di imprese precedentemente indicate dovranno obbligatoriamente assicurare le misure anti-contagio, e dovranno quindi attenersi al Protocollo INAIL/Comitato tecnico scientifico cosi da contenere ed evitare la diffusione del virus negli ambienti di lavoro. Vediamo quali sono le misure da rispettare per gli esercizi commerciali.

DPCM 26 aprile e allegati

Qui di seguito alleghiamo il DPCM 26 aprile con i relativi allegati sopra citati.

  DPCM 26 aprile 2020 e allegati (257,6 KiB, 17.324 hits)

Esercizi commerciali, Covid-19: misure da rispettare protocollo INAIL

Per evitare il diffondersi del Covid-19 è stato rilasciato un dettagliato protocollo predisposto dall’INAIL e dal Cts (Comitato tecnico scientifico), che ha indicato misure specifiche che tutti gli esercizi commerciali, e i clienti, sono obbligati a rispettare.

Leggi anche: Fase 2 Covid-19: misure di prevenzione sul lavoro e elenco DPI validati dall’INAIL

Ecco quali sono le misure di sicurezza da adottare durante la fase 2 del coronavirus:

Protocollo di sicurezza per i lavoratori

Il protocollo di sicurezza, specifica anche le modalità di accesso all’interno delle aziende e i locali commerciali. Infatti, i datori di lavoro saranno obbligati a misurare la febbre di ogni singolo dipendente prima del suo ingresso in azienda. Se la temperatura sarà superiore a 37,5° non sarà consentito l’accesso ai luoghi di lavoro.

Inoltre, per locali fino a 40 metri quadrati può accedere una persona alla volta, e fino ad un massimo di due operatori, mentre per locali di dimensioni superiori ai 40 metri quadri, l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, dedicando ove è possibile una porta di entrata e una di uscita così da evitare il più possibile gli assembramenti.

L’ingresso in azienda di lavoratori risultati positivi al COVID-19, dovrà essere preceduto da una comunicazione e relativa certificazione medica che attesti l’avvenuta guarigione e negativizzazione dell’ultimo tampone effettuato.

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Tags: coronavirus