X

Cos’è l’inflazione, come funziona e come si calcola

Si parla spesso di inflazione e del suo aumento, ma sappiamo esattamente di cosa si tratta? Ecco una guida completa per chiarire i dubbi


>> Entra nel nuovo Canale WhatsApp di Lavoro e Diritti

di - 27 Settembre 2023

Benvenuti in questa guida dedicata all’inflazione, un fenomeno economico di fondamentale importanza. L’inflazione, pur potendo sembrare un argomento complesso, rappresenta un elemento chiave nell’ambito finanziario e nell’economia reale di qualsiasi nazione.

In questo documento, affronteremo una panoramica esaustiva sull’inflazione, definendo il concetto, analizzandone le cause e gli effetti, e presentando strategie per affrontarla in modo proattivo. Speriamo che questa guida possa fornirvi una comprensione più approfondita sull’inflazione e come essa influisce sul vostro patrimonio finanziario. Analizziamo la questione in dettaglio.

Inflazione: la definzione

L’inflazione è un aumento generale e sostenuto del livello dei prezzi dei beni e dei servizi in un’economia durante un periodo prolungato. In altre parole, rappresenta la diminuzione del potere d’acquisto della valuta, poiché con la stessa quantità di denaro è possibile acquistare meno beni e servizi rispetto al passato.

L’inflazione può essere causata da vari fattori, tra cui un aumento della domanda, costi di produzione più elevati, politiche monetarie espansive o eventi economici straordinari, e può avere un impatto significativo sulle decisioni finanziarie delle persone e sulle economie nazionali.

Come funziona l’inflazione

Nelle economie di mercato i prezzi dei beni e servizi possono aumentare o diminuire nel corso del tempo. Ciò che identifica l’inflazione è un rincaro di ampia portata, che non coinvolge soltanto singole di voci di spesa.

A causa dell’inflazione diminuisce il valore della moneta nel tempo. In sostanza, con un euro, si acquistano oggi meno beni e servizi rispetto al passato.

In questi casi si utilizzano due valori:

I 100 euro che il cittadino possiede avranno, dopo un anno, lo stesso valore nominale. Ciò che cambia, ad esempio con un’inflazione al 5%, è il valore reale. Per acquistare la stessa quantità di beni e servizi di un anno prima sarà necessario sborsare 105 euro.

Quanti tipi di inflazione esistono?

In base all’aumento dei prezzi si parla di:

Un esempio di iperinflazione è quello della Germania nel corso degli anni Venti del secolo scorso. Dall’agosto del 1922 al novembre del 1923 il paese registrò un tasso medio inflazione pari al 32% mensile.

Quali sono le cause dell’inflazione?

Due sono le cause alla base dell’inflazione:

L’inflazione da domanda si registra ad esempio nelle fasi di picco di un ciclo economico, quando l’eccesso di domanda di beni rispetto all’offerta porta il comparto produttivo ad aumentare i prezzi dei beni stessi.

La seconda causa dell’inflazione si verifica a fronte di un aumento del costo dei fattori produttivi, tale da comportare, a cascata, un aumento dei prezzi di beni e servizi.

Perché si parla di inflazione buona e cattiva?

Molto spesso di sente fare una distinzione fra inflazione buona e cattiva. Qual è la differenza?

Inflazione buona

L’inflazione tenuta sotto controllo comporta, grazie all’aumento dei prezzi, un miglioramento in termini di Prodotto interno lordo (PIL), indicatore che esprime il valore dei prodotti e dei servizi realizzati all’interno di uno Stato sovrano, in un determinato arco di tempo.

In questi casi, di conseguenza, ad un aumento dell’inflazione corrisponde una crescita economica del Paese, caratterizzata da:

Inflazione cattiva

L’inflazione cattiva nasce dal lato dell’offerta, con un aumento dei prezzi figlio, ad esempio, di un rialzo del prezzo dell’energia. In questi frangenti all’aumentare dell’inflazione si accompagna una frenata della crescita economica.

Come si può regolare l’inflazione

Il controllo dell’inflazione nel rispetto della soglia individuata dalla Banca centrale europea al 2% avviene di norma con una modifica dei tassi di interesse.

Aumentando i tassi crescono i costi associati ai prestiti, spingendo così i cittadini a risparmiare piuttosto che incrementare la spesa.

In questo modo, diminuendo la domanda di beni e servizi, si metterebbe un freno all’aumento dei prezzi, se non addirittura innescando una diminuzione degli stessi o una situazione di stallo.

Come viene calcolata l’inflazione

In Italia è l’Istat (Istituto Nazionale di Statistica) a rilevare mensilmente il prezzo di un paniere di beni e servizi, il cui prezzo complessivo viene confrontato con quello dell’anno precedente. Il tasso di inflazione altro non è che la variazione in termini percentuali del prezzo.

L’inflazione è misurabile secondo tre indici:

Cos’è il paniere Istat

Il paniere è uno strumento introdotto in Italia nel 1928, utilizzato dall’Istat per rilevare i prezzi al consumo di beni e servizi prevalentemente acquistati dal complesso delle famiglie e, sulla base di questi, calcolare l’inflazione.

Se dall’introduzione al 1998 la metodologia di calcolo si è basata sull’applicazione dello stesso paniere di prodotti per un certo numero di anni (dal 1928 al 1998 ne sono stati utilizzati nove), dal 1999 si è passati ad una base mobile di calcolo.

Di conseguenza, per meglio adattarsi all’evoluzione e ai cambiamenti in materia di beni e servizi acquistati il paniere viene aggiornato a dicembre di ogni anno per il calcolo dell’inflazione nell’anno seguente.

L’evoluzione storica dei consumi ha comportato il passaggio dai 59 prodotti (divisi in cinque capitali di spesa) del periodo 1928 – 1938 (in cui figuravano ad esempio l’inchiostro nero per scuole e i pennini) ai 1772 prodotti del 2022, divisi in dodici capitali di spesa. Tra le nuove abitudini di spesa degli italiani (con riferimento al paniere 2022) si segnalano:

Al contrario, sono usciti dal paniere i compact disk e l’hoverboard.

Il paniere ponderato

Un’altra tipologia di paniere è quello ponderato, in cui l’aumento dei prezzi di beni e servizi ha un’incidenza proporzionale all’importanza che gli stessi rivestono nei consumi della collettività.

Ad esempio, con riferimento all’anno 2022, il peso attribuito (per il calcolo dell’indice NIC) al capitolo di spesa “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” è 18,3676%, mentre quello di “Bevande alcoliche e tabacchi” è il 3,4038% o ancora “Abbigliamento e calzature” con il 6,3855% e “Servizi ricettivi e di ristorazione” con il 9,3754%.

Le news di LavoroeDiritti.com su WhatsApp

ENTRA NEL CANALE

I video di LavoroeDiritti.com su YouTube

ISCRIVITI AL CANALE

Le news di LavoroeDiritti.com su Telegram

ENTRA NEL GRUPPO

This post was last modified on 17 Ottobre 2023

Soldi e Diritti
Tags: ABC SoldiIstat